Il cinema è l’arte del noi, del singolo che si fa molteplice. Sarebbe esistita Marlene senza von Sternberg? Il Lubitsch touch senza i suoi attori? Se non ci credete cercate di vedere uno dei grandi caratteristi della storia del cinema, Felix Bressart, reso celebre da Lubitsch, in Mai più l’amore (Nie wieder Liebe!), primo film della rassegna Litvak. Tilda Swinton, che vedremo in The Protagonists, dice che con Luca Guadagnino, qui alla sua prima regia, si sente una famiglia, “siamo fratello e sorella, siamo compagni di gioco. La nostra è una conversazione che continua”.
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Il cinema classico - all'interno del contesto di un festival - si trasforma, esce dal confortante dimensione della neutrale replicabilità, diventa un'arte performativa: il cinema assume corpo, rivive nelle pellicole - usurate o riportate tramite il restauro allo splendore originario -, risplende declinato nei diversi formati, dal 16 al 35 al 70mm, riemerge dai proiettori che accolgono le pizze... Un festival è una festa viva del cinema, che richiede competenza tecnica e logistica, armonia di azione e gestione dell'imprevisto. E - in tutta questa delicata vitalità - non dimentichiamo un tratto fondamentale della Settima arte, la componente musicale.
Ma, dopo tutti questi anni, lo abbiamo Ritrovato il Cinema? La risposta è scontata: lo stiamo cercando! L’edizione 2024 lo dimostra, con sezioni come Dark Heimat – che esplora un genere considerato minore e che invece contiene i fantasmi e il non detto della Germania e dell’Austria post-naziste –, Cinemalibero o I colori del cinema a passo ridotto, dove ogni film è una festa, una sorpresa, un riapparire di opere che erano svanite e che iniziano, con il nostro festival, una nuova vita.
Lasciamo per un attimo da parte Catherine Deneuve, Robert De Niro, Marlene Dietrich, Harvey Keitel, Gene Kelly, Debbie Reynolds, Charles Aznavour, Gian Maria Volonté, Robert Redford, Paul Newman, …, volti celeberrimi che affollano la sezione "Ritrovati e Restaurati" del festival, con i suoi luminosi recuperi di pellicole indimenticabili. Rivolgiamoci qui alle sezioni dedicate a due autori, Anatole Litvak e Gustaf Molander, meno conosciuti dal grande pubblico ma le cui filmografie riserveranno parecchie sorprese, anche dal punto di vista della popolarità dei suoi protagonisti. Scopriremo al festival che i programmi di queste due sezioni traboccano di attori e attrici di alta caratura, magari colti alle prime esperienze davanti alla camera da presa, in ruoli secondari o in un momento in cui la loro carriera non aveva ancora raggiunto i vertici.
La narrazione è sempre un atto di rielaborazione e riscrittura, un'opera di rigenerazione. Il cinema non fa eccezione.
Si scrive una storia e la si realizza in un racconto cinematografico a partire da vicende del mondo (dai racconti che degli accadimenti si fanno) o da riflessioni personali da esse emerse, si rielaborano sequenze filmiche o si traduce in cinema un racconto compiuto già realizzato in un medium differente, che sia un libro, un’opera d’arte visiva, un videogioco. O, al limite, una composizione musicale.
Ma concentriamoci sulle opere letterarie. Anche quest’anno, sono molte infatti le pellicole derivate da libri: a volte i volumi sono più celebri dei film, spesso il contrario; la domanda è la classica: è meglio il libro o il film?
Quest’anno le sorelle del cinema hanno una forte presenza da entrambi i lati della macchina da presa. Richiamiamo la vostra attenzione su una retrospettiva illuminante: l’omaggio a Suso Cecchi d’Amico, amorevolmente curato dai suoi figli. È uno sguardo di famiglia su una carriera che comprende la collaborazione a oltre 120 sceneggiature, ricchissimo contributo all’epoca d’oro del cinema italiano e non solo. Allora unica sceneggiatrice donna del cinema italiano, la d’Amico fu una maestra della ricerca sul campo, brava a capire e a conoscere la gente e a ideare dialoghi, situazioni e personaggi nati da una quotidianità insistentemente osservata e poi messa in parole. Mostrò una comprensione impeccabile delle diverse sfumature di un vivere fatto di gioie e di angosce.
"There appears to be a consensus that this year’s Il Cinema Ritrovato in Bologna was exceptionally rich —so much so that I concluded that my next column in these pages could be devoted to some of its riches, most of which are already available on DVD or Blu-ray in one form or another.
"Hollywood’s studio era remains a continual goldmine for film historians and cinephiles looking for hidden gems, and Il Cinema Ritrovato has made a habit of yearly rediscoveries of long-forgotten directors whose turn it is be elevated to auteur status. Blunt and direct as the tactic may be — bound to raise even Andrew Sarris’ eyebrows when it comes to framing films exclusively through auteurism — there’s no denying that it’s been successful in the past. This year, the title of the great rediscovered auteur goes to Hugo Fregonese, an Argentina-born director who only made films in Hollywood for a few years amidst a 30-year career.
"When they unscrewed the heavy and majestic La Nonna (our carbon arc projector) from the pedestal in Piazzetta Pasolini and the ice cream vendor packed his stuff and went home it was clear that Il Cinema Ritrovato XXXVI was over. We had a ball. More than 400 films were shown during 8 and a half days. Cinema could be found in every corner of the city.
After the last year's round-up – seen and read by many – I asked colleagues, curators, film historians, silent film accompanists, scholars and the attendees to pick the title of the two films from the festival, one as their favourite film and the other of their major discovery at this year's edition. You can read them below.
Découverte du 36e festival du film restauré de Bologne, l’œuvre de l’argentin Hugo Fregonese (1908-1987) est celle d’un saddle tramp (pour reprendre le titre de son western de 1950, littéralement, vagabond à cheval) qui n’a cessé de changer de pays pour continuer à faire des films. Méconnus en France (ils ont quand même fait l’objet d’une rétrospective à la Cinémathèque de Chaillot en 2003, sous l’égide de Jacques Lourcelles), ses films témoignent de la pugnacité d’un réalisateur de série B doué qui a réussi à se hisser, au tournant des années 50, jusqu’aux studios hollywoodiens.
Ritrovato returns, in situ, live….and it was great to be back. Bologna itself, the food, the weather…all were heaven. But the reason we go to Bologna at this time of of the year is the films, the quality of the prints, the restorations, the way they are programmed and projected, and the conversations that take place around the screenings. In this episode, offered as vodcast and podcast, we discuss the new booking system and the different strands of the programme: 100 Years Ago, Peter Lorre, Sophia Loren, Hugo Fregonese, Weimar Musicals , some of the restorations (El, Ludwig, La Maman et la Putain, Shoeshine, Nosferatu etc) and — in less detail — Yugoslavian Cinema and Cinema Libero.
After two COVID-struck years in which Il Cinema Ritrovato scrabbled on in restrictive and restricted capacities, the festival came back in full fashion this year. Set in Bologna, home to one of the oldest universities in the world, it’s appropriate that this festival should be so focused on film history itself – on reframing, re-shaping and rediscovering the canon of cinema. As a result, the crowd is appropriately cinephiliac, bringing together critics, curators, archivists, scholars and just plain old enthusiasts.
Wes Anderson chiamava affettuosamente Peter Bogdanovich "nonnetto" e Bogdanovich reputava il primo fonte di grande ispirazione. Nati a trent'anni di distanza, ascoltarli parlare insieme di cinema è un po' "studiare come si fa cinema", o almeno come si fa il loro cinema.
In una splendida intervista di circa 30 minuti, Wes Anderson dialoga assieme a Bogdanovich di quello che il regista recentemente scomparso (nei primi giorni del 2022) ritiene essere il suo film più sentito e personale: They All Laughed (... e tutti risero, 1981).
“Erano i giorni che sapete e ne avevo già visto abbastanza per sentirmi profondamente turbato, sconvolto; [...] pensavo: 'adesso sì che i bambini ci guardano!' Erano loro a darmi il senso, la misura della distruzione morale del paese: gli sciuscià”. Così Vittorio De Sica parlava della difficile realtà del dopoguerra ritratta in Sciuscià, capolavoro fondativo del neorealismo. Oggi lo rivedremo, restaurato, alle 16 al Cinema Arlecchino, preceduto alle 12 in Auditorium DAMSLab da una lezione di cinema dedicata alla storia produttiva di questa opera incredibile. A entrambi gli appuntamenti parteciperà Rinaldo Smordoni, che nel film interpretava uno dei due sciuscià. Quella di Sciuscià non è l'unica incursione del Cinema Ritrovato sullo sguardo dei bambini, sulla loro purezza infantile, sul loro ineffabile punto di vista.
Giornata calda, oggi, al Cinema Ritrovato, e non solo a causa del clima bolognese! Questa sera alle 22.15 al Cinema Europa, infatti, potremo vedere il recente restauro di Deep Throat (USA/1972), un film dai retroscena tristemente noti ma il cui travolgente impatto culturale, al tempo dell'uscita, fu indiscutibile. Erotismo e pornografia d'altra parte sono da sempre parte integrante del mondo del cinema. E, senza portarci alle performance estreme del film di Gerard Damiano, quest'anno al festival ne abbiamo diverse espressioni più... raffinate.
Nei giorni scorsi abbiamo dedicato una news alle dive del festival, segnalando - trasversalmente, attraverso le diverse sezioni - i volti di star al femminile protagonisti dei film in programma. In questo post sul divismo declinato al maschile, troviamo una lista di interpreti entrati nelle grazie del pubblico in ragione di un'aura distintiva particolare. Troveremo dei "tipi" attoriali: i belli e dannati, i belli rassicuranti, i menestrelli, i baffi calienti e le facce d'angelo, i malinconici buffoni e i comici tristi, le anime inquiete e gli inquietanti figuri, le stelle imbronciate e quelle mute.
L'appuntamento di stasera in Piazza Maggiore (con cover set al Cinema Arlecchino in caso di pioggia) è con Dans la nuit (Francia/1929), uno degli ultimi capolavori del muto francese che sarà proposto con l'accompagnamento dal vivo di due dei membri del gruppo finlandese Cleaning Women. A dirigerlo fu Charles Vanel, qui alla sua prima e unica prova in regia. Vanel, infatti, di professione non era un regista, ma un attore - uno molto prolifico, tra l'altro. Il passaggio di un attore alla regia non è un fenomeno così strano, oggi, ma continua a essere piuttosto raro. Al Cinema Ritrovato, quest'anno, ne abbiamo anche altri esempi.
Questa sera in Piazza Maggiore, imperdibile appuntamento con il primo cineconcerto di questo Cinema Ritrovato: l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock musicherà dal vivo Foolish Wives (1920), di Erich Von Stroheim. Come ricorda Dave Kehr dalle pagine del catalogo del festival, «Foolish Wives fu pubblicizzato durante la lavorazione come “il primo film da un milione di dollari”: il budget veniva aggiornato ogni settimana su un tabellone di Times Square, e le riviste di costume erano piene di aneddoti sulle folli stravaganze di Stroheim». Ma quali stravaganze?
