Per alcuni preziosi anni le sale cinematografiche tedesche furono attraversate da uno spirito decisamente spensierato, sensuale e frivolo. Le commedie musicali della tarda Repubblica di Weimar che presenteremo al festival sono alcune perle nascoste di quell’epoca. Ancor più di altri generi del cinema di Weimar, la commedia musicale è indissolubilmente legato al lavoro di registi, sceneggiatori, produttori, compositori e attori ebrei, che erano stati attratti dalla fiorente metropoli culturale rappresentata dalla Berlino degli anni Venti. Il loro destino rispecchia la sorte degli ebrei tedeschi tutti. Alcuni riuscirono a fuggire, altri non fecero in tempo e furono sterminati nei campi di concentramento. Ecco le storie di alcune dei protagonisti che potremo ammirare quest'anno sul grande schermo del Cinema Ritrovato.
#Il Cinema Ritrovato |
“Il Cinema Ritrovato è la nostra memoria, è la celebrazione del passato, la fiducia nel presente e la certezza del futuro del cinema”. Così Isabelle Huppert ha salutato il pubblico di Piazza Maggiore ieri sera, martedì 27 luglio, nella serata conclusiva della 35ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato.
Tra gli ospiti di quest'anno del Cinema Ritrovato, c'è anche Marco Tullio Giordana. Il regista di I cento passi e La meglio gioventù che terrà una lezione di cinema per il pubblico del festival e presenterà il suo nuovo libro.
Il Cinema Ritrovato non è il paradiso dei cinefili solo per la grande quantità di film introvabili e piccole e grandi scoperte e riscoperte che ogni anno l'appassionato di cinema può fare immergendosi nel buio delle sue sale. Il festival è anche uno dei pochi posti in cui è possibile vivere l'esperienza del cinema nei suoi più svariati formati, grazie alla grande varietà di tecniche di proiezione messe in campo.
Nella seconda giornata di Cinema Ritrovato, al via la rassegna dedicata alla Iwanami, casa di produzione che seppe trasformare il cinema documentario giapponese con un approccio innovativo anche per gli standard internazionali: come dimostrano i film di Susumu Hani, che anticipano di qualche anno il Free Cinema inglese e il cinéma vérité.
Giorno 1 per il Cinema Ritrovato, il festival 'paradiso dei cinefili', in programma dal vivo a Bologna del 20 al 27 luglio e online fino al 3 agosto tramite l'iniziativa Il Cinema Ritrovato streaming. Sin dal primo giorno si entra nel vivo del festival con l'inizio della programmazione di quasi tutte le sezioni principali.
Torna per questa trentacinquesima edizione del Cinema Ritrovato la sezione dedicata ai documentari con un programma ricco e vario, che include i ritratti delle grandi figure della storia del cinema, film di montaggio e restauri e, in quest'anno in cui siamo stati costretti a lungo nelle nostre case, una selezione di film di viaggio.
Il Cinema Ritrovato è pronto a partire a Bologna dal 20 al 27 luglio. I primi eventi in avvicinamento al festival al Cinema Lumière, in Piazza Maggiore e LunettArena sono già cominciati, e da martedì si attiveranno tutte le altre sale, che quest'anno – per venire incontro alle esigenze di distanziamento e di sicurezza cui l’emergenza Covid ci obbliga – sono ben dieci.
Sono da sempre numerosi e fortissimi i legami tra cinema e letteratura. La settima arte ha attinto a piene mani dalle opere dei grandi romanzieri e novellisti, adattandole in alcuni dei film più celebri della storia del cinema. La pratica della trasposizione cinematografica di opere letterarie ha radici antiche ed era già diffusissima ai tempi del muto. Quest'anno al Cinema Ritrovato sarà possibile vedere in sala alcuni di questi adattamenti 'd'epoca'.
È online il programma completo delle lezioni di Cinema che si terranno nell'ambito della 35esima edizione del Cinema Ritrovato. Quest’anno gli incontri sono lo specchio del festival, dell’estrema varietà e curiosità che lo caratterizzano.
Con l'avvicinarsi della 35esima edizione de Il Cinema Ritrovato (Bologna, 20-27 luglio), i volti dei protagonisti del festival tornano a popolare le vie della città in collaborazione CHEAP Festival! Una gustosa anticipazione in attesa di scoprire il programma completo del festival, che sarà disponibile da domani, mercoledì 30 giugno, qui sul sito ufficiale.
Foto di Margherita Caprilli
Mentre Netflix lancia la seconda parte della serie in cui Omar Sy interpreta un emulo spirituale del mitico Arsène Lupin e dal Giappone giunge la notizia dell'imminente messa in onda della nuova serie animata di Lupin III, il personaggio creato da Monkey Punch come discendente diretto dell'originale antieroe di Maurice Leblanc, il ladro gentiluomo arriva a far visita anche al Cinema Ritrovato.
Nella sezione che il festival dedica quest'anno alla Tomijiro Komiya Collection potremo goderci infatti sette minuti di azioni rocambolesche con una delle primissime apparizioni cinematografiche del gentleman cambrioleur, interpretato dal divo Pathé Max Linder.
È stato il maestro e il mentore di Buster Keaton. All'inizio degli anni Venti, era l'attore più pagato di Hollywood (5mila dollari a settimana!) e il suo nome era secondo solo a quello di Charlie Chaplin. Roscoe 'Fatty' Arbuckle, con la sua fisicità imponente accompagnata da un'inaspettata agilità, ha rivestito un ruolo fondamentale nel cinema comico ai tempi del muto. Finché nel 1921 non fu al centro di un grave scandalo, ingiustamente accusato dello stupro e dell'omicidio di una giovane attrice. I successivi processi lo scagionarono completamente, ma ormai la sua carriera era finita.
Il Cinema Ritrovato 2021, nella sezione dedicata al 1921, presenta l'ultimo film con protagonista questo grande interprete, Crazy to Marry di James Cruze, ritirato dalle sale poco dopo l'uscita proprio in seguito allo scandalo.
https://www.youtube.com/watch?v=wxA3-t0ILuU
Video realizzato dai ragazzi del Corso di Alta Formazione per Filmaker, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna con il sostegno del Fondo Sociale Europeo e della Regione Emilia-Romagna, in occasione della trentaquattresima edizione del festival Il Cinema Ritrovato.
Anche quest'anno il team di critici di Cinefilia Ritrovata ha seguito la programmazione del festival. Sono ora a disposizione sul magazine online dedicato alla passione per il cinema una settantina di approfondimenti tutti da recuperare, per rivivere la magia di questa trentaquattresima edizione del Cinema Ritrovato.
"Grazie, grazie di cuore perché avete fatto un lavoro straordinario, senza di voi non ce l'avremmo mai fatta! Una nostra ospite iraniana mi ha insegnato un proverbio iraniano 'quando un matto incontra un altro matto è felice'. Ecco, io sono veramente felice di avervi incontrato, sono felice della vostra incredibile generosità, intelligenza, pazienza. Sono felice per quello che ci avete insegnato in questi mesi, grazie".
Ultimo giorno di Cinema Ritrovato... ma il festival non vuole finire!
A sorpresa, una proiezione extra per salutare questa trentaquattresima edizione, con il cult movie A qualcuno piace caldo (Some like it hot, USA/1959) di Billy Wilder, martedì 1° settembre, ore 21.15, in PIazza Maggiore. Prenota il tuo posto!
Domenica 30 agosto, al Cinema Arlecchino, l'incontro con l'attore svedese Stellan Skarsgård e il regista Jonathan Nossiter
Come ogni Cinema Ritrovato, il magazine della passione per il cinema seguirà capillarmente il programma del festival “paradiso dei cinefili”.
Il Cinema Ritrovato è quasi giunto al termine e lo celebriamo con i ricordi più importanti: i vostri!
Qui sotto, una piccola selezione di Instagram Stories dedicate al Festival (qui per recuperarne altre negli Highlights).
Gli appuntamenti principali di lunedì 31 agosto
The Film Foundations 30th anniversary and the restoration of The Misfits | Incontro sul restauro con Margaret Bodde (The Film Foundation) in una conversazione pre-registrata con Mike Pogorzelski (Academy Film Archive). Lezione di cinema: Ci resta il cinema | Thierry Frémaux dialoga con Gian Luca Farinelli In Piazza Maggiore Anteprima Mondiale di Last Words di Jonathan Nossiter | Introducono Jonathan Nossiter, Stellan Skarsgård, Alba Rohrwacher, Silvia Calderoni e Kalipha Touray Per non accreditati al Festival: sono aperte le vendite biglietti (a 5 euro) per tutti gli appuntamenti di lunedì 31 agosto.Il Cinema Ritrovato | Ultim'ora INCONTRO CON STELLAN SKARSGARD, MATT DILLON E JONATHAN NOSSITER Domenica 30 agosto, ore 18.00 - Cinema Arlecchino
Comunichiamo che Matt Dillon non potrà essere presente all'incontro.
Terza puntata della video-rubrica a cura di Schermi e Lavagne, dipartimento educativo della Cineteca di Bologna: i ragazzi del Cinema Ritrovato Young hanno selezionato per noi alcuni dei film in programma e ci forniscono 3 buoni motivi per rivederli.
In questa puntata gli "young cinephiles" hanno scelto Serpico di Sidney Lumet (domenica 30, proiezione serale in Piazza Maggiore e BarcArena, e lunedì 31 alle 17.30 al Cinema Arlecchino) e Il mio nome è Nessuno di Tonino Valerii (questa sera, sabato 29, al BarcArena, introdotto dai Manetti Bros.; domenica 30, ore 21.30, Arena Puccini, e lunedì 31, ore 21.30, al Teatro Manzoni).
Ospite dei ragazzi, Federico Gironi, curatore della sezione Venezia Classici del Festival del Cinema di Venezia.
"In ogni angolo della città sulle pareti dei bar all’entrata degli edifici pubblici sui finestrini degli autobus pure su quel muro scalcinato tra pubblicità di apparecchi radiofonici e detersivi sulla vetrina di quel negozietto dove non entra nessuno nell’atrio della stazione che è stato il nido della nostra speranza di fuga un manifesto denuncia il nostro amore”. Daniel Filipe, A Invenção do Amor
Sabato 29 agosto, ore 22.30 - Piazza Maggiore Riaperte prenotazioni (In caso di pioggia, l’evento sarà spostato al Teatro Auditorium Manzoni)Gli appuntamenti principali di venerdì 28 agosto
Marilyn Monroe, Clark Gable, Montgomery Clift, dirige John Huston: al Cinema Ritrovato il nuovo restauro di The Misfits – Gli spostati E al festival arriva Angela Allen, segretaria di edizione dalla filmografia vertiginosa, che ci racconterà i segreti del film Gli esordi spagnoli di Marco Ferreri I ritratti al femminile: Jane Fonda e Jane Birkin Per non accreditati al Festival: sono aperte le vendite biglietti (a 5 euro) per tutti gli appuntamenti di venerdì 28 agosto.
"Devant le cruel dilemme que fait peser la crise sanitaire sur l’été des événements culturels, le festival Il Cinema ritrovato (« le cinéma retrouvé ») à Bologne, en Italie, qui d’ordinaire débute fin juin, a déplacé sa 34e édition à l’autre bout de la saison, du 25 au 31 août. Célébrant l’histoire du cinéma à travers l’actualité des restaurations et les trouvailles des cinémathèques mondiales, la manifestation affiche un programme foisonnant. Une profusion d’œuvres exhumées et restituées dans leur lustre d’origine, où perce cette année une lueur intense, celle du regard bleu acier d’Henry Fonda (1905-1982).
"Italy’s Il Cinema Ritrovato Festival – which has long seen thousands of heritage film lovers and distributors flock to the city of Bologna in summer – officially kicked off Tuesday with a freshly restored version of Michelangelo Antonioni’s Cronaca di un amore. It’s an emblematic opener in various ways. The now freshly restored pic stars late great Italian actor Lucia Bosé who died last March, having contracted coronavirus. Antonioni’s 1950 drama is also among titles in the Venice Film Festival’s Venice Classics section, which has migrated to Bologna this year due to the impact of Covid-19 constraints on Lido screening space.
"Tutto il film era, e credo che sia, un capolavoro. La storia, il modo di girare, il modo di montare, il modo di raccontare è stato veramente rivoluzionario. Ci sono film che non hanno retto al tempo, non è il caso di À bout de souffle: un capolavoro che va visto dalle vecchie e dalle giovani generazioni di cinefili. Fino all’ultimo respiro è un film che ha superato la moda". Marco Bellocchio
Come di consueto Schermi e Lavagne, il dipartimento educativo della Cineteca di Bologna, cura una sezione del festival dedicata ai cinefili più giovani, che per sette giorni potranno scoprire corto e lungometraggi provenienti da tutto il mondo e realizzati in diverse epoche, partecipare a laboratori creativi in collaborazione con gli archivi della Cineteca, assistere a presentazioni di libri e spettacoli. Siamo particolarmente lieti di dare la possibilità, anche agli spettatori più piccoli, di riscoprire la visione collettiva del film all’interno di una sala cinematografica, al termine di un lungo periodo nel quale questa esperienza è stata impedita.
Gli appuntamenti principali di mercoledì 26 agosto
In Piazza Maggiore il cine-concerto con l’Orchestra del Teatro Comunale: Buster Keaton, The General L’omaggio a Tonino Guerra e Andrej Tarkovskij Jane Fonda contro la guerra in Vietnam La lezione online di Dario Argento"Oggi accade di nuovo, ma con il supporto del digitale e delle proiezioni in streaming ci sono molte più strade per coltivare la propria passione per il cinema". Roy Menarini
Dal 24 al 31 agosto alla Biblioteca Renzi (che ospita anche l'Ufficio Ospitalità del festival), in Piazzetta Pasolini, dalle 9 alle 18.30, Il Cinema Ritrovato Book Fair, un evento imperdibile per gli appassionati di cinema, con centinaia di libri, DVD e Blu-ray.
Domani, martedì 25 agosto, inaugura la 34ª edizione del festival promosso dalla Cineteca di Bologna.
Gli appuntamenti principali di martedì 25 agosto
I 60 anni di Fino all’ultimo respiro In Piazza Maggiore l’anteprima mondiale del nuovo restauro Inaugurazione di Venezia Classici con Cronaca di un amore Il nuovo restauro di Accattone di Pasolini per i 30 anni di The Film Foundation e il video-saluto di Martin Scorsese
Grandi serate quelle scorse in Piazza Maggiore "Aspettando Il Cinema Ritrovato"... Venerdì sera abbiamo assistito alla proiezione di Gomorra - New Edition di Matteo Garrone, introdotta in video dallo stesso regista (guarda la gallery).
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Sabato 22 è stata la volta di un classico del cinema mondiale: sul grande schermo della Piazza abbiamo celebrato gli 80 anni del cult movie di Charlie Chaplin Il grande dittatore (guarda la gallery).
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Martin Scorsese manda il suo saluto da Oltreoceano al festival della Cineteca di Bologna che celebra i 30 anni di The Film Foundation. Al Cinema Ritrovato, dal 25 al 31 agosto a Bologna, una sezione dedicata alla fondazione creata da Scorsese per il restauro dei capolavori della storia del cinema, da Gli spostati ad Accattone. Scoprite la selezione di film imperdibili fatta dal regista, con alcuni dei suoi commenti alle opere.
Nella settimana in cui avrebbe dovuto tenersi la 34ª edizione del Cinema Ritrovato - rinviato al periodo 25-31 agosto -, la Cinémathèque Française, sulla sua piattaforma online, rende omaggio al nostro festival con un programma scelto da due dei suoi direttori, Gian Luca Farinelli e Mariann Lewinsky, in cooperazione con Eye Filmmuseum di Amsterdam. Sempre questa settimana avrebbe dovuto tenersi il Festival Internazionale della Rochelle, che si sposta online dal 26 giugno al 5 luglio, ospitato sulla piattaforma on demande LaCinetek.