Doppio appuntamento 'al femminile' stasera in Piazza Maggiore: Alice Rohrwacher presenterà in anteprima italiana il suo nuovo cortometraggio Le pupille, seguito dal restauro di Korotkie vstreči (Brevi Incontri), opera d'esordio della regista moldava naturalizzata ucraina Kira Muratova. Ma Rohrwacher e Muratova sono solo due delle cineaste che illuminano con il loro sguardo unico questa edizione del festival.
"Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo danzato almeno una volta", diceva Nietsche. Noi l'abbiamo preso in parola e al Cinema Ritrovato anche quest'anno vi proporremo tanti film dove si ride, dove si piange, dove ci si commuove e ci si diverte... ma soprattutto, dove si balla!
Lo sappiamo bene: al Cinema Ritrovato la visione degli oltre 300 film in programma diventa anche l'occasione per scoprire una grandissima varietà di formati di proiezione più o meno rari, che rendono l'esperienza del cinema in sala ancora più preziosa e sorprendente. Non a caso il festival dedica ogni anno una sezione proprio ai film in formati meno classici, che quest'anno ci permetterà, tra le altre cose, di riscoprire - nel suo centenario - il formato Pathé Baby in 9,5 mm.
Schermi e Lavagne, Ufficio educativo della Cineteca di Bologna, ha coinvolto un gruppo di giovani dai 16 ai 19 anni appassionati di cinema. Le ragazze e i ragazzi di Il Cinema Ritrovato Young presenteranno al pubblico i film che hanno selezionato all’interno della programmazione ufficiale del festival.
"In un'Italia che rotolava verso la Prima guerra mondiale e poi il fascismo, e di diritti delle donne a malapena si parlava (ancora lontanissimo da noi il suffragio universale), alcune figure femminili invasero e dominarono gli schermi, respinsero le loro controparti maschili verso i margini, divennero protagoniste assolute della cultura dell'immagine. Divine, certo, e infatti il termine "diva" nacque con loro e per loro. Ma anche così concrete e, diremmo oggi, ispirazionali nella loro forza e determinazione, da diventare immediatamente modelli, produrre schiere di emule, nella storia del costume come nella storia dello spettacolo internazionale". Gian Luca Farinelli
Il Cinema Ritrovato ci guida ogni anno alla ri-scoperta delle origini della Settima arte, ma in questa edizione ci fa riscoprire anche le sue stesse origini di Festival, riportandoci nella sala in cui trentasei anni fa è nato.
Oggi i sorprendenti risultati al botteghino del Marvel Cinematic Universe hanno sancito il successo di una delle applicazioni più stimolanti del concetto di serialità applicata al cinema, quello di universo cinematografico condiviso. Ma l'MCU non ha inventato nulla. L'idea di una narrazione che continua film dopo film e intreccia personaggi diversi facendoli incontrare e scontrare tra loro non è certo un'innovazione targata Disney! Anzi, è un'idea nata agli albori del cinema grazie alle intuizioni di un uomo che rispondeva al nome di Victorin-Hippolyte Jasset.
È stato il mostro di Dusseldorf per Fritz Lang, l'uomo che sapeva troppo per Hitchcock, Raskolnikov per Josef von Sternberg. Al talento di Peter Lorre quest'anno Il Cinema Ritrovato dedica la sezione Peter Lorre, straniero in terra straniera. Per celebrare questo magnifico attore, in attesa di vederlo in carne e ossa sui grandi schermi del festival, ne esploriamo oggi una versione meno nota... quella a cartoni animati!
È ormai entrata nel vivo la 75esima edizione del Festival di Cannes, con un programma ricco di attese anteprime, grandi ospiti internazionali e importanti recuperi dal passato. Siamo lieti di confermare che anche quest'anno alcuni dei titoli di Cannes, tra restauri e documentari, saranno programmati a Bologna sui grandi schermi del Cinema Ritrovato.
Per alcuni preziosi anni le sale cinematografiche tedesche furono attraversate da uno spirito decisamente spensierato, sensuale e frivolo. Le commedie musicali della tarda Repubblica di Weimar che presenteremo al festival sono alcune perle nascoste di quell’epoca. Ancor più di altri generi del cinema di Weimar, la commedia musicale è indissolubilmente legato al lavoro di registi, sceneggiatori, produttori, compositori e attori ebrei, che erano stati attratti dalla fiorente metropoli culturale rappresentata dalla Berlino degli anni Venti. Il loro destino rispecchia la sorte degli ebrei tedeschi tutti. Alcuni riuscirono a fuggire, altri non fecero in tempo e furono sterminati nei campi di concentramento. Ecco le storie di alcune dei protagonisti che potremo ammirare quest'anno sul grande schermo del Cinema Ritrovato.
La prossima edizione del festival Il Cinema Ritrovato non includerà un filone specificamente dedicato al cinema iraniano, verranno proposti tuttavia almeno cinque film imperdibili, realizzati tra il 1961 e il 2022, in programma in tre diverse sezioni del festival.
Hugo Fregonese (1908-87), regista argentino (ma di origini trevigiane!) a cui quest'anno sarà dedicata la sezione Hugo Fregonese, il Vagabondo, passò da un paese all’altro con la stessa facilità con cui alcuni registi cambiavano studio cinematografico. La sua mancanza di radici e la sua irrequietezza si rispecchiarono spesso in protagonisti solitari ed errabondi, per scelta o perché costretti all’esilio e all’eterno vagare.
Francia, 1902. Complice il contributo determinante di Ferdinand Zecca, Pathé Frères si sta affermando come una delle case di produzione cinematografiche più importanti, con un fatturato in costante aumento e un catalogo popolato da film di finzione sempre più lunghi. È in questo anno che, per promuovere proprio uno dei film diretti da Zecca, si decide di fare ricorso a uno strumento di marketing fino ad allora inedito: il manifesto cinematografico.
Tra gli eventi più attesi del Cinema Ritrovato 2022 c'è sicuramente il cineconcerto di Nosferatu, capolavoro espressionista di Friedrich Wilhelm Murnau che proporremo in Piazza Maggiore nell'anno del suo centenario (fu proiettato per la prima volta a Berlino il 4 marzo 1922). Il film deve la sua fama, oltre che all'onirica regia di Murnau, alla straordinaria interpretazione di Max Schreck, talmente credibile nel ruolo del conte Orlok che sul suo conto si diffusero presto numerose leggende. La più suggestiva? Max Schreck non sarebbe stato un semplice attore, ma un vero vampiro assoldato da Murnau in persona durante un suo viaggio nei Carpazi.
Il Cinema Ritrovato celebra quest'anno il genio e il talento di Kenji Misumi (1921-1975), prolifico autore specializzato in film ad ambientazione storica a cui è dedicata la sezione Kenji Misumi: un autore istintivo. Ma cosa si intende per film ad ambientazione storica, qual è la differenza tra jidai-geki e chanbara e a che anni risale di preciso il periodo Edo? Ecco un rapido glossario che permetta anche ai meno esperti di orientarsi nella produzione di Misumi.
A poco più di un mese dalla fine della 35esima edizione del Cinema Ritrovato, condividiamo un articolo dal blog di uno dei direttori artistici del festival, Ehsan Khoshbakht, che ha raccolto impressioni e preferenze di amici e addetti ai lavori sul festival.
Direttamente dal sito ufficiale della Criterion Collection, condividiamo uno splendido articolo sulla 35esima edizione del Cinema Ritrovato firmato da Imogen Sarah Smith, autrice e critica cinematografica. Smith quest'anno è stata gradita ospite del festival, durante il quale ha anche tenuto una lezione di cinema dedicata a George Stevens.
Sono online, consultabili gratuitamente sul canale YouTube della Cineteca di Bologna, le Lezioni di Cinema che si sono tenute nell'ambito del Cinema Ritrovato 2021.
Sei notti e tutta la magia del Cinema Ritrovato. Il Festival non è ancora finito ma vogliamo farvi rivivere i migliori momenti sotto le stelle di Piazza Maggiore e LunettArena, dal 20 al 25 luglio.
Scoprite le gallery con le foto di Lorenzo Burlando e Margherita Caprilli per compiere un viaggio a ritroso nel "paradiso dei cinefili"!
I consigli di Paolo Mereghetti sugli appuntamenti imprescindibili di lunedì 26 luglio al festival Il Cinema Ritrovato.
Enrico Caruso canta come non l'abbiamo mai… visto! Eh sì, perché alla voce più leggendaria della storia del belcanto è sempre mancato un corpo: e ora, eccolo. A 100 anni dalla scomparsa del grande tenore napoletano (avvenuta il 2 agosto 1921), la Cineteca di Bologna ricorda Enrico Caruso presentando al festival Il Cinema Ritrovato il restauro di My Cousin, unico film sopravvissuto dei due soli interpretati da Caruso. Il film è del 1918 e quindi si tratta di un film muto: ma grazie a uno straordinario lavoro di restauro e sincronizzazione con la sua vera voce, potremo finalmente vedere (e ascoltare!) Enrico Caruso cantare la celeberrima aria Vesti la giubba (ovvero "Ridi, pagliaccio"), dai Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.
Guillermo del Toro ha scritto una nota introduttiva dedicata a Frenchman's Creek di Mitchell Leisen (USA/1944). La breve lettera è stata letta in sala, prima della proiezione del film.
Quattro giorni fa il "Paradiso dei Cinefili" ha aperto le sue porte: 426 film, 10 sale e un unico, grande, pubblico.
Il Festival celebra il cinema ma celebra anche tutti voi, il nostro pubblico, che riempite le sale e le piazze con la magia dei vostri sguardi e sorrisi.
Grazie!
Il Cinema Ritrovato, giorno 4: due appuntamenti da non perdere
Nanni Moretti ospite al Cinema Ritrovato per introdurre il suo documentario La Cosa (Italia/1990), seguito da F for Fake di Orson Welles (Francia-Iran-Germania Ovest/1973) | Piazza Maggiore - ore 21.30 Proiezione del sorprendente documento del XVII Congresso del Partito Socialista che, nel gennaio del 1921, portò alla scissione e alla nascita del Partito Comunista d’Italia: Uomini e voci del Congresso Socialista di Livorno (Italia/1921) | Cinema Jolly – ore 12.30Martedì 20 luglio, all'Arena del Sole, grande spettacolo d'apertura per CR Kids, che ha celebrato il centenario dalla nascita di Emanuele Luzzati con una rassegna di cortometraggi d’animazione nati dal sodalizio artistico tra lo scenografo e illustratore genovese e il regista e animatore Giulio Gianini.
I consigli di Paolo Mereghetti sugli appuntamenti imprescindibili di venerdì 23 luglio al festival Il Cinema Ritrovato.
Mai la storia del cinema è stata così ricca e viva. Mai come ora, grazie all’attività degli archivi, questo immenso patrimonio ci consente di conoscere il passato come fosse il nostro presente. Il Cinema Ritrovato è il luogo dove quest’alchimia si compie, dove il cinema del passato entra nel presente. E se così tanti film interessanti, belli, bellissimi sono stati prodotti nel passato, non possiamo non essere fiduciosi nel futuro.