Tre buone notizie per tornare a sorridere parlando di cinema: è avviato il cantiere dell’ex parcheggio Giuriolo, futura sede dell’Archivio film della Cineteca di Bologna e del laboratorio di restauro cinematografico L’Immagine Ritrovata; è realtà la manifestazione Sotto le stelle del cinema, che porterà anche in questa difficile estate il cinema nella sala più bella del mondo, Piazza Maggiore; il festival Il Cinema Ritrovato si farà alla fine di agosto.
Jean Gabin, Musidora o la época dorada del cine surcoreano, en el programa del Cinema Ritrovato 2019
di Paula Arantzazu Ruiz (Sensacine, 22 giugno 2019)
La 33ª edición del celebrado festival dedicado al cine clásico y al cine restaurado toma la ciudad de Bolonia del 22 al 30 de junio.
Per il quinto anno consecutivo, la Cineteca presenta una selezione dei suoi restauri al festival Cinerecobrado di Valparaiso in Cile, tra il 16 e il 20 ottobre.
Il restauro di Rapsodia Satanica di Nino Oxilia sarà presentato durante il Made in Italy festival, presso il LaFrak Concert Hall del Queens College di New York mercoledì 18 ottobre.
IL CINEMA RITROVATO 2017
Park Circus in Bologna's cinephile heaven, 24 June - 2 July
Bologna once again transforms into cinephile heaven from 24 June - 2 July as the city hosts the 31st edition of Il Cinema Ritrovato; the world's premiere event celebrating classic film both in its original format and in newly restored versions.
Park Circus is pleased to continue its fruitful collaboration with the festival and will be presenting a variety of titles in the ever-inspiring programme - we've picked out some highlights below.
IL CINEMA RITROVATO 2017: FISHING FOR GOD
by Tara Judah (Desistfilm)
The most memorable movies aren’t always the best, but there’s something about an earnest stinker that can make the heart swell. Featured in the festival’s Universal Pictures: the Laemmle Junior Years strand, Tay Garnett’s Destination Unknown (1933) is this year’s knock-out rediscovery.
IL CINEMA RITROVATO 2017: IN FAVOUR OF EXPERIENCE
di Tara Judah (Desistfilm)
[...]
Meanwhile, in Bologna, at the 31st edition of Il Cinema Ritrovato, something else is taking shape. The festival brings both popular titles and niche cinema out of the archives from far corners of the globe and back onto big screens, but it doesn’t pander to a culture of FOMO – there are few ‘new’ films to see here. It’s not that everything is shown with on equal footing – some screens are bigger than others (and some auditoriums better air-conditioned, too) – but the hierarchy is such that even the lesser known titles are given plenty of space and hoards of respect. Because, as festival director Gian Luca Farinelli writes, ‘Il Cinema Ritrovato is a solid festival with a program that focuses on transmitting the beauty and uniqueness of cinema as a cultural experience…”
di David Bordwell
Immense scale and teeming activity are nothing new to Il Cinema Ritrovato, the Cineteca di Bologna’s annual jamboree of restored and rediscovered films from all over the world. The scorching heat–90 degrees and more for the first few days–only makes it seem more intense than usual. Kristin and I had to miss the last Ritrovato session, but we’re convinced that this nine days’ wonder is still the film-history equivalent of Cannes.
Il regista alla 31ª edizione del festival ha attraversato la sua carriera: "la cosa, il film sulla crisi del PCI, era la testimonianza di un dibattito oggi inimmaginabile"
IL CINEMA RITROVATO 2017: HISTORIA DEL CINE BAJO LAS ESTRELLAS
Robert Mitchum, D.A. Pennebaker, Jean Vigo, Agnès Varda… No hay decisión equivocada en el festival de Bolonia, entregado al cine clásico y al ignoto.
di Paula Arantzazu Ruiz (Cinemania, 23 giugno 2017)
FRED (Film Radio Entertainment & Dialogue) is a multi-channel online radio station targeted at all those who love independent cinema and all those who gravitate around the world of film festivals: filmmakers, film critics, journalists specializing in cinema, film students, festival organizers and film industry workers. FRED Radio joined the 31st edition of Il Cinema Ritrovato in Bologna (Italy) from June 24th to July 2nd, 2017, providing interesting insights and interviews about Festival’s main topics on a daily basis.
Dawson City: una remota cittadina alla confluenza fra i fiume Klondike e Yokon (Canada), che ha visto condensata in un brevissimo lasso di tempo la storia del mito americano della corsa all’oro, ma anche l’evoluzione dell’industria cinematografica. Dawson City come creatura in miniatura per capire due fenomeni tipici della modernità: il costituirsi, spesso violento e inesorabile, della società capitalistica, e il cinema come espressione del sentire moderno, in tutte le sue contraddizioni, materiali e non.
“Il mio ingresso fra le gente del cinema fu casuale …Fu per caso e per noia che scrissi il mio primo soggetto, e fu per fortuna che quella mia storia di due analfabeti interessò Giuseppe De Santis”Ugo Pirro, Soltanto un nome nei titoli di testa
The Instituto Moreira Salles DVD collection is a small one, limited to 5 to 10 releases per year. Among our titles there are Brazilian contemporary and classic films but also some foreign titles. This year we submitted Vinicius de Moraes, um rapaz de família and it is the second year that we submit DVDs of our Brazilian classic releases to Il Cinema Ritrovato DVD Awards. The main reason is to promote these films to a wider audience, who usually do not have access to them.
Il volto di Bernardo Bertolucci campeggia sullo schermo della Sala Auditorium di piazzetta Pasolini. È in collegamento Skype perché, ammette con un pizzico di rammarico, “i 38 gradi annunciati a Bologna sono francamente troppi per me”. Non per la platea degli irriducibili del Cinema Ritrovato (c’è anche Renzo Rossellini), accaldati ma felici e adoranti davanti al maestro, che hanno sgomitato per trovare posto alla prima lezione di cinema della 31esima edizione del festival.
I post di CinefiliaRitrovata.it dedicati al Cinema Ritrovato. Come ogni anno il magazine della Cineteca di Bologna seguirà da vicino – e con sguardo critico – gli appuntamenti più salienti in programma.
I post di CinefiliaRitrovata.it dedicati al Cinema Ritrovato. Come ogni anno il magazine della Cineteca di Bologna seguirà da vicino – e con sguardo critico – gli appuntamenti più salienti in programma: Tre storie proibite di Augusto Genina e Cenere e diamanti di Andrzej Wajda. I pezzi di Lorenzo Ciofani.
“Mi piacerebbe che Parigi avesse un centro culturale (...) che sia museo e centro di creazione, dove le arti visive si accompagnino alla musica, al cinema, ai libri, alla ricerca audio-visiva. La biblioteca attirerà migliaia di lettori che a loro volta saranno messi in contatto con le arti” con queste parole Georges Pompidou, nel 1972, apriva nuove visioni sul mondo dell'arte.
Si comincia. Dopo averne parlato per mesi, dopo aver osservato con atteggiamento spionistico le news sul programma che via via emergevano, dopo essersi tenuti liberi per questi nove giorni rifiutando ogni altro impegno, dopo aver maledetto alcune drammatiche sovrapposizioni orarie e aver vergato il calendario cartaceo con segni, crocette, frecce, colori... ora si fa sul serio. La XXXI edizione del Cinema Ritrovato comincia.
Come noto, Cinefilia Ritrovata nasce da una costola del Paradiso dei Cinefili, sezione tra le più amate del festival. Il titolo nasce proprio da una serie di proiezioni e incontri del 2012, con questo titolo, che mise sotto i riflettori la necessità di rifondare la cinefilia senza pregiduiziali di alcun tipo, né critiche né tecnologiche, perchè la storia del cinema può essere filologia, gioco, passione e ricerca allo stesso tempo.
Continua a leggere il pezzo di Roy Menarini
The National Film and Sound Archive of Australia (NFSA) is privileged to have in its collection the early works of acclaimed director Philip Noyce. Our mission is to collect, preserve and share our collection, and our DVD releases are an important part of our ‘sharing’ strategy. The Il Cinema Ritrovato DVD Awards are an excellent opportunity to showcase these films to an international audience.
Il capolavoro di Mike Nichols si è imposto come film manifesto nella storia del cinema, rappresentando un’epoca, la fine degli anni Sessanta, facendosi portavoce e precursore di quel periodo e dei suoi cambiamenti. Il laureato ha trasposto sul grande schermo i semi di quell’importante rivoluzione culturale e sociale che stava scoppiando in quegli anni e che avrebbe travolto l’America, e lo ha fatto attraverso un linguaggio cinematografico del tutto nuovo.
Quanti conoscono La corazzata Potëmkin? Probabilmente tutti. Quanti lo hanno davvero visto? Più difficile a dirsi. E quanto dura davvero? Un’oretta e qualcosa, molto meno dei 92 minuti di applausi ricevuti dal ragionier Ugo Fantozzi nella più celebre ribellione della sua lunga saga di soggiogato.
“Il cinema va insegnato nelle scuole. I film devono essere visti, commentati, discussi nelle ore di lezione, dalle elementari alle superiori, come si fa con Dante o con Leopardi. Ne sento parlare da 50 anni ma in Italia questo non succede ancora”. Con unappello all’insegnamento del cinema il regista Marco Bellocchio, presidente della Cineteca di Bologna, ha inaugurato oggi, sabato 24 giugno, la 31ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla stessa Cineteca fino al 2 luglio.
È dedicato a Roberto Rossellini, a 40 anni dalla scomparsa, l’evento di apertura del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna dal 24 giugno al 2 luglio: “Non si può vivere senza Rossellini”. Questo pensiero guidava Bernardo Bertolucci per il suo secondo film, Prima della rivoluzione, dove si ascolta questa dichiarazione d’amore verso il padre del Neorealismo.
For Film Archives and Cinémathèques, Il Cinema ritrovato DVD Awards is one of the most prestigious award in the world. It allows us to show to our community what we are doing in terms of edition of our patrimony.
There is no other place in the world like Bologna where films are treated as treasures of which we should take care. Where, thanks to sacrifice and commitment, old films recover their glitter and a wide loving audience. We would never imagine to present this work in a better place than Bologna, at Il Cinema Ritrovato DVD Awards.
Il Cinema Ritrovato has always been an important platform to present archival film and discuss common problems of preservation and restoration. Also L'Immagine Ritrovata is one of our frequent partners in digitization and restoration projects. So obviously Il Cinema Ritrovato DVD Awards are a great opportunity to present the results of our work and maybe exploit a broader audience for it.
La mostra Bologna fotografata non racconta solo l’evoluzione urbanistica di una città e il susseguirsi delle vicende storiche in circa tre secoli, ma è l’occhio del fotografo il vero protagonista, fondamentale figura nota o anonima come nella locandina dell’esposizione, che dalla sua posizione privilegiata di osservatore, ritto sul basamento della fontana del Nettuno, si fa interprete dei cambiamenti del tessuto sociale e dell’assetto stradale.
We have been submitting our releases to Il Cinema Ritrovato DVD Awards for many years. Milestone is a company — it's just my wife Amy Heller and me, to be specific — entirely devoted to the restoration and distribution of "lost" cinema: films that have been forgotten by audiences, critics, academics and sometimes even the archives themselves.
Flicker Alley has been a longtime supporter of the Il Cinema Ritrovato DVD Awards, one of the few institutions that allows small publishers like us to showcase the hard work we do on an international stage. By honoring important yet obscure publications like The House of Mystery (La Maison du mystère), which won Best DVD in 2015, the Cineteca di Bologna goes a long way toward helping us accomplish our mission of bringing film history to new audiences.
We were inspired to submit to Il Cinema Ritrovato DVD Awards the Blu-Ray/DVD of Private Property for many reasons. The film itself more than succeeds on its own merits, operating as both a tiny marvel of precision thriller storytelling and a scathing critique of the Eisenhower-era American Dream.
We strongly believe that Il Cinema Ritrovato DVD Awards is one of the most important events in the world of such kind. A place where digitally restored features and all our work of preserving national heritage can be well presented and appreciated.
Ciné-Archives is in charge of the film archives of the French Communist Party and the labor movement. Our mission is to preserve and provide access to this moving image collection. The 3-DVD set La Vie est à nous, Le Temps des cerises et autres films du Front populaire is our first publication, which explains why we only submitted this one for Il Cinema Ritrovato DVD Awards, hoping we have other DVDs to present in years to come!
Re:Voir Video has a strong commitment to distributing lesser known avant-garde filmmakers like Marcel Hanoun, and we believe that such niche films should appeal to an emerging specialised public. Il Cinema Ritrovato is a very important festival for releasing these titles, as it engages with a public interested in patrimonial cinema, but one that is eager to discover forgotten or unknown masterworks of underground cinema.
"We didn’t need dialogue. We had faces", diceva Gloria Swanson in Viale del tramonto, allora sì (gli attori, le attrici) avevano facce, e naturalmente la vecchia diva tradita dal tempo pensava alle grandi facce del cinema muto, sempre circonfuse d’una mistica luce originaria: una tra tutte, o forse più di tutte, Louise Brooks, che quest’anno ritroviamo in Prix de beauté, il suo dramma moderno alle soglie del sonoro.
“Non si può vivere senza Rossellini”. Questo pensiero guidava Bernardo Bertolucci per il suo secondo film, Prima della rivoluzione, dove si ascolta questa dichiarazione d’amore verso il padre del Neorealismo. Ma qual è la presenza di Roberto Rossellini nel cinema d’oggi?
È la domanda a cui risponderà il presidente della Cineteca di Bologna Marco Bellocchio, assieme ad alcuni degli autori che hanno rappresentato l’Italia all’ultimo Festival di Cannes, Leonardo Di Costanzo, Roberto De Paolis, Annarita Zambrano, Jonas Carpignano, in un ideale confronto tra generazioni di cineasti attorno al tema della rappresentazione del reale, riemerso con forza nel cinema italiano contemporaneo.
A 40 anni dalla scomparsa, avvenuta il 3 giugno 1977, la Cineteca di Bologna e l’Istituto Luce – Cinecittà annunciano una giornata in ricordo di Roberto Rossellini, il 24 giugno a Bologna, in occasione dell’inaugurazione della 31ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna fino al 2 luglio.
di Melissa Anderson (The Village Voice, 12 luglio 2016)
A perfect cinematic requiem for its eponymous subject, the legendary cinephile who died in 2014 at the age of 71.
di Alissa Simon (Variety, 8 luglio 2016)
FRED (Film Radio Entertainment & Dialogue) is a multi-channel online radio station targeted at all those who love independent cinema and all those who gravitate around the world of film festivals: filmmakers, film critics, journalists specializing in cinema, film students, festival organizers and film industry workers. FRED Radio joined the 30th edition of Il Cinema Ritrovato in Bologna (Italy) from June 25th to July 2nd, 2016, providing interesting insights and interviews about Festival's main topics on a daily basis.
di Armando Gallo (HFPA/Golden Globes, 5 luglio 2016)
Marlon Brando is also being celebrated at the Cinema Ritrovato festival, dedicated to rediscovered classics
di Nick Vivarelli (Variety, 27 giugno 2016)
From the beautiful Coeur Fidèle to a perfectly restored 1899 film projector, the city’s festival of rediscovered gems induced strained necks and gasps of delight
di Pamela Hutchinson (The Guardian, 4 luglio 2016)
Depuis trente ans, le festival « Il Cinema Ritrovato » met en valeur le travail de découverte, de préservation et de restauration de films perdus et oubliés.
di Jean-Claude Raspiengeas (La Croix, 30 giugno 2016)
Le festival de Bologne fête ses 30 ans. Des projections en plein air, des hommages, des curiosités, un flash-back sur l'année 1916… Cette année, Il Cinema est ritrovato, jusqu'au 2 juillet.
di Aurélien Ferenczi (Télérama, 28 giugno 2016)
di Thomas Sotinel (Le Monde, 29 giugno 2016)
di Manuel Ambriz (Cronica de Hoy, 30 giugno 2016)
Los festivales de cine silente y restaurado celebran los 30 años de Il Cinema Ritrovato, en Bolonia, punta de lanza de un circuito que cuenta cada vez con más citas y seguidores
di Paula Arantzazu Ruiz (Cinemania, 24 giugno 2016)
All’interno della sezione Ritrovati e Restaurati Grover Crisp ha presentato nell’ultimo giorno del Festival lo splendido restauro di Beat the Devil di John Huston (USA/1953), una sorta di caricatura del genere avventuroso dove i singoli ruoli – il protagonista cinico e coraggioso, la femme fatale, gli antagonisti un po’ uomini d’affari senza scrupoli e un po’ malavitosi – sono tipizzati in chiave parodistica. Non un caso che sia una penna acuta come quella di Truman Capote a firmare la sceneggiatura (dal romanzo omonimo di Claud Cockburn) insieme a Huston, e che ci regala battute fulminanti come quella pronunciata da Peter Lorre: “Che cosa è il tempo? Gli svizzeri lo fabbricano, i francesi lo conservano, gli italiani lo sprecano, per gli americani è denaro. Per me il tempo è un truffatore”.