Protagonisti assoluti del festival, per i motivi suddetti, non possono essere che il restauro e le pellicole!
I consigli di Paolo Mereghetti sugli appuntamenti imprescindibili di giovedì 22 luglio al festival Il Cinema Ritrovato.
Quest’anno gli incontri sono lo specchio del festival, dell’estrema varietà e curiosità che lo caratterizzano. Imperdibili.
Il 17 luglio sono partiti i cine-concerti in Piazza Maggiore con IT (1927) di Clarence G . Badger. Il pubblico è stato trasportato dalla musica composta e diretta da Maud Nelissen ed eseguita da The Sprockets: Daphne Balvers (sassofono soprano), Frido ter Beek (sassofono contralto), Peter Keijsers (trombone), Marco Ludemann (banjo, chitarra jazz, mandolino), Alexander Vocking (contrabbasso)
Immagini del 1921, sonorizzazioni del 2021.
Appuntamento imperdibile il 27 luglio, ore 15.30, al Cinema Jolly con la proiezione di Arsen Georgiashvili di Ivan Perestiani (The Killing of General Gryaznov, URSS/1921). Il film, che fa parte della sezione Cento anni fa: 1921 – Frammenti di storia allo specchio, sarà sonorizzato da Floribunda: Giuseppe Franchellucci (violoncello), Edoardo Marraffa (saxofoni) e Stefano Pilia (chitarra, elettronica)
Introduce Tamara Shvediuk
Guardiamo i film di cento anni fa e ci interroghiamo sul nostro futuro. La pandemia, dalla quale speriamo di stare uscendo, ci ha cambiati? Il cinema sarà capace di cogliere e restituirci il senso di questo cambiamento?
Contro ogni bandiera, la rassegna dedicata a Wolfgang Staudte, consente di conoscere il percorso unico di un regista che si forma professionalmente negli anni del nazismo, sceglie di lavorare nella Germania Est e poi si trasferisce nella Germania Ovest dirigendo, però, sempre film personali e scomodi. Staudte rappresenta bene l’aspetto antinazionalista del cinema che è da subito, grazie all’immediata diffusione in tutto il mondo e alle immagini riprese nei vari continenti dagli operatori Lumière, un’arte collettiva, senza frontiere. Un’arte di tutti perché tutti se ne appropriano per rappresentarsi.
Romy,
ti guardo dormire.
Sono accanto a te, sei vestita di una lunga tunica nera e rossa, ricamata sul petto. Sono fiori, credo, ma non li guardo.
Ti dico addio, il più lungo degli addii, mia Puppelé. È così che ti chiamavo, “Piccola bambola” in tedesco.
Non guardo i fiori ma il tuo viso e penso che sei bella, e che forse non lo sei mai stata così tanto.
Per la prima volta nella mia vita - e nella tua - ti vedo serena, in pace. Come sei calma, come sei bella.
Sembra che una mano abbia dolcemente cancellato dal tuo viso tutte le angosce.
Alain Delon, 29 maggio 1982
Da molti anni il programma scava per far emergere una storia del cinema al femminile, che quest’anno attraversa tutte le sezioni, con conferme e moltissime scoperte di attrici, cineaste, sceneggiatrici e anche critiche donne.
Primo appuntamento con la sezione Cinemalibero: martedì 20 luglio, ore 18.30, al Cinema Arlecchino, la proiezione di Araya (Venezuela- Francia/1959) di Margot Benacerraf.
Tra le tante sezioni del programma del Cinema Ritrovato, ci soffermiamo qui su "Il secolo del cinema: 1901", e in particolare sul capitolo dedicato all'arrivo della settima arte nella nostra città. In questa News, il testo di presentazione del capito 1 della sezione - "I film visti dai bolognesi nel 1901" - e una gallery con alcuni materiali grafici e ritagli stampa d'epoca reperiti durante il lavoro di ricerca per la sezione.
Primo appuntamento con il capitolo "Bologna" della sezione: mercoledì 21 luglio in Piazzetta Pasolini alle 21.45, con le proiezioni con lanterna a carbone di Raggi "Z" (Italia/1917) di Eleuterio Rodolfi, Photographie d’une étoile (Francia/1906) e La Fée aux fleurs (Francia/1905) accompagnati al piano di Gabriel Thibaudeau.
Il regista Bertrand Tavernier è stato un amico e un assiduo frequentatore del festival Il Cinema Ritrovato. Lo ricordiamo con affetto riproponendo le Lezioni di Cinema del 2016 e del 2019.
"Bologna in 2020 was destined to be different, with COVID-19 still lapping around. Frankly, when I saw the postponement announcement, that was the last I expected to hear of the festival this year, receding into a passed world, like so many other events. Cinema Ritrovato is my favourite festival – a week saturated with films from all of cinema’s history. In an amenable and historic city, I would find a path through the week, knowing I could not see half the offering.
Il Cinema Ritrovato è quasi giunto al termine e lo celebriamo con i ricordi più importanti: i vostri!
Qui sotto, una piccola selezione di Instagram Stories dedicate al Festival (qui per recuperarne altre negli Highlights).
"Perché Il Cinema Ritrovato? Perché puoi ascoltare i film muti con l'orchestra dal vivo e scoprire che il cinema muto era un'arte musicale."
Venerdì 28 e sabato 29 agosto, Il Cinema Ritrovato vi dà appuntamento con le produzioni spagnole. Scoprirete una piccola perla di Marco Ferreri, El cochecito e il documentario Vampir-Cuadecuc di Pere Portabella, celebre per aver prodotto opere importanti e a rischio di censura tra le quali proprio El cochecito di Ferreri.
Alla scoperta delle suggestive location del Cinema Ritrovato, dove si svolgono tutti gli appuntamenti del Festival. Odeon, Jolly, Manzoni, Arlecchino, Lumière... cinque dei dieci luoghi magici in cui riscoprire il piacere di tornare in sala e rivivere "quell'atmosfera da cineclub, quei pomeriggi oziosi e disperati da ragazzi, in cui all'improvviso trovavi un film di sessant'anni prima che parlava proprio di te".
Grande protagonista della giornata di domani, 27 agosto, sarà il Premio Oscar Volker Schlöndorff: il regista del Tamburo di latta è infatti al centro del nuovo documentario di Pierre-Henri Gibert, Volker Schlöndorff. The Beat of the Drum, in programma alle ore 16.20 al Cinema Lumière, seguito dall’incontro dal vivo con lo stesso Schlöndorff.
Quarto appuntamento con la rubrica Il Cinema Ritrovato: alla scoperta del Festival. In concomitanza con l'apertura delle prenotazioni giornaliere, vi offriremo una mappa testuale e tematica per orientarvi nella ricca proposta di eventi, proiezioni e incontri del Festival... per farvi godere appieno della magia di perdersi, per ritrovarsi, in quel Paese dei Balocchi che è Il Cinema Ritrovato.
Buona Visione!
Nelle dieci location del Cinema Ritrovato anche la splendida cornice del Teatro Comunale di Bologna dove si svolgeranno gli appuntamenti del Festival. Questa mattina Apertura del Festival in 4 passi con introduzione di Cecilia Cenciarelli, Mariann Lewinsky, Ehsan Khoshbakht, Gian Luca Farinelli, i quattro direttori del Festival.
Tra le sezioni del festival anche Marco Ferreri Ritrovato. Il cinema di Ferreri ha segnato più stagioni del cinema europeo, tra Spagna, Francia e Italia, e incontrarlo oggi ci fa misurare tutta la distanza tra i nostri anni e un’epoca in cui, all’interno del cinema ‘ufficiale’, erano consentiti azzardi tematici e narrativi oggi impensabili.
Terzo appuntamento con la rubrica Il Cinema Ritrovato: alla scoperta del Festival. In concomitanza con l'apertura delle prenotazioni giornaliere, vi offriremo una mappa testuale e tematica per orientarvi nella ricca proposta di eventi, proiezioni e incontri del Festival... per farvi godere appieno della magia di perdersi, per ritrovarsi, in quel Paese dei Balocchi che è Il Cinema Ritrovato.
Buona Visione!
Secondo appuntamento con la rubrica Il Cinema Ritrovato: alla scoperta del Festival. In concomitanza con l'apertura delle prenotazioni giornaliere, vi offriremo una mappa testuale e tematica per orientarvi nella ricca proposta di eventi, proiezioni e incontri del Festival... per farvi godere appieno della magia di perdersi, per ritrovarsi, in quel Paese dei Balocchi che è Il Cinema Ritrovato.
Buona Visione!
Vi presentiamo la rubrica Il Cinema Ritrovato: alla scoperta del Festival. In concomitanza con l'apertura delle prenotazioni giornaliere, vi offriremo una mappa testuale per orientarvi nella ricca proposta di eventi, proiezioni e incontri del Festival... per farvi godere appieno della magia di perdersi, per ritrovarsi, in quel Paese dei Balocchi che è Il Cinema Ritrovato.
Buona Visione!
"Perché Il Cinema Ritrovato?
Perché è un festival col titolo sbagliato.
Infatti è perfetto per chi il cinema non l’ha perso e ama la magia del grande schermo,
che ti fa vivere le immagini con la forza emotiva dei sogni"
Stefano Accorsi
"Bonjour, Buongiorno a tutti! J’aurais tellement aimé découvrir le Festival de Boulogne pour la première fois cette année. J’aurais aimé découvrir toutes les merveilles que L’Image Retrouvée, l’Immagine Ritrovata - quel beau titre! - propose chaque année. Alors, et bien je devrais attendre, speriamo! En attendant: viva il cinema, viva il Cinema Ritrovato! Buongiorno a tutti! Ciao!"
Martin Scorsese manda il suo saluto da Oltreoceano al festival della Cineteca di Bologna che celebra i 30 anni di The Film Foundation. Al Cinema Ritrovato, dal 25 al 31 agosto a Bologna, una sezione dedicata alla fondazione creata da Scorsese per il restauro dei capolavori della storia del cinema, da Gli spostati ad Accattone. Scoprite la selezione di film imperdibili fatta dal regista, con alcuni dei suoi commenti alle opere.
Il cinema è una straordinaria arte profetica, così bella perché è stata ed è un'arte al femminile.
"Questa è una lampada allo xeno. Rispetto all'arco voltaico, la lampada allo xeno emette un tipo di luce leggermente più freddo, ma è anche molto meno costosa rispetto ai carboni. Per questo sono state preferite nel cinema, per una questione economica. I film dell'epoca andrebbero proiettati, filologicamente, con la luce della lampada a carbone, perché tutto il processo di sviluppo e stampa della pellicola era pensato per l'arco voltaico".
Aspettando la trentaquattresima edizione del festival Il Cinema Ritrovato (Bologna, 25-31 agosto), presentiamo LA LUCE. The Light of the Movies, il film breve realizzato da Debra McClutchy.