Quest'anno Il Cinema Ritrovato ha compiuto 30 anni. A festeggiare l'anniversario con noi un'enorme folla internazionale di 100.000 persone!
“Abbiamo dimostrato una volta ancora che conciliare alta cultura e grandi numeri è possibile” racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “C’è certamente il successo delle serate in Piazza Maggiore – su tutte, ancora una volta, il trionfo di Chaplin che portato un mare di pubblico con Tempi moderni e Il monello – ma il risultato più sorprendente è quello delle proiezioni durante il giorno, quando lunghe file si creavano fuori dalle sale per vedere il nuovo restauro di un film muto o lo splendore di una pellicola Technicolor originale”. “Il Cinema Ritrovato ha una forza sempre crescente. È diventato capace di attrarre sempre più il pubblico internazionale che organizza il proprio viaggio per trascorrere la settimana a Bologna. Senza dimenticare la presa che la cultura cinematografica ha ormai fatto sul pubblico della nostra città, sempre più desideroso di vivere con noi e con gli ospiti internazionali le scoperte e le sorprese che solo questo festival ci può riservare”.
Il ciclo di film argentini proposto da Edgardo Cozarinsky e Fernando Martín Peña propone “un’altra storia”. L’intenzione era quella di portare al festival Il Cinema Ritrovato una selezione di film anticonvenzionali, non consacrati e poco conosciuti in Italia e in Europa, ma che hanno ricevuto grande impatto nel paese sudamericano.
Storicamente la critica ha mostrato attenzione alle pellicole girate a partire dal 1959, anno della costituzione dell’Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos, trascurando le pellicole del periodo pre-rivoluzionario. Luciano Castillo, il curatore cubano della rassegna, ha precisato che la selezione di queste pellicole ha avuto un valore non solo artistico, ma anche storico, in qualità di testimonianza socioculturale di un’epoca quasi ignota in occidente. Un cinema che da una parte mette in evidenza la propria leggerezza, la passione per il ballo e la musica; dall’altra il desiderio di costituire una propria identità politica, scevra dalla passata dominazione spagnola.
"Non chiamatemi direttore della fotografia: sul set il direttore è uno solo, il regista". Vittorio Storaro ci tiene a precisarlo nella Lezione di cinema dedicata alla sua esperienza sul set di Apocalypse Now, uno dei più importanti film americani del secolo scorso, proiettato al Cinema Ritrovato nella versione integrale da 195 minuti.
Il giorno del suo ventunesimo compleanno, Carl Laemmle Jr. ricevette un regalo tanto sontuoso quanto gravoso: la direzione di una delle più importanti case di produzione cinematografiche al mondo, la Universal Pictures, fondata dal padre.
Questa mattina si è tenuta la XIII edizione dei DVD AWARDS 2016, i premi per il migliori DVD e Blu-ray. A comporre la prestigiosa giuria, cinque critici cinematografici di fama: il presidente Paolo Mereghetti, Lorenzo Codelli, Alexander Horwath, Lucien Logette, Mark McElhatten, Jonathan Rosenbaum.
Il Cinema Ritrovato, giunto quest'anno alla sua trentesima edizione, è cresciuto negli anni trasformandosi da una manifestazione che raccoglieva una piccola comunità di amici appassionati di cinema (erano i tempi delle prime edizioni al Cinema Lumière, allora in via Pietralata) a un evento dalla fama e dalla partecipazione internazionale, che oggi in otto giorni coinvolge a Bologna quasi 100.000 persone.
L’uscita in dvd della versione restaurata di I pugni in tasca (1965), lo sconvolgente esordio di un giovane italiano appena ventiseienne da Bobbio, provincia di Piacenza, offre l’occasione per questa Lezione di cinema condotta da Michel Ciment proprio con il regista del film (nonché presidente della Fondazione Cineteca): Marco Bellocchio.
Se per molti musical capita che il processo di scrittura preceda l'inserimento di numeri musicali, in questo caso avviene il contrario: Artur Freed (produttore dell'MGM che aveva cominciato la propria carriera come compositore) incaricò Betty Comden ed Adolph Green di scrivere il film basandosi sulle canzoni da lui scritte, e il titolo di questo sarebbe dovuto essere Singin' in the Rain.
Alexander Horwath is director of the Österreichisches Filmmuseum (the Austrian Film Museum) in Vienna since 2002. Curator and writer on film and visual art, he is the former director of the Viennale– Vienna International Film Festival. Among his publications are books on New Hollywood Cinema of the 1960s-70s, Austrian avant-garde film, Michael Haneke and Josef von Sternberg’s lost film The Case of Lena Smith.
Silenzio, parla Marlon! Icona giovanile acclamata e discussa al tempo stesso, star riservata dalla vita difficile impegnata nelle “scomode” cause civili nazionali della seconda metà del secolo, Brando si è imposto come modello di bellezza dura e selvaggia dal carattere spregiudicatamente anticonformista e ribelle, simbolo della giovane America che cercava la propria affermazione e i relativi riferimenti.
Pellicola radicale nel suo sfidare i moralismi dell’epoca, apripista per la recitazione del decennio successivo, Un tram chiamato Desiderio ferma al Cinema Ritrovato. Chi sale a bordo si trova nuovamente davanti una fetta di storia. La vita di Stella viene sconvolta dall’arrivo della sorella Blanche, professoressa di liceo senza più lavoro. Nevrotica e fragile, la donna resterà a vivere a casa della sorella, dove ha modo di conoscere suo marito Stanley, ex sergente dell'esercito ora impiegato come commesso viaggiatore. Le differenze nei caratteri dei due, i modi prosaici di Balche contro la fisicità animale di Stanley, prefigurano già dai primi momenti un tragico epilogo. Il tentativo di seduzione di un amico di Stanley da parte di Blache è il primo tassello di un domino di violenza fisica e psicologica.
“Un attimo e vi eternizzo!” dice un personaggio che interpreta il fotografo nel film Malombra di Mario Soldati. Vedere oggi con centoventi anni di differenza le prime immagini in movimento intrappolate su pellicola e poterne rimanere colpiti con la medesima infantile spensieratezza sembra davvero che tutto ciò possa avere un retrogusto di eterno.
Mentre i cinefili adulti si affannavano, correndo da una sala all’altra, nell’ambito del Cinema Ritrovato Kids: Cinema in musica, promosso dal Progetto Schermi e Lavagne in collaborazione con l’Accademia Filarmonica di Bologna - una platea di piccoli cinefili ha potuto fare la conoscenza del più importante film d’animazione di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati: Il flauto magico.
La rassegna Krazy Serial di questa edizione è una specie di rito mattutino. Ogni giorno alle nove vengono proiettate alcune pillole di ingenuo umorismo datato anni 10 del Novecento, con accompagnamento musicale al piano o alla batteria Nella cadenza puntuale degli episodi di alcune serie, come le Pied qui étreint di Jacques Feyder o Le gaz mortels di Abel Gance del 1916, negli atteggiamenti dei personaggi e nelle gag prevedibili si può già intravedere ciò che sono le sitcom contemporanee.