Dal 24 al 31 agosto alla Biblioteca Renzi, dalle 9 alle 18.30, un evento imperdibile per gli appassionati di cinema, con centinaia di libri, DVD e Blu-ray: Il Cinema Ritrovato Book Fair. La Mostra Mercato dell’Editoria Cinematografica compie diciotto anni e, nonostante le difficoltà dell’anno in corso, abbiamo deciso di confermare questo appuntamento, anche se in un’edizione ridotta, per offrire agli ospiti del Festival Il Cinema Ritrovato e al pubblico di Bologna alcune importanti novità editoriali. Ampio spazio verrà riservato alle pubblicazioni edite da Cineteca di Bologna, dalle cineteche del mondo e da altri editori italiani ed internazionali.
"Come raccontare un festival esagerato come Il Cinema Ritrovato? Un programma che, anche nell'edizione di quest'anno, mostra al pubblico 400 film?"
Ventiduesima puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala”, fino a fine agosto dedicata al festival 'paradiso dei cinefili' (guarda gli episodi precedenti).
Nel secondo dei tre episodi speciali Gian Luca Farinelli ci conduce alla scoperta della prima giornata del festival Il Cinema Ritrovato (Bologna, 25-31 agosto) seguendo il fil rouge degli attori, alcuni notissimi (all'epoca o ancora oggi) altri sconosciuti ai più.
"Perché andare a Bologna a fine agosto? Beh, perché Il Cinema Ritrovato è il Paese dei Balocchi. Perché per un cinefilo è impossibile non essere attratto da questa giostra incredibile di 400 film in 7 giorni realizzati tra il 1897 e oggi".
“L'Idroscalo è uno specchio d'acqua alle porte di Milano. A tratti le rive che lo circondano sono quelle pacate dei fiumi della valle padana, in altri punti invece le lastre di cemento ricordano il paesaggio urbano. Intorno al lago artificiale la città ha creato, come poteva, la sua spiaggia”.
“Il cinema di Manfredi è una continua esplorazione di forme in divenire, i suoi film poggiano su labili tracce narrative che lasciano molto spazio al mistero. Le sue immagini ci trasportano in un mondo surreale che non richiede allo spettatore di comprendere razionalmente, piuttosto ci invita a trattenere il fiato e a lasciarci sommergere”.
“L’artista è stato in ogni tempo una specie di mago dedito all’alchimia. Ma chi era andato a cercare gli ingredienti della sua tavolozza tra stracci consunti, tele di sacco e materie plastiche, gelatinose e impertinenti? Ed ecco che l'artista trasmette per incanto a quelle materie inerti e logorate dall’uso un destino insospettabile. Il sacco si è trasformato in quadro, ha assunto un equilibrio, un’armonia di rapporti. Una volta tanto accade che sia una materia reale a creare una pittura astratta. Il pittore Alberto Burri non ha dietro di sé che se stesso, nessun riferimento è possibile per le sue singolari invenzioni”.
Quattordicesimo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Questa nuova puntata è dedicata all'animazione contemporanea italiana, protagonista dell'ultimo episodio di "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
Diciassettesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi appassionati di cinema. Ogni settimana, un film e alcuni validi motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
“28 agosto 1963, marcia su Washington
La grande marcia per chiedere l’approvazione della legge sui diritti civili. Sono molte migliaia di persone, bianchi e negri, che marciano verso il sacrario di Lincoln. Sono intellettuali, studenti, cantanti, ballerini, gente del clan di Frank Sinatra, grossi uomini politici, i nomi più prestigiosi del giornalismo, pastori protestanti, rabbini, preti cattolici. [...] Molti di questi uomini e donne presenti potrebbero eliminare la disoccupazione, abolire l’inferno dei ghetti, dare una vita umana ai braccianti negri del Sud, ai raccoglitori di frutta messicani della California, alle migliaia di indiani chiusi ancora nelle riserve, ai portoricani di New York, ai milioni di bianchi affamati, disoccupati, dementizzati del Kentucky, dei bassifondi di New York, Chicago, Boston, Philadelphia. Sono i figli del potere bianco, dello stesso potere che mantiene in vita i ghetti e fa le leggi contro i ghetti. Che lascia impuniti tutti gli assassini dei negri e promulga sentenze sul diritto all’eguaglianza dei diritti. Il potere bianco marcia dietro ai cartelli portati dai negri, ma chi ha scritto questi slogan?”
“Giuseppina/Alberto predica esortando alla bontà, promettendo guarigioni e grazie, rassicurando, minacciando, facendo di continuo sentire la precarietà della vita terrena e i rischi quotidiani. La folla la segue, si commuove, piange, è pronta a dire di sì, di no, a seconda delle richieste. È disposta a tutto pur di ottenere quanto cerca e chiede. Finita la predica Giuseppina/Alberto si ritira in una stanza, la Stanza del Segreto, dove individualmente riceve i fedeli, circa cinquecento persone al giorno. Diagnostica loro il male e li guarisce. Ovviamente la guarigione non è effettiva, è la guarigione che nasce dall’effetto terapeutico della rassicurazione, di trovare un altro che ascolti e creda a storie assurde nelle quali trovano posto fatture a morte, spaghi annodati, rospi, pezzi di cuoio, capelli aggrovigliati. Di trovare un altro che, in quanto morto e ritornato sulla Terra, allontani l’idea stessa della morte, negandola”.
Sedicesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi appassionati di cinema. Ogni settimana, un film e alcuni validi motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
Tredicesimo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Questa nuova puntata è dedicata a una pietra miliare del cinema, Il grande dittatore di Charlie Chaplin, su cui si focalizza anche l'ultimo episodio di "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
Nella settimana in cui avrebbe dovuto tenersi la 34ª edizione del Cinema Ritrovato - rinviato al periodo 25-31 agosto -, la Cinémathèque Française, sulla sua piattaforma online, rende omaggio al nostro festival con un programma scelto da due dei suoi direttori, Gian Luca Farinelli e Mariann Lewinsky, in cooperazione con Eye Filmmuseum di Amsterdam. Sempre questa settimana avrebbe dovuto tenersi il Festival Internazionale della Rochelle, che si sposta online dal 26 giugno al 5 luglio, ospitato sulla piattaforma on demande LaCinetek.
Quindicesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi appassionati di cinema. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
“Il Genocidio armeno, un genocidio terribile, che è costato la vita a oltre un milione e mezzo di persone, e che il governo turco continua a negare, come ha sempre fatto. Questa è una delle ragioni per cui le testimonianze di quel genocidio sono molto rare. Una delle anime del cinema è sicuramente la sua capacità di registrare la realtà. E di arrivare, con poche immagini, diritto al nostro cuore”.
Quindicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Ha preso il via ieri e prosegue fino al 30 giugno il Festival International d’Animation d’Annecy, uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale dedicati al cinema di animazione, in tutte le sue declinazioni. Per la prima volta nei 60 anni della sua lunga storia il festival è organizzato interamente online, con la possibilità di accedere alla visione dei film e alle altre numerose sessioni (work in progress, masterclass e programmi speciali) con un accredito del costo di 15 euro.
Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna, ci propone qualche titolo da non perdere nelle diverse sezioni.
Dodicesimo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Questa nuova puntata è dedicata al cult movie Buñuel - Nel labirinto delle tartarughe di Jorge Usón e Salvador Simó, su cui si focalizza anche l'ultimo episodio di "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
Quattordicesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi appassionati di cinema. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
“In principio la chiesa nasceva dal cuore della comunità trovando la sua pace sui colli, nelle piazze, in assolati silenzi. Poi la città è uscita dalle sue porte, travolgendo le vecchie mura. Il bosco fitto dei campanili è diventato sempre più rado disperdendosi nella lontana pianura, tra gasometri e ciminiere. La periferia è oggi accampata in un freddo e geometrico Far West, che non riesce a nascondere una segreta confusione di valori. Un nuovo tempo mette in crisi le situazioni passate e attende soluzioni diverse”.
Quattordicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Tre buone notizie per tornare a sorridere parlando di cinema: è avviato il cantiere dell’ex parcheggio Giuriolo, futura sede dell’Archivio film della Cineteca di Bologna e del laboratorio di restauro cinematografico L’Immagine Ritrovata; è realtà la manifestazione Sotto le stelle del cinema, che porterà anche in questa difficile estate il cinema nella sala più bella del mondo, Piazza Maggiore; il festival Il Cinema Ritrovato si farà alla fine di agosto.
In attesa della riapertura dei cinema, nasce il progetto #iorestoinsala: dal 26 maggio, un nuovissimo circuito nazionale di sale e distributori sul web.
“Nei primi anni dalla nascita nel 1895, il cinema è un arte ancora anonima: conosciamo il nome delle case di produzione ma molto raramente quello dei registi, tantomeno il nome degli interpreti. I veri protagonisti sono i luoghi, perché per la prima volta gli esseri umani possono ammirare le immagini in movimento di città e paesaggi fino a quel momento visti solo nelle pitture o, in epoca più recente, nelle fotografie. Venezia diventa immediatamente la prima star del cinema: una città unica, un tale concentrato di emozioni visive che il cinema non poteva non innamorarsene subito!”. Gian Luca Farinelli
Tredicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Prosegue fino a domenica We Are One: A Global Film Festival, rassegna virtuale nata dalla collaborazione con 21 importanti festival di cinema internazionali - fra cui Berlino, Cannes, Venezia, Sundance, Tribeca, il BFI London Film Festival, il Sydney Film Festival, il Mumbai Film Festival e il Tokyo International Film Festival - che hanno reso disponibili per dieci giorni gratuitamete, sul canale YouTube dedicato, alcuni film e lezioni di cinema delle loro edizioni. Vi segnaliamo qui tre appuntamenti per questi ultimi tre giorni di proiezioni.
Undicesimo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Questa nuova puntata è dedicata al cult movie Cléo dalle 5 alle 7 di Agnès Varda, su cui si focalizza anche l'ultimo episodio di "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
Tredicesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
“Ma per quale società dovrebbe essere riadattato Fabio Spada? Né la scuola né la psicologa offrono una risposta. Del resto con i compagni di strada e di scuola Fabio un rapporto ce l’ha, fatto di zuffe e di giochi, di parolacce e di amicizia. E allora: perché gioca al cattivo? Perché non vuole tornare nel gregge?".
Dodicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Decimo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Questa nuova puntata è dedicata al cult movie L'appartamento di Billy Wilder, su cui si focalizza anche l'ultimo episodio di "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
In questi giorni in cui gli archivi cominciano a riaprire le loro porte, torniamo a visitare alcune delle istituzioni che fin dall'inizio del confinamento sono state fra le più attive nel fornire l'accesso online a filmati e materiali del loro patrimonio. Scopriamo dunque cosa ci propongono questa settimana i nostri colleghi e amici cinefili dall'Olanda al Belgio, passando per la Francia.
Dodicesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
“I Lumière avevano compreso immediatamente che nell'acqua era l'arte del movimento, che il cinematografo poteva tramite questo elemento realizzare delle carrellate naturali, sul dolce fluire del fiume. La pittura inseguiva da secoli il movimento, il cinema l'aveva trovato. Il cinema è da sempre un'arte popolare, per tutti, ma anche un'arte della sperimentazione, linguistica e tecnologica". Gian Luca Farinelli
Undicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
La quinta tappa del nostro viaggio di esplorazione fra gli archivi e le collezioni cinefile d’oltreconfine ci porta prima di tutto in Belgio, per un cine-concerto ospitato dai nostri amici della Cinémathèque Royale. Ci spostiamo poi a Helsinki, alla scoperta del cinema finlandese; facciamo una sosta all'Hungarian Film Archive e terminiamo in Israele (ma con un film italianissimo). Bonus extra, un piccolo tributo ad Agnès Varda.
Nono appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Nuova puntata dedicata al documentario italiano God Save the Green di Michele Mellara e Alessandro Rossi (2012). Al film è dedicata anche l'ultima puntata della rubrica "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
Undicesimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
Con questa 64ª puntata ci congediamo dalla rubrica "Fuori Cinema | Film in TV (ma da vedere)". Dopo due mesi di consigli, commenti e approfondimenti quotidiani dedicati ai palinsesti televisivi e ai cataloghi delle piattaforme, volgiamo lo sguardo a progetti futuri (dei quali non vediamo l'ora di dirvi di più!). Ci siamo molto divertiti a realizzare queste "incursioni televisive" e sappiamo dai tanti riscontri ricevuti che avete apprezzato le nostre cinquine quotidiane di suggerimenti di visione. Per questo, lasciando spazio all'ultima serie di consigli, non escludiamo di ritornare presto a occuparci del piccolo schermo, magari con una light version di questa rubrica... Stay tuned!
Lo strepitoso trio formato da Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Garble questa sera è a caccia di un milionario. Più o meno negli stessi anni, Frank Sinatra è batterista e croupier dal braccio d’oro. Ma c’è anche un Giuliano Montaldo (con Nino Manfredi) che si vede davvero poco: Il giocattolo.
“Chaplin entra nel guardaroba della Keystone ed esce nei panni di Charlot: bombetta sformata, giacchetta troppo stretta, pantaloni troppo larghi, scarpe troppo grandi… nasce il Vagabondo, la più luminosa star universale". Gian Luca Farinelli
Decima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
La notte di Rai 3 propone uno dei film che la Cineteca di Bologna sostenne fortemente, quando uscì in sordina, prima di diventare il candidato italiano agli Oscar: A Ciambra di Jonas Carpignano, amato da Martin Scorsese al punto da diventarne il produttore esecutivo.
In prima serata c’è l’esordio alla regia di Aaron Sorkin con il suo Molly’s Game, mentre nel pomeriggio mettiamo in tavola uno spaghetti western. Per chi non avesse visto Drive l’anno scorso in Piazza Maggiore (nella copia in pellicola portata dallo stesso regista!), questa sera ha l’occasione di recuperarlo.
In assenza del Festival di Cannes, recuperiamo su Sky una gran bella sorpresa dalla Croisette qualche anno fa, The Lobster di Yorgos Lanthimos. Ma oggi è anche il compleanno di Harvey Keitel, che vogliamo festeggiare con il suo esordio Chi sta bussando alla mia porta?, esordio (al lungometraggio) anche per un altro che avrebbe fatto strada: Martin Scorsese.
Proseguiamo il nostro viaggio di esplorazione fra gli archivi e le collezioni cinefile d’oltreconfine: torniamo dai nostri vicini francesi, per scoprire il programma settimanale del Centre Pompidou (ma anche un programma speciale della Cinémathèque Française); ci spostiamo in Asia, per visitare il National Film Archive of Japan, e ripassiamo dagli Stati Uniti, alla scoperta di un interessante progetto sostenuto dal MoMA di New York.
Ottavo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
Nuova puntata dedicata a un film di culto del 1980 firmato da Martin Scorsese: parliamo di Toro scatenato, protagonista un indimenticabile Robert De Niro nel ruolo epico e turbolento del pugile Jake LaMotta. Al film è dedicata anche l'ultima puntata della rubrica "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus".
Le prime visioni iniziano a uscire sulle piattaforme, come Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo, mentre continua l’omaggio di Cine34 a Pupi Avati, questa volta con quello che forse è il suo titolo più amato, La casa dalle finestre che ridono.
Decimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
Ci sarà un po’ di pubblicità, ma i grandi classici la rendono sopportabile: oggi godetevi Liz Taylor e Paul Newman in La gatta sul tetto che scotta. Ma il palinsesto è pieno di belle cose, per chi non avesse ancora visto Il traditore di Bellocchio (su Sky) o volesse recuperare un Almodóvar d’annata.
Zanna bianca è stata una lettura imprescindibile per generazioni di ragazzi. Per chi lo è ancora, e per chi non lo è più, Rai Movie ci propone oggi il film che Lucio Fulci ne trasse nel 1974. Poi Christopher Nolan e il suo The Prestige, fino ad arrivare a tarda notte alla splendida televisione che faceva Roberto Rossellini (questa volta c’è una delle figure più importanti della storia della filosofia: Sant’Agostino).
In prima serata scontro al vertice tra il nostro avanspettacolo (Mario Monicelli-Totò- Anna Magnani) e il musical americano (Howard Hawks-Marilyn Monroe-Jane Russell). E per chi ha voglia di far tardi (ma non poi tardissimo) uno Scorsese in gran forma.
Grande cinema americano in serata, da un classico Stanley Donen (e la coppia Sophia Loren Gregory Peck) a un Woody Allen più recente, e a un film, Juno, che fece discutere alla sua uscita nel 2007. I nottambuli scopriranno invece il Marco Bellocchio psicoanalitico e un raro Vittorio Cottafavi fantascientifico.
“Mano a mano che si fa giorno, attorno al carrozzone la vita prende lo stesso aspetto che ha nelle case di mattoni vicine, quelle che non si muovono mai. E solamente nella piccola arena si fanno i lavori più strani: i salti, gli allenamenti, le prime acrobazie dei bambini, le prove dei movimenti del ballo della Pina, movimenti che si è inventata da sola, in un ingenuo e patetico tentativo di portare nel breve spettacolo della sera una nota moderna e magari un poco peccaminosa".
Nona puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Oggi vogliamo festeggiare l’annuncio del David di Donatello speciale assegnato a Franca Valeri, in vista del suo 100° compleanno il prossimo 31 luglio. Una grande donna, attrice e autrice. E proprio con un film che nasce da un suo soggetto e che la vede protagonista vogliamo unirci alla celebrazione di Franca Valeri: Il segno di Venere.
In vista dell’anniversario dell’omicidio di Aldo Moro, avvenuto il 9 maggio 1978, Andrea Purgatori dedica uno speciale su La7 dedicato al leader della DC, rapito dalle Brigate Rosse. A seguire, Todo Modo, il film che Elio Petri trasse nel 1976 dal romanzo di Leonardo Sciascia, capace di presagire l’imminente clima di violenza.
Per il terzo appuntamento con il nostro viaggio di esplorazione fra gli archivi e le collezioni cinefile d’oltreconfine, partiamo dai Paesi Bassi, visitando le collezioni online dell'EYE Filmmuseum, ci spostiamo poi in Portogallo, accedendo alla sala virtuale della Cinemateca Portuguesa e approdiamo di nuovo oltreoceano, questa volta in Argentina, per sfogliare la piattaforma streaming dell'Instituto National de Cine y Arte Audiovisuel. Per finire, un appuntamento speciale su ARTE.tv.
Settimo appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte.
In occasione dei festeggiamenti per il Primo Maggio con Charlie Chaplin e Altan, in streaming fino a lunedì 4 maggio su MYmovies, dedichiamo questa puntata al capolavoro Tempi moderni (protagonista anche dell'ultimo episodio della rubrica "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus").
Kirk Douglas grande protagonista della giornata di oggi, prima nei panni dell’eroe ribelle Spartacus, poi nel West, tra Uomini e cobra. Questa sera, e per tutti martedì del mese, Cine34 omaggia Pupi Avati: noi abbiamo scelto un titolo che da solo vale il film, La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone.
Nono appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
In occasione del Primo Maggio e dei festeggiamenti per la Festa dei lavoratori con la speciale combo Chaplin / Altan in streaming su MYmovies, dedichiamo questa puntata (recupera gli episodi precedenti) proprio al capolavoro Tempi moderni, uno dei vertici dell’arte di Charlie Chaplin e sintesi perfetta del suo umanesimo. A più di ottant’anni dalla sua uscita, un film insuperabile per felicità delle invenzioni comiche, rigore stilistico e profondità del pensiero sociale. È l’ultima apparizione di Chaplin nelle vesti del Vagabondo: Charlot che avvita bulloni in accelerazione convulsa, Charlot a cavalcioni di giganteschi ingranaggi, alienato, disoccupato, sfruttato, anche innamorato e infine sulla strada verso un futuro incerto, ma non più solitario.
In occasione della Festa del Primo Maggio la Cineteca di Bologna propone una doppia visione in streaming: il grande classico chapliniano dedicato al mondo della fabbrica e il nuovo documentario di Consiglio dedicato al papà di Cipputi, lo straordinario operaio nato dalla matita di Altan.
Dal 1° al 4 maggio i due film saranno in streaming su MYmovies (il biglietto per ciascun film è acquistabile online al prezzo di 3 euro a partire da giovedì 30 aprile; i film sono visibili solo all'interno del territorio nazionale).
“Un'Italia giovanissima di appena quarantanove anni, una Piazza del Duomo strapiena di esseri umani: uomini, donne, bambini, anziani, militari, vetturini. Vedrete bastoni e cappelli, un numero smisurato di cappelli, come se nessun italiano potesse girare per strada senza. Un'Italia ancora ignara della guerra che sta per scoppiare e del fascismo, un'Italia dall'eleganza sublime, dove tutti vogliono essere felici". Gian Luca Farinelli
Ottava puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Oggi riscopriamo Robert Mitchum, ripescando un grande film di Robert Wise, Sangue sulla luna, da un’edizione del Cinema Ritrovato di qualche anno fa. E, anche se abbiamo nostalgia del cinema e della pellicola, suggeriamo The Hateful Eight, capolavoro di Quentin Tarantino, girato in 70mm, con tante buone ragioni per essere rivisto anche in tv.
Antonio Pietrangeli è oggi il protagonista delle nostre scelte con Io la conoscevo bene e Auda e le compagne. Ma seguiamo ancora la traccia delle celebrazioni dei 40 anni dalla scomparsa del maestro del brivido Alfred Hitchcock.
Oggi vogliamo ricordare Carlo Mazzacurati, presidente della Cineteca di Bologna dal 2012 al 2014. In tv c’è il suo ultimo film, La sedia della felicità, e chi avesse voglia potrà rivedere sul nostro canale YouTube l’incontro con Isabella Ragonese per la prima del film al Cinema Lumière.
Totò è il nume tutelare della televisione italiana da decenni. Ce ne accorgiamo soprattutto d’estate. E nei giorni di festa. Così oggi la tv ci regala due film tra i suoi più belli. Non potevamo non segnalarli. Ma a tarda notte non dimentichiamo un film del tutto particolare, come Lorello e Brunello, che la Cineteca ha aiutato nella sua distribuzione in sala.