Tratto dall’omonimo racconto dello stesso Soldati, Fuga in Francia racconta le vicende di Riccardo Torre (Folco Lulli), ex fascista con una taglia da un milione di lire sulla testa che, assieme Fabrizio, il figlio di soli dieci anni, tenta la fuga dall’Italia. Mario Soldati avrebbe voluto fare un film che raccontasse la storia degli operai che passano il confine, quello che poi ha fatto Pietro Germi ne Il cammino della speranza. Lo stesso Germi che interpreta Tembien, uno dei personaggi più rilevanti del film.
La sezione dedicata a Jacques Becker prosegue con Goupi Mains Rouges, recentemente restaurato dalla Pathé a partire dal negativo camera. Il film è girato in piena occupazione tedesca, e il discreto successo ottenuto libera Becker dall’etichetta di “allievo di Renoir” e gli assicura un posto di primo piano nel cinema francese del dopoguerra.
Con il documentario Peter Von Bagh diretto da Tapio Piirainen, il Cinema Ritrovato rende omaggio al suo direttore artistico deceduto nel 2014. Il film ripercorre in ordine cronologico l’appassionante vicenda biografica di Von Bagh, e ne costruisce poco a poco un affettuoso ritratto. Il documentario, prevalentemente costituito da talking heads, raggruppa le interviste rilasciate da Peter prima della morte con testimonianze dei suoi più stretti amici e collaboratori (particolarmente succosi i dialoghi con Aki Kaurismäki, che il critico finlandese aveva scoperto e apprezzato). Gli aneddoti e i ricordi personali si mescolano poi con alcune immagini d’archivio dei film realizzati da Von Bagh, o dei film da lui più amati.
Édouard è un pianista squattrinato, Caroline una rampolla dell’alta borghesia. Sono una coppia di giovani sposi più innamorati che mai, ma un futile litigio li separa. Vorrebbero riconciliarsi, ma una serie di imprevisti e malintesi li allontana ancora di più, almeno fino all’immancabile happy ending. Questa è l’esile trama di Edouard et Caroline, la seconda commedia sentimentale diretta da Jacques Becker dopo Antoine et Antoinette, e il primo frutto del fortunato sodalizio con la sceneggiatrice Annette Wademant.
Si muero antes de despertar (1952) di Carlos Hugo Christensen e Mas allà de olvido (1955) di Hugo Del Carril, visti nella sezione “Un’altra storia del cinema argentino”, presentano più di un punto in comune: entrambi sono tratti da opere letterarie - il primo da un racconto di William Irish e il secondo dal romanzo del 1892 Bruges la morta di Georges Rodenbach -, entrambi puntano su atmosfere cupe e morbose e soprattutto entrambi si ispirano in qualche modo a modelli hollywoodiani, trovando però allo stesso tempo una personale chiave di lettura del modello stesso.
Sempre per la sezione “Cento anni fa” sono stati proiettati stamattina in Sala Mastroianni due film imperdibili per tutti gli appassionati di cinema muto accorsi a Il Cinema Ritrovato di quest’anno. Zizn’ Za Zizn, pellicola russa diretta da Evgenij Bauer, va considerata per costi e realizzazione come una grossa produzione dell’epoca. Il film può essere pensato a tutti gli effetti come un precursore/prototipo del genere thriller all’interno del quale vi è una piena e completa fusione tra intrighi e amorazzi.
Realizzato da Marco Bellocchio ad appena 25 anni, alla sua uscita I pugni in tasca spaccò pubblico e critica. Luigi Chiarini rifiutò di accettarlo alla Mostra del cinema di Venezia, mentre venne accolto trionfalmente al Festival di Locarno.
Letters from Baghdad (2016) non è semplicemente la storia di una donna. Le registe Sabine Krayenbühl e Zeva Oelbaum non ci hanno consegnato soltanto un film biografico, ma anche un pregevole esempio di ricostruzione storica. Anzitutto, emerge una grande dimestichezza nel servirsi del canale documentaristico tradizionale, attingendo a un materiale archivistico ampio ma complesso da riordinare. Sullo schermo sono montate immagini inedite di città del Medioriente agli inizi del secolo scorso (Baghdad, Damasco, Il Cairo, Istanbul e Teheran), un affresco di una delle culle della civiltà mondiale, la regione mesopotamica, divenuta, dopo la Grande Guerra, triste scenario di numerosi conflitti bellici e dispute geopolitiche.
Incontro con Jean Becker, figlio di Jacques, e Bernard Eisenchitz.
Grazie alla retrospettiva nel Cinema Ritrovato dedicata a Jacques Becker, possiamo riscoprire un regista poco mostrato e oggi pressoché sconosciuto al grande pubblico, nonostante possa annoverare nella sua filmografia titoli di grande successo come il noir Touchez pas au grisbi (Grisbi, 1954) e quello che per la critica rimane il suo capolavoro: Le trou (Il buco, 1960).
1927: i film parlano! L'introduzione del sonoro segna una delle più grandi rivoluzioni nella storia del cinema, anzi, è difficile pensare ad un'innovazione tecnica che abbia avuto maggior impatto su una qualunque forma d'arte. Nacquero nuovi generi e nuove star salirono alla ribalta. Gli eroi del muto dovettero rinnovarsi, e chi non vi riuscì venne spazzato via. Dall'oggi al domani innumerevoli celebrità si ritrovarono dimenticate e senza lavoro.
Prestato dall'ampia collezione personale di Martin Scorsese, una delle ultime copie esistenti di The Band Wagon. Ian Christie, storico del cinema, conosce Scorsese dall'84 e sa che Vincente Minnelli è uno dei registi da lui più ammirati. Per questo conserva questo capolavoro americano dell'MGM, la fabbrica dei sogni, che trasforma il mondo in un balletto.
È sempre una grande emozione vedere Gene Kelly, Donald O’ Connor e Debbie Reynolds cantare e danzare sul grande schermo, ma Il Cinema Ritrovato l’ha amplificata permettendoci di assistere alla proiezione di una copia Technicolor del 1966 appartenente alla collezione privata di Martin Scorsese. Mai come in occasioni del genere si ha la chiara percezione che il colore non è un dettaglio trascurabile o un accessorio bensì un elemento fondamentale del film, uno strumento di espressione registica senza il quale le emozioni sarebbero trasmesse solo a metà.
“Pasiensa”. Questa espressione dialettale diventa leitmotiv del personaggio di Ignazio Travet, impiegato regio torinese, che deve far fronte alle angherie di un superiore spregevole, alla superbia di una moglie spendacciona e alla crudeltà di colleghi ipocriti e lacchè. Le vicende sono ambientate nella Torino del 1860, prima capitale del regno d’Italia, quella stessa città che svariati anni dopo avrebbe visto Mario Soldati bambino.
Appena un anno dopo l’uscita e il grande successo di Les enfants du paradis, Marcel Carné ritorna, nel 1946, ad un nuovo film. Si tratta dell’adattamento di un balletto di Prévert e Kosma che nella trasposizione cinematografica si occupano rispettivamente della sceneggiatura e della musica, accompagnati dalla scenografia di Trauner e dalla fotografia di Philippe Agostini.
Rashōmon, I sette samurai, Viaggio a Tokyo... non sono poi molti i capolavori del cinema giapponese amati dai cinefili di tutto il mondo al pari di Ugetsu monogatari (I racconti della luna pallida d’agosto, 1953), principalmente ispirato a due dei Racconti di pioggia e di luna di Akinari Ueda, scrittore vissuto nel diciottesimo secolo, e unica incursione di Kenji Mizoguchi nei territori del fantastico. Il film, una delle pellicole più note del regista insieme a Vita di O-Haru, conta tra i suoi più illustri estimatori Martin Scorsese, il quale ha seguito personalmente il restauro del film in 4K proiettato nella presente edizione del Festival del Cinema Ritrovato. La lavorazione si è avvalsa inoltre della consulenza di Masahiro Miyajima, storico collaboratore del direttore della fotografia di Ugetsu, Kazuo Miyagawa, responsabile anche delle splendide immagini di film come il già citato Rashōmon di Akira Kurosawa, Conflagrazione di Kon Ichikawa e Erbe Fluttuanti di Yasujirō Ozu.