Un Costa-Gavras d’annata, un Totò (con Vittorio De Sica) che ci riporta al ricordo di una splendida serata di qualche anno fa in Piazza Maggiore con Carlo Croccolo, un Pasolini ai vertici della sua creatività estetica. Ma anche un Garrone meno noto da riscoprire…
Non c'è solo un super classico di Hitchcock (e la splendida coppia Ingrid Bergman - Cary Grant) in questa cinquina di mercoledì 29. La nostra selezione si apre con due proposte del cinema nostrano (l'acido umorismo di Dino Risi riservato al periodo fascista e l'opera unica di un autore, Fausto Tozzi, diventata poi un cult), e continua con due titoli che fanno dello "sguardo giovane" sul mondo la loro cifra: da un lato Spielberg e uno dei migliori film statunitensi di tutti tempi secondo l'American Film Institute, dall'altro l'amore tra teenager... in chiave videoludica!
Per il secondo appuntamento con il nostro viaggio di esplorazione fra gli archivi e le collezioni cinefile d’oltreconfine, ci spostiamo fuori dall'Europa e ci imbarchiamo alla ricerca di qualche consiglio di visione in un tour virtuale che parte dagli Stati Uniti, passa dall'America Latina e termina in Medio Oriente.
Sesto appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. Ritorniamo in questa puntata al cinema classico con un vero e proprio cult movie: La donna che visse due volte (Vertigo) di Alfred Hitchcock (1958), capolavoro tra i capolavori hitchockiani degli anni Cinquanta, di tutti il più esistenziale. Sotto la vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio, dell’umana inadeguatezza, della ragione inservibile, delle passioni inutili, d’una tristezza che Truffaut arrivò a chiamare necrofilia.
Difficile scegliere questa sera! In prima serata un classicissimo Frank Capra (con Gary Cooper) se la gioca con tre - di fatto - “quasi” classici, decisamente più recenti, come Sliding Doors e I segreti di Brokeback Mountain e Into the Wild.
Ottavo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
Nelle settimane scorse abbiamo proposto cinque grandi classici del cinema italiano e internazionale, il documentario realizzato a quattro mani dalla "strana coppia" Agnès Varda / JR e L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, in occasione dei festeggiamenti per il 75° anniversario della Liberazione (potete recuperare qui gli episodi precedenti). Ritorniamo in questa puntata al cinema classico con un vero e proprio cult movie: La donna che visse due volte (Vertigo) di Alfred Hitchcock (1958), capolavoro tra i capolavori hitchockiani degli anni Cinquanta, di tutti il più esistenziale. Sotto la vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio, dell'umana inadeguatezza, della ragione inservibile, delle passioni inutili, d'una tristezza che Truffaut arrivò a chiamare necrofilia.
A grande richiesta, un giorno in più per vedere il film sulla Liberazione di Bologna THE FORGOTTEN FRONT La Resistenza a Bologna il nuovo film di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani Dal 21 al 26 aprile in streaming su MYmovies
“I napoletani hanno costruito la loro città non sull’arena, ma addirittura su una terra traforata di crateri e trasudante fuoco. L’hanno fatto per sfida? Non lo sanno. Non ci pensano, cantano forse per non spaventarsi, per stare anch’essi al gioco della natura, da pari a pari. Napoli, città temeraria! Ci voleva qualcuno che ti proteggesse, ci voleva un patrono speciale!”
Settima puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Grandi classici da tutto il mondo oggi, che troviamo in tv e un po’ andiamo a scovare dalle piattaforme, da vedere o rivedere. E scopriamo così se siamo uomini cha sapevano troppo…
Tra autori consacrati e nomi da scoprire, oggi parliamo spagnolo, partendo dalla madrepatria e raggiungendo l’Oltreoceano attraccando al Fronte del porto. Per finire con la rivisitazione di un oggetto di culto che ci scaglia in un futuro ancora molto lontano.
Resistenza e non solo tra i film che suggeriamo in una giornata che offre una scelta molto ampia per la serata, a cui aggiungiamo un consiglio dalle piattaforme per rileggere assieme a Ettore Scola una bella fetta della storia recente del nostro Paese.
Oggi spaziamo in lungo e in largo, grandi commedie italiane e storie d’Oltreoceano, tra brividi e racconti di vicende politiche. E grandi autori: Pasolini, Monicelli, Hitchcock… E grandi attori: Totò, Sordi, Connery…
Oggi siamo nottambuli e vi mettiamo davanti alla TV più o meno verso mezzanotte, tra incursioni horror e incubi pantagruelici. Ma ci sono sempre le piattaforme e un classicone western comodo comodo a ora di pranzo.
Giorgio Diritti ha raccontato lunedì scorso sui nostri social il suo grande film sulla Resistenza nel nostro Appennino, partendo da uno dei suoi episodi più drammatici, la Strage di Marzabotto. Segnaliamo quindi oggi nella nostra rubrica L’uomo che verrà, assieme al altri titoli del palinsesto televisivo, tra i quali la parodia, più che mai delirante, di Che fine ha fatto Baby Jane interpretata da Totò.
Inauguriamo oggi una nuova rubrica che ci darà l'opportunità di curiosare fra gli archivi e le collezioni cinefile d'oltreconfine. Numerose sono le istituzioni che, in attesa di poter riaprire le proprie sale al pubblico, in queste settimane si sono adoperate per condividere parte del proprio patrimonio online: un'ottima occasione per andare alla scoperta del patrimonio cinematografico internazionale!
Quinto appuntamento “live” della rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. A partire dai titoli della rubrica settimanale di approfondimento “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus“, un nuovo doppio incontro a distanza in diretta social, questa volta dedicato a L'uomo che verrà. Ospite speciale della puntata il regista Giorgio Diritti.
Nella giornata in cui celebriamo il 75° anniversario della Liberazione di Bologna, ricordiamo naturalmente il nuovo film di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani, The Forgotten Front. La Resistenza a Bologna, disponibile proprio da oggi in streaming. Ma è ben ricco anche il palinsesto televisivo, tra classici italiani e americani (Frank Capra, Sam Peckinpah, Francesco Rosi) e incursioni del cinema dei nostri anni Dieci, da Cronenberg a Luchetti.
Settimo appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico, un capolavoro contemporaneo o un grande autore della cinematografia mondiale.
Nelle settimane scorse abbiamo proposto cinque grandi classici del cinema italiano e internazionale e il documentario del 2017 realizzato a quattro mani dalla "strana coppia" Agnès Varda / JR (che potete recuperare qui). In attesa dei festeggiamenti per la Liberazione dal nazifascismo, dedichiamo questa puntata a L'uomo che verrà di Giorgio Diritti (2009), che mette in scena lo storico eccidio di Marzabotto visto attraverso gli occhi di una bambina che attende la nascita del fratellino, mentre le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, a seguito del quale oltre 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono trucidati. Co-prodotto dalla Cineteca di Bologna, il film ha vinto otto David di Donatello e tre Nastri d'Argento.
Ci avviciniamo alla Liberazione con il monumentale affresco di Bernardo Bertolucci (una vera e propria maratona su Sky in prima e seconda serata con i due Atti del film). La Radiotelevisione svizzera propone l’Ettore Scola della Terrazza (e per chi non prendesse il canale, il film è anche su YouTube e Google Play), così come Giovani, carini e disoccupati, cult movie generazionale, in notturna su Premium Cinema. Due segnalazioni dalle piattaforme: Cena con delitto e Il buco.
Cinque anni fa il trionfo agli Oscar di Birdman di Alejandro G. Iñárritu, che apre la nostra prima serata. Dovrete poi scegliere tra le orge musicali (e deliranti) del Fellini di Prova d’orchestra (ultima partitura del grande Nino Rota) e quelle fuor di metafora dei Racconti immorali di Borowczyk. I mattinieri apriranno la giornata di lunedì con Jack Palance e la sua Legione dei dannati, mentre chi non vuole sottostare ad orari troverà sulle piattaforme La vita invisibile di Eurídice Gusmão del brasiliano Karim Aïnouz.
Dalla tentacolare Teheran di Mattone e Specchio del regista iraniano Ebrahim Golestan, agli orizzonti tra Iowa e Wisconsin di un'America "diversamente lynchana" in Una storia vera; dalla Roma del dopoguerra di Il sole negli occhi di Pietrangeli alla Berlino Est della DDR nel film Premio Oscar come miglior film straniero in Le vite degli altri. La selezione di sabato 18 aprile non ha mezze misure. Per i più romantici una nave diretta a Macao, compagni di viaggio Robert Mitchum e Jane Russell in L'avventuriero di Macao di Josef von Sternberg.
La selezione di venerdì 17 aprile si apre con due film dal cast stellare: i giovanissimi Patrick Swayze, Tom Cruise e Matt Dillon, tra gli altri, diretti da Coppola, e una coppia straordinaria come Meryl Streep e Jack Nicholson (in un film di Mike Nichols dove il calibro dei due attori supera forse la qualità della pellicola). Ma a far brillare i palinsesti della giornata ci sono anche Pasolini, con il primo film della Trilogia della vita, il lungometraggio d'esordio di Ermanno Olmi e "un'opera miracolosa per equilibrio dei toni, sensibilità dell'interpretazione, precisione e ritmo della scrittura" proveniente dal Giappone.
Lo scorso 15 aprile - straordinariamente il mercoledì per rispettare la Pasquetta - quarto appuntamento “live” della nuova rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. A partire dai titoli della rubrica settimanale di approfondimento “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus“, un nuovo doppio incontro a distanza in diretta social, questa volta dedicato a Visages Villages.
“Ho conosciuto Osiride durante la lavorazione di uno dei miei film. Era uno degli acrobati − saltatori, schermidori e specialisti delle scene di lotta o di caduta da cavallo − che noi utilizzavamo per le scene più pericolose. Osiride mi colpì subito per la sua generosità nelle prestazioni, per il coraggio con cui si buttava negli esercizi più pericolosi, per la pazienza e la buona volontà che dimostrava nel sottomettersi a tutto pur di contribuire alla riuscita della scena. Divenimmo amici”.
La selezione di oggi si apre con due splendide protagoniste del cinema internazionale: la misteriosa Isabelle Huppert, diretta da Verhoven, e l'enigmatica Charlotte Rampling, in un film di Ozon da rivalutare. C'è spazio poi per un noir a sfondo western firmato da Lanfiled e un "Medioevo da miniatura" targato fratelli Taviani. Chiude la cinquina una proposta per la prima mattina di venerdì, con la vena cinica e disillusa di Dino Risi e un grande Ugo Tognazzi.
Da Shanghai a Chinatown, c'è molto Oriente - e due grandi autori come Ang Lee e Michael Cimino - in questa cinquina di mercoledì 15 aprile. Si passa poi dalla California, con Clint Eastwood, per arrivare in Francia, con la "strana coppia" Varda / JR, e infine tornare in Italia, sull'Altopiano di Asiago durante la Prima guerra mondiale, con Ermanno Olmi.
Tre pellicole italiane (una con un cast eccezionale e due firmate da grandi registi del calibro di Marco Bellocchio e Luciano Emmer), un blockbuster (che è anche un cult) targato Steven Spielberg e un piccolo capolavoro islandese. Queste le proposte di visione in tv e sulle piattaforme online di questo martedì 14 aprile, che potete vedere di seguito nel dettaglio:
Sesto appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico o un grande autore della cinematografia mondiale.
Nelle settimane scorse abbiamo proposto cinque grandi classici del cinema italiano e internazionale (che potete recuperare qui). Ora è la volta di un magnifico documentario del cinema contemporaneo firmato dalla "strana coppia" Agnès Varda / JR: un lavoro a quattro mani (e doppio sguardo) realizzato dalla grande dame della Nouvelle Vague e dal giovane street artist parigino JR, dal titolo Visages Villages (2017).
Primi consigli della settimana con grandi nomi del cinema internazionale (Scorsese e Polanski), una garbata opera corale di fine anni '80 e due pellicole del cinema classico nostrano:
I nostri consigli di oggi vedono un'immancabile proposta pasquale con Jesus Christ Superstar, cult movie derivato da un'opera rock che quest'anno spegne 50 candeline. La lista poi si snocciola con due chicche del cinema italiano, uno straordinario e pluripremiato thriller politico spagnolo e un titolo "stracult" fuori da qualunque schema. Vediamo quindi, in dettaglio, la cinquina di Pasqua:
Prima cinquina di consigli, commenti e approfondimenti del weekend pasquale: le nostre proposte sul palinsesto televisivo di sabato 11 aprile.
Nuova cinquina di visioni imperdibili sulla giornata di venerdì 10 aprile, a partire dal capolavoro di Ermanno Olmi, L'albero degli zoccoli, ambientato in una terra, quella bergamasca, tra le più colpite dall'emergenza sanitaria che stiamo vivendo oggi:
“Nella bella stagione il pesce spada viene a deporre le uova nelle tiepide acque che separano la Sicilia dalla Calabria. Qui l'uomo lo attende per ucciderlo. È una pesca antichissima, le cui origini si perdono nel buio dei tempi. Di esse cantano gli uomini nella lunga attesa”.
Quinta puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Woody Allen, Martin Scorsese, Jacques Tati, King Vidor e Steno (con un sempre grande Totò) sono i protagonisti dei consigli di visione per orientarsi nel panorama televisivo (e non solo) di giovedì 9 aprile:
Cinque dritte di visione (e di letture) capitanate dal "migliore e più importante attore della storia del cinema”, Cary Grant, queste di mercoledì 8 aprile. Ma ce n'è per tutti i gusti (e tutti generi e destinazioni): andiamo dai paesaggi sconfinati dei western alle isole deserte dei dispersi; proponiamo anche villaggi castigliani d'altre epoche e aria di casa nostra (con una delle più riuscite satire sul perbenismo nazionale).
Lunedì 6 aprile terzo appuntamento “live” della nuova rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. A partire dai titoli della rubrica settimanale di approfondimento “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus“, un nuovo doppio incontro a distanza in diretta social, questa volta dedicato al capolavoro neorealista Ladri di biciclette.
Quinto appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne – Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico della cinematografia mondiale.
Dopo le prime quattro puntate dedicate a Lo sceicco bianco, Il dottor Stranamore, Gli uccelli e Per un pugno di dollari, è giunto il momento di celebrare un grande classico del cinema di tutti i tempi, premio Oscar nel 1950 come Miglior film straniero: stiamo parlando di Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (scarica il manifesto illustrato da Iker Ayestaran in occasione dell'uscita nelle sale italiane del restauro del film nel 2019).
"La domenica senza la pasta col sugo è una domenica che non vale niente. I maccheroni, col ragù denso e profumato, vengono covati per una settimana intera. Sono il colore della festa per chi vede tutti i giorni il pane, le fave e una goccia d’olio”.
Quarta puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Western (classico e contemporaneo/"al femminile"), musical, thriller, commedia. Un inizio di settimana cross-genre per la nostra rubrica dedicata ai consigli di visione in TV (e sulle piattaforme online). Cinque titoli (con commenti e link di approfondimenti) per orientarsi nella programmazione di lunedì 6 aprile:
Domenica 5 aprile, la nostra rubrica di consigli (e commenti) sui palinsesti televisivi e sui programmi delle piattaforme online propone due gangster movies dal cast stellare (fil rouge: Robert De Niro), uno epico e adrenalinico firmato da Brian De Palma, l'altro dolente e crepuscolare diretto da Scorsese. Tra le movie star delle nostre proposte spicca poi Colin Firth, vincitore di un Oscar per la sua prova d'attore. Ci sono infine due commedie nostrane (o quasi), protagonista un irresistibile Totò.
Una cinquina con quattro titoli americani imperdibili e un film italiano firmato da Carlo Mazzacurati quella che apre il weekend.
Vediamo quindi le nostre proposte per sabato 4 aprile:
Lunedì 30 marzo si è tenuto il secondo appuntamento "live" della nuova rubrica "Cineclub a distanza", rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. A partire dai titoli della rubrica settimanale di approfondimento "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus", un nuovo doppio incontro a distanza in diretta social, questa volta dedicato all'universo Sergio Leone e Per un pugno di dollari.
Una cinquina di consigli di visioni televisive, commenti e approfondimenti all'insegna dell'amore - tra storie romantiche, tragiche, melodrammatiche, travagliate e sgangherate - quella di mercoledì 1° aprile (e prima mattina di giovedì):
Sul fronte nostrano: un cult di satira politica firmato da Sergio Corbucci (al motto “Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio”) e interpretato, tra gli altri, da un superlativo Totò, un "colpo grosso" all'italiana diretto da Risi e un musicarello ante litteram. In prima linea sul versante internazionale, un tesoro wilderiano da riscoprire e una trasposizione cinematografica di un bestseller letterario che ci parla, con grande attualità, della vita di condominio. Questa la cinquina che vi proponiamo su martedì 31 marzo (e la mattina di mercoledì):
Un inizio settimana di consigli all'insegna del cinema italiano - tra classici pasoliniani, spaghetti western e due pellicole interpretate dall'Albertone nazionale - con l'aggiunta di uno sci-fi dal gusto Alieno e di uno speciale evento teatrale:
Quarto appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne – Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico della cinematografia mondiale.
Dopo le prime tre puntate dedicate a Lo sceicco bianco, Il dottor Stranamore e Gli uccelli, è il momento di un autore che ha rivoluzionato il genere western (se non il cinema tout court): stiamo parlando di Sergio Leone e del suo Per un pugno di dollari.
Quattro proposte dai palinsesti televisivi domenicali e un consiglio sulla prima mattina di lunedì:
La cinquina di consigli di visione, arricchita dai nostri commenti e spunti di approfondimento, sui palinsesti di sabato 28 marzo:
Aspettando la programmazione del weekend, una selezione spiccatamente cross-genre questa di venerdì 27 dai palinsesti TV e dai cataloghi dei distributori online, tra classici immortali, cult horror, lungometraggi di matrice documentaristica e cinema orientale.
"Non fu certo il caso a stendere per le vie di Bologna trentacinque chilometri di portici, la più lunga galleria di pietre oggi esistente nel mondo. [...] Il portico è un interno all'aperto, dove i sogni, gli ozi, i pensieri si espandono nel caldo riposo delle macchie di sole, dove la sosta è facile".
Terza puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
I must-see dai palinsesti televisivi (e non solo) di mercoledì 25 marzo, tra musicarelli, classici melò, documentari, cinema italiano d'antan e contemporaneo:
Un nuovo appuntamento "live", rivolto specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. A partire dai titoli della rubrica settimanale di approfondimento "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus", vi proponiamo il progetto "Cineclub a distanza".
Nuova settimana di consigli di visione dai palinsesti televisivi (e dal catalogo dei distributori online) a cura della Cineteca di Bologna. Partiamo con le proposte di lunedì 23 marzo:
Terzo appuntamento della rubrica "Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus", curata da Schermi e Lavagne – Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico della cinematografia mondiale.
Dopo le prime due puntate dedicate a Lo sceicco bianco e Il dottor Stranamore, ecco il turno di un cult movie firmato da Alfred Hitchcock: Gli uccelli.
Continuano anche nel weekend le nostre segnalazioni sui palinsesti televisivi, con suggerimenti di visione, commenti e link ad approfondimenti disponibili online.
Iniziamo con sabato 21 marzo:
Torna questo giovedì - giorno della settimana in cui, tradizionalmente, i film di prima visione arrivano nelle sale - la rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, con una selezione di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi. Dopo l'esordio della scorsa settimana, in questa puntata proponiamo un nuovo doppio programma di film restaurati: Bologna monumentale (Prod. Latium Film, 1912) e L'industria dell'argilla in Sicilia (Tiziano Film, inizio anni '10).
Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Agnès Varda, Jane Campion, Bernardo Bertolucci, Nicolas Winding Refn, Richard Lester, Peter von Bagh, Alice Rohrwacher, Thierry Frémaux, ... solo per citare alcuni dei protagonisti delle Lezioni di Cinema del festival Il Cinema Ritrovato, registrate durante le scorse edizioni del festival "paradiso dei cinefili".
Ecco i nostri 5 consigli sui palinsesti televisivi di venerdì 20 marzo, questa volta con alcuni veri propri cult del cinema italiano e internazionale:
Terzo appuntamento con la rubrica di consigli di visioni curata dalla Cineteca di Bologna. Cinque film da non perdere dai palinsesti televisivi di giovedì 19 marzo:
Seconda puntata con i consigli di visione per orientarsi nel palinsesto televisivo e mantenere viva la passione per il grande cinema che ci accomuna.
Dobbiamo stare in casa e quindi ecco una nuova rubrica quotidiana a cura della Cineteca di Bologna per orientarsi nel palinsesto televisivo, e mantenere vivo il gusto di vedere bei film: 5 titoli da godere tra quelli in programma oggi, ognuno corredato da un breve commento e spunti di approfondimento.
Seconda puntata della rubrica curata da Schermi e Lavagne - Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico della cinematografia mondiale.
Il giovedì è il giorno della settimana in cui, tradizionalmente, i film di prima visione arrivano nelle sale. Non potendo proporre la nostra programmazione e i capolavori del Cinema Ritrovato al cinema nel loro luogo di elezione, la sala cinematografica, da oggi con cadenza settimanale presentiamo la nuova rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", con una selezione di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi.
In questi giorni di chiusura obbligata delle sale cinematografiche e di sospensione generale di tante attività, ci piacerebbe cogliere l'occasione per condividere in nuove forme la nostra passione per il grande schermo. Ci rivolgiamo prima di tutto alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola e a seguire le lezioni.
Ci avete scritto in molti, sui social e via mail, per chiederci consigli di visione e di letture. In attesa di rivivere insieme l'esperienza magica e insostituibile delle sala, vogliamo approfittare delle possibilità che ci dà l'online per continuare a coltivare insieme l'amore per il cinema.