Continuano anche in sala le proiezioni dei film doppiamente ritrovati. Prima trasposizione cinematografica de Il crogiuolo del drammaturgo Arthur Miller (vi farà seguito un remake del 1996 con Daniel Day-Lewis, La seduzione del male), Les sorcières de Salem (1957) prosegue dunque il ciclo Ritrovati e Restaurati. Per la regia di Raymond Rouleau, con sceneggiatura di Jean Paul Sartre, il film è inspiegabilmente caduto nel dimenticatoio, sebbene la versione teatrale di Miller avesse ottenuto suo tempo un discreto successo.
I due film di John M. Stahl, nella sezione Universal - Laemmle Jr., vertono sulla disparità tra comportamenti femminili e maschili e sul dominio dell’apparenza in società. Entrambi i film, Back Street e Only Yesterday, mostrano il martirio sentimentale di donne consacrate a uomini che non potranno mai veramente avere, interpretati nell’uno e nell’altro da John Boles.
L’esordio di Alberto Fischerman The players vs. Angeles caidos (1975) è un film che pare seguire come unica regola quella di non avere regole; è infatti per Albert Tabbia “il film più libero, innovativo, insolente mai prodotto dal cinema argentino”, mentre per Edgardo Cozarinsky, uno dei due curatori della sezione “Un’altra storia del cinema argentino”, Fischerman respingeva “la buona rifinitura del cinema che aspirava alla qualità come gli alibi del cinema militante”. Naturalmente, stupido sottolinearlo, il mancato rispetto delle regole della narrazione più classica e lineare e la libertà stilistica hanno un significato ben preciso, che assume un senso ancora più chiaro se si legge il film alla luce della storia argentina e come metafora politico-sociale.
Dal vapore della stazione di New Orleans appare, con aria smarrita, Blanche DuBois, appena giunta in città dal Mississippi. Si avvicina a un giovane marinaio, sta cercando un tram chiamato Desiderio. Elia Kazan apre così uno dei suoi film più celebri, A Streetcar Named Desire, del 1951. Una volta salita su quello dovrà poi prendere il tram Cimiteri, per arrivare a Campi Elisi, questo l'itinerario, più che altro una parabola programmatica, che la condurrà fino alla sorella Stella, sposa di Kowalski.
Anche quest'anno i giovanissimi collaboratori di Parole e Voci dal Festival si confrontano con i capolavori del Cinema Ritrovato. Ed ecco Buster Keaton con il suo Seven Chances.
Restaurato in 4K a partire dal negativo camera originale 35mm, McCabe & Mrs Miller ci fa immergere appieno nell’universo altmaniano, anticonformista per eccellenza. Siamo infatti di fronte a un western che non è un vero western: mancano i paesaggi soleggiati, una netta suddivisione tra buoni e cattivi, una società regolata da codici d’onore ben definiti.
Dopo la morte di Stalin e l'avvento al potere di Chruščëv, in Unione Sovietica le maglie della censura si allargano, i registi sperimentano e soprattutto si misurano e si confrontano con la cinematografia mondiale. Nel caso di Ognennye vërsty (Strada infuocata), Samson Samsonov dichiara apertamente il debito e il modello, Ombre rosse di John Ford (1939), il cui titolo, nella versione russa, riecheggia all'inizio del film nelle parole e nell'avvertimento di uno dei personaggi: “Sarà un viaggio pericoloso”.
Il mondo del cinema ha visto nella sua storia numerosi casi di scommesse non vinte, di film sottovalutati o a suo tempo incompresi, pur portando la firma di grandi maestri. Il caso che prenderemo in esame in questo senso è quello di Valmont, trasposizione del 1989 di Les liaisons dangereuses di de Laclos, per la regia di Milos Forman. L'anno prima la versione di Stephen Frears, Le relazioni pericolose, interpretata da John Malkovich e Glenn Close, ottenne un successo strepitoso e tre premi Oscar (sceneggiatura, scenografia e costumi) eclissando inevitabilmente l'opera di Forman, rimasta pressochè ignorata. Lo spettacolo che il festival ha regalato ad una piazza Maggiore colma di spettatori è quindi quello di un film doppiamente ritrovato, restaurato e meritatamente restituito al suo pubblico.
All’interno della sezione Ritrovati e Restaurati, dedicata ai migliori restauri eseguiti in tutto il mondo in 35 mm e in digitale, Ugetsu Monogatari (I racconti della luna pallida di agosto, Giappone/1953) di Kenji Mizoguchi rappresenta uno dei titoli più attesi. Il pubblico che gremiva il cinema Arlecchino alla prima proiezione di domenica (la replica di questo film imperdibile sarà sabato mattina, alle ore 9.00, sempre all’Arlecchino) ha potuto ammirare il lavoro eccellente a cura della The Film Foundation di Martin Scorsese, rappresentata al Cinema Ritrovato dalla direttrice Margaret Bodde, e della KADOKAWA Corporation.
Il team di CinefiliaRitrovata.it ci parla di due appuntamenti nel cartellone della sezione dedicata a Jacques Becker.
A Bologna per ritirare il Premio FIAF, i fratelli cineasti belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne hanno incontrato il pubblico del Cinema Ritrovato nella Lezione di Cinema di lunedì mattina. A condurre il dialogo Nicola Mazzanti della Cinémathèque Royale de Belgique.
In occasione della XXX edizione del festival Il Cinema Ritrovato... vogliamo condurvi nel backstage del festival!
Pare che Brando scartò l’ipotesi iniziale di affidare la direzione di One-Eyed Jacks al giovane Stanley Kubrick a causa di forti divergenze di opinione, decidendo di cimentarsi nella sua unica prova registica.
Il protagonista della Lezione di Cinema di domenica mattina è stato l’importante regista francese Bertrand Tavernier, che in un dialogo con il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli ha parlato del suo ultimo film, il documentario Voyage à travers le cinéma français. Un’opera ambiziosa che è un’indagine profonda e personale sulla storia del cinema d’oltralpe. Quale autore più efficace di Tavernier per questo progetto: cineasta cinefilo con un passato di critico cinematografico, il medesimo tratto distintivo dei registi della Nouvelle Vague, la cui passione per il cinema si è declinata prima tramite la penna e in seguito attraverso la macchina da presa.
Per secoli l'arte è stata una prerogativa maschile. Alle donne è quasi sempre stato impedito di esprimersi sul mondo in cui anche loro vivevano e, fino a tempi recentissimi, le artiste rappresentavano un'eccezione.
Il cinema, pur essendo nato proprio mentre i movimenti femministi iniziavano a sgretolare lo strapotere maschile e le donne cominciavano ad affermarsi in campi che fino a pochi anni prima erano loro interdetti, ha perpetrato questa modalità.
Mario Soldati è considerato uno degli autori di punta del cosiddetto cinema calligrafico, quel filone di adattamenti ottocenteschi in cui esordiranno tra gli altri Alberto Lattuada (qui tra gli sceneggiatori) e Renato Castellani (oggetto della retrospettiva dello scorso Cinema Ritrovato). Piccolo mondo antico (1941), film che apre la sua trilogia fogazzariana (seguiranno Malombra e Daniele Cortis), è da più parti definito il più calligrafico tra i film di Soldati.Continua a leggere il pezzo di Stefano Careddu.
Un’atmosfera mélo ha invaso ieri sera piazzetta Pasolini dall’istante in cui “la nonna” (il mitico proiettore a carbone, classe 1940) ha iniziato a proiettare sullo schermo le immagini di Stella Dallas, film del 1925 magistralmente diretto da Henry King.