La Cineteca di Bologna sbarca al Lido per la 76ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in programma dal 28 agosto al 7 settembre, con i restauri di Lo sceicco bianco di Federico Fellini e Strategia del ragno di Bernardo Bertolucci, nella sezione Venezia Classici.
"Sapete qual è il segreto? Rubare dai migliori. Se vi piace qualcosa è vostro, prendetelo. Rubate dai migliori. Loro vogliono che lo facciate, io voglio che lo facciate!" Francis Ford Coppola
A 40 anni dal suo esordio e dalla vittoria al Festival di Cannes dove era stato presentato come work in progress, il capolavoro coppoliano Apocalypse Now ritorna nel 2019 sul grande schermo in una nuova versione. Apocalypse Now - Final Cut è il frutto di un lungo lavoro di restauro, durante il quale il regista, grazie al team di American Zoetrope, ha rimesso mano sia al montaggio che alla qualità dell’immagine e del suono, regalando una esperienza inedita del grande classico.
Prima della proiezione del restaurato Essere donne abbiamo avuto l’opportunità di intervistare, la prima documentarista donna italiana, Cecilia Mangini. Il suo documentario, opera ostacolata dal clima politico dell’epoca, è tuttora una delle opere più importanti realizzate sulle condizioni di vita delle figure femminili negli anni Sessanta e alcuni aspetti sono più attuali di quanto si possa immaginare.
"Anna Magnani, lei ha la reputazione di essere determinata, risoluta, ma anche di essere un'autentica anti-conformista: la chiamano 'l'Uragano Magnani'. Direbbe che la gente ha paura di lei?" Il volto deformato di Anna Magnani, così come si riflette in un piccolo specchio adibito al trucco, sembra osservare la giornalista con un misto di stanchezza e cinismo. Uno scatto e poi la sentenza: "A volte si morde per la paura di essere attaccati". Forse non esiste frase più appropriata a descrivere la tristezza e la furia per le quali l’attrice è diventata famosa in tutto il mondo. La romanità impetuosa e la femminilità al contempo fragile e perentoria di Anna Magnani, nella vita come sul set, restano uniche, indimenticabili, scolpite per sempre nel nostro immaginario.
Ad un giorno dalla fine della XXXIII edizione del festival del Cinema Ritrovato, Grover Crisp presenta il restauro, realizzato da Sony Pictures Entertainment, di Husbands (Mariti, 1970) di John Cassavetes. All’interno della sezione Ritrovati e Restaurati, il film torna in sala con grande vitalità. Un film duro, definito dallo stesso regista come una commedia anche se, lui stesso ammette, le parole che lo descrivono meglio sono angoscia ed esasperazione.
Accoglienza straordinaria a Bologna per Jane Campion, presente alla XXXIII edizione del Cinema Ritrovato per presentare la versione restaurata del suo film Lezioni di piano, Palma d’Oro a Cannes nel 1993.
La parola “film” nasconde una duplice accezione: indica un racconto narrato attraverso immagini ma anche un oggetto materiale, concreto, senza il quale tale storia non potrebbe essere illustrata.
I due grandi autori del cinema muto, Buster Keaton e Charlie Chaplin tornano al Cinema Ritrovato. Confronto e analisi di due autori intramontabili nella memoria del pubblico.
“Toni di Jean Renoir è il più bel film presente nel programma di quest’anno” aveva dichiarato Gian Luca Farinelli alla presentazione di questa XXXIII edizione del festival. È stata infatti organizzata la lezione di cinema “Toni, un film mutante" tenuta dallo scrittore Alain Bergala.
“La bellezza, l’originalità e lo stupore sono sempre qualcosa di penetrante. Sono sicuro – anzi, lo so! – che Francis Ford Coppola, un uomo così lontano, così diverso, sicuramente mi ha influenzato”: a rifletterci con maggiore freddezza, le parole di Marco Bellocchio non suonano affatto scontate nella sala gremita del teatro Manzoni di Bologna. La presenza di Francis Ford Coppola, ospite d’onore della trentatreesima edizione del Cinema Ritrovato, conduce inevitabilmente a un brusco cambio d’atmosfera all’interno della città tutta e se il festival conserva i tratti di un evento che ha sempre (consapevolmente) accantonato la dimensione glamour in favore dell’incontro, per Francis Ford Coppola non sembra voler fare eccezione.
Elaborare una narrazione personale significa essere presente, avere una coscienza, fare esercizio della propria individualità. In questo processo, gli spettatori non sono necessariamente il termine ultimo della comunicazione, ma si trasformano nello strumento attraverso cui il regista consacra la propria umanità. E così, ritagliare il proprio punto di vista, la propria prospettiva sulla bestialità umana, può essere visto come gesto formale per rendere la propria percezione un oggetto concreto, condivisibile.
“Dal cinema astratto alla videoarte” è un omaggio al linguaggio cinematografico delle avanguardie e alla sua influenza sul cinema sperimentale contemporaneo. Il lavoro di autori che hanno tentato di tradurre in ritmo un universo visivo fatto di linee, forme e colori, diventa punto di partenza per una riflessione più ampia che coinvolge anche l’esplorazione del rapporto tra musica e immagini.
Il 20 gennaio 2020 ricorrerà il centenario della nascita di Federico Fellini e Il Cinema Ritrovato, anticipando i tempi, all’interno della sua XXXIII edizione ha voluto dedicargli un intero percorso di film e incontri, intitolato “100 di questi Fellini”. Il percorso si incrocia con il “Progetto Gideon Bachmann”, inaugurato quest’anno grazie alla collaborazione con Cinemazero, il quale avrà il compito di portare alla luce le interviste, le foto e i documentari del giornalista di cinema. Grazie a Bachmann, infatti, si ha moltissimo materiale relativo a Fellini e al suo modo di operare sul set.
“Agnès era un fuoco ed era la più giovane di tutti (…) l’ultima volta che è stata nostra ospite, al termine del festival ci ha portato tutti fuori a bere” così Gian Luca Farinelli ricorda, senza nascondere qualche nota malinconica, Agnès Varda in occasione di una delle prime proiezioni italiane del suo ultimo film: Varda par Agnès (2019). Al cinema Jolly ad introdurre il film anche la figlia Rosalie Varda.
Al DAMSLab la giuria capeggiata da Paolo Mereghetti ha assegnato i premi per i migliori DVD pubblicati quest'anno. Fra grandi riscoperte e preziose raccolte di intere filmografie dei grandi nomi del cinema, la cerimonia ha premiato otto DVD delle seguenti categorie: Best Special Features, Best Box Set, Best Rediscovery of a Forgotten Film, Best Single Film Releas, The Peter von Bagh Award.
Entra accompagnata da applausi scroscianti Cecilia Mangini, in un Dams Lab pieno e visibilmente emozionato. Gian Luca Farinelli introduce la proiezione di Essere donne definendolo "un piccolo capolavoro" e sottolineando la necessità della sua condivisione con il pubblico del Cinema Ritrovato.
22 giugno 2019. In una rovente Bologna si apre la XXXIII edizione del Cinema Ritrovato, con migliaia di cinefili pronti ad assaltare le sale del centro città. Camminano a passo spedito cercando riparo dall’arsura sotto i portici e brandendo ai fianchi una shopper di tela nera. Su quelle borse - che macinano instancabilmente decine e decine di chilometri tutti i giorni - c’è lei, Musidora. Pelle candida, grandi occhi bistrati di nero, ciglia chilometriche, labbra rosse, caschetto (o “bob” per i più aggiornati) corvino. L’enigma di un volto del passato a cui basta uno schiocco di dita per tornare a deliziare il grande pubblico.
Dr. No seduce il grande schermo oggi come nel 1962: Sean Connery nei panni di James Bond diventa icona, sovrastando le altre 23 produzioni e innalzandosi a preferito tra gli interpreti dell'agente segreto britannico più famoso del mondo.
Bernardo Bertolucci non c’è più. Ha lasciato un senso di vuoto in tutto il mondo come mostrano i filmati degli amici che non potevano essere al Teatro Argentina di Roma - serata realizzata per celebrare la sua memoria - riproposti mercoledì pomeriggio al Cinema Ritrovato durante l’incontro “Parlando di Bernardo”.
Il 27 giugno il DAMSLab, “casa” della sezione “Documenti e Documentari” curata da Gian Luca Farinelli, ha ospitato la proiezione di Conversation avec Romy Schneider (2017) di Patrick Jeudy, presente in sala per un confronto introduttivo con il direttore del festival.
Marco Giusti ricostruisce la vita di Ferdinand Guillaume, primo grande comico del cinema muto italiano, attraverso uno straordinario romanzo familiare e con materiali inediti che fanno luce su un capitolo ancora sconosciuto del cinema e dello spettacolo internazionale.
Mercoledì 26 Jay Weissberg, direttore de Le Giornate del Cinema Muto, ha presentato la pellicola Anders als die Andern (1919) di Richard Oswald, della sezione ‘Cento anni fa: 1919’.
“Il cinema di Eduardo della prima metà degli anni Cinquanta è interessantissimo perché si trova in un momento di passaggio stranissimo del nostro cinema: il neorealismo è finito, il cinema si sta ri-definendo ed è in un rapporto molto conflittuale con la politica”: è questo l’incipit che offre Emiliano Morreale in occasione della lezione su Eduardo De Filippo durante il quinto giorno del Cinema Ritrovato.
Alvaro Vitali e Blasco Giurato presentano al pubblico del Cinema Ritrovato una nuovissima versione di I clowns (Federico Fellini, 1970) sogno-documentario di Fellini restaurato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Compagnia Leone Cinematografica e arricchito di alcune irresistibili scene inedite.
Cinema che scava tra le rovine del recente passato, rivelando l’urgenza di rielaborarne i dolorosi recessi, il desiderio di rinascere dalle ceneri come una fenice. “È il cinema di una nazione che cerca se stessa”, ha dichiarato il curatore Olaf Möller sabato scorso, presentando la sezione “Siamo gli indigeni della Trizonia”, dedicata alla produzione filmica della Germania Ovest tra il 1945 e il 1949.
UPDATE: si segnala la doppia proiezione speciale di APOCALYPSE NOW - FINAL CUT : Cinema Jolly e Cinema Medica, in contemporanea a Piazza Maggiore, ore 21.45.
Una rubrica in compagnia del critico cinematografico Paolo Mereghetti che ogni giorno ci presenterà i suoi personali highlights, programma del festival alla mano. C’è da fidarsi! Guarda il video:
Potere sul cinema. Ripercorriamo a volo d'uccello alcuni dei documentari in programma che, in modi diversi, trattano le varie forme dell'incontro tra il mezzo espressivo cinematografico e il potere.
Conversazione con Rodrigo Mercês (FIAF Technical Commission) sui temi della preservazione, del restauro e della conservazione dei film, e sulla sua attività presso la Cinemateca Brasileira.
Dal 26 giugno in Sala Mastroianni le proiezioni della sezione “Georges Franju: documentario oltre il reale”. Introduce il primo appuntamento il critico e storico francese Bernard Eisenschitz.
Il