Quale futuro per la fruizione del film su grande schermo? Come rendere vive e frequentate anche da un pubblico giovane le sale cinematografiche in quest’epoca dominata dal digitale che consente di ridurre il cinema nei pochi centimetri di uno smartphone? Ecco solo due delle domande che saranno proposte nella serie di seminari dal titolo Audience Development & Innovation Lab organizzati dal network Europa Cinemas, appuntamento quotidiano dal primo incontro di ieri fino a mercoledì.
Auguste e Louis Lumière sono gli inventori del cinema, e per oltre un secolo sono stati considerati solo questo: dei tecnici, in grado sì di costruire un innovativo strumento meccanico, ma incapaci di intuirne le potenzialità artistiche. Così, paradossalmente, i fratelli Lumière sono stati relegati ai margini della storia del cinema, che avrebbe preso una strada propria dal momento stesso della nascita. Non a caso, è da troppi creduta vera la leggendaria ma falsa affermazione dei Lumière, che avrebbero definito la loro invenzione "senza futuro".
Da Parigi arriva però a Bologna Lumière! L'invenzione del cinematografo, una mostra che vuole illustrare quanto ingiuste siano queste convinzioni, restituendo ai fratelli francesi la dignità artistica e la determinante influenza che la storia gli ha finora negato.
La copertura degli eventi del Cinema Ritrovato da parte del team critico di CinefiliaRitrovata.it continua con due pezzi dedicati agli appuntamenti della Sezione Marie Epstein del festival.
This year during the festival Il Cinema Ritrovato another great event is taking place in Bologna: the 72nd FIAF Congress (22-28 June 2016), hosted by the Cineteca di Bologna. After more than twenty years, the International Federation of Film Archives, dedicated to the preservation of the world's film heritage since 1938, comes back to Bologna with a unique Symposium program (25-26 June) focusing on one main topic: a new life for cinema's past. A theme that also runs through the entire festival and that has been leading, over the past few years, Cineteca di Bologna activities and projects in collaboration with the laboratory L'Immagine Ritrovata.
"C'era pure il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, oggi, per visitare la suggestiva mostra dedicata ai fratelli Lumière nel sottopasso di piazza Re Enzo, nel cuore di Bologna, e ha esaltato il progetto di rinascita del cinena Modernissimo (un vecchio cinema che sarà, appunto, ristrutturato), un 'luogo pazzesco, sembra di entrare in una fiaba sotto piazza Maggiore. Il progetto di recupero e restauro sarà d'esempio per altri luoghi del Paese'.
Se scrivere, produrre, dirigere e interpretare un film fosse “affare da poco” o non fosse un incredibile lavoro di squadra, forma d’arte collettiva se ce n’è una, forse One-Eyed Jacks (I due volti della vendetta in italiano) sarebbe entrato di diritto nell’empireo dei grandi western; forse tutti oggi lo conoscerebbero e non ci sarebbe il piacere e la curiosità di (ri)scoprirlo, come si potrà fare in Piazza Maggiore domenica 26 o in replica mattutina al cinema Arlecchino giovedì 30.
Nuovi articoli dal magazine della Cineteca di Bologna:
“Je n’éprouve pas d’intérêt réel pour ce qui est exceptionnel”: così ebbe a dire Jacques Becker a Truffaut e Rivette, nella prima delle celebri interviste che i “giovani turchi” dedicarono ai loro auteurs-feticci sulle pagine dei Cahiers du cinéma. Becker era certamente uno di loro – l’unico, insieme a Bresson, ad essere risparmiato dall’ignominiosa etichetta di “qualità francese”, e per Truffaut, che amava stilare elenchi e classifiche, Casco d’oro stava in cima alla lista dei suoi film migliori.Continua a leggere: Cinema Ritrovato 2016: Casco d’oro di Maria Sole ColomboIn un'affollatissima Sala Mastroianni è stato proiettato ieri Voyage à travers le cinéma français (Francia/2016) di Bertrand Tavernier (195').
Bertrand Tavernier è l’ospite d’onore di questa edizione che si apre nel segno dei Lumière e dunque del cinema nella sua essenza, nel suo principio, nelle sue molte ragioni d’essere. Quest’anno Tavernier, autore di film tra i più belli degli ultimi quarant’anni di cinema francese, presenta a Bologna, dopo l'anteprima a Cannes, il suo personale voyage nel cinema del proprio paese, come beneaugurante avvio del festival (ad accompagnarlo in sala, i produttori Jérôme e Nicolas Seydoux).
Mark McElhatten è curatore indipendente di film in pellicola e digitale dal 1977, e film archivist per Martin Scorsese (Sikelia Productions and the Scorsese Family Foundation) dal 1998.Fondatore del progetto itinerante The Walking Picture Palace e fondatore/curatore di "Views from The Avant- Garde" at the New York Film Festival dal 1997 al 2013. Professore di Storia del cinema e Produzione alla Duke University, al Bard College e alla State University of New York a Binghamton, McElhatten è stato tra i responsabili della programmazione presso la Boston Film/Video Foundation, la San Francisco Cinémathèque e il Museum of Moving Images. Tra le sue pellicole: Christofori Disparu (1974), Ember (1977), Specialities of a Residency Above the Clouds (1979), Passing Resemblance (1984) and Submersion of the Temple (1996-7). McElhatten oggi continua la sua attività di critico, filmmaker e fotografo in maniera anonima utilizzando una varietà di pseudonimi.
Vincent Paul-Boncour is the co-founder of Carlotta Films, a French distribution company which has recently released a special collector's edition box set of Jacques Rivette's "Out 1". The box set will be available for purchase at Il Cinema Ritrovato – Book Fair.
Rainer Rother is head of the Berlinale's "Retrospective". Over the years, he published primarily articles on film history in several journals and newspapers. Since 2001, he has been a member of the selection committee of the Competition of the Berlin International Film Festival. From 2004 to 2006 he co-curated the Berlinale series "Selling Democracy". In April 2006, Rother was appointed artistic director of the Deutsche Kinemathek.
Dal 1979 Lucien Logette è critico della rivista Jeune Cinéma, di cui è redattore capo dal 1992. Curatore per la Cité des Sciences et de l’Industrie de la Villette (Paris) dal 1986 al 1992. Scrive di cinema per La Quinzaine littéraire dal 2005 ed è collaboratore della rivista 1895.
Dalla Cinemateca Portuguesa arriva per la prima volta la versione restaurata del Jornal Português: Revista Mensal de Actualidades, il cinegiornale realizzato sotto la supervisione di António Lopes Ribeiro per la Segreteria di Propaganda, durante il regime autoritario dell'Estado Novo.
Lorenzo Codelli è un giornalista, storico e archivista cinematografico italiano. Ha collaborato a numerose pubblicazioni di fama internazionale, tra cui le riviste di cinema Positif, International Film Guide e il volume Dictionnaire du cinéma asiatique, e ha curato diverse monografie dedicate a celebri registi italiani. Nel 2009 ha ricevuto dal Ministero della Cultura francese il titolo di "Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres". Membro fondatore del Festival Grand Lyon Lumière e consulente del Festival di Cannes, attualmente è vicedirettore della Cineteca del Friuli di Gemona in Italia.
Quest'anno sono tre le edizioni finaliste della Arrow Academy per Il Cinema Ritrovato DVD Awards: The Rainer Werner Fassbinder Collection, The Jacques Rivette Collection, Kiju Yoshida: Love + Anarchism.
Jonathan Rosenbaum è un critico cinematografico americano. Ha pubblicato e curato diversi libri sulla storia del cinema e ha scritto per alcune delle delle più importanti pubblicazioni cinematografiche al mondo, tra cui i Cahiers du cinéma e Film Comment. È stato il principale critico cinematografico del Chicago Reader dal 1987 al 2008 e al momento lavora come scrittore free-lance e blogger sul suo sito. Tra i suoi libri più recenti figurano Essential Cinema (2004), Discovering Orson Welles (2007) e Goodbye Cinema, Hello Cinephilia (2010).
In occasione del trentesimo anniversario del festival Il Cinema Ritrovato (dal 25 giugno al 2 luglio 2016 - Bologna) siamo lieti di presentare la tredicesima edizione del premio Il Cinema Ritrovato DVD Awards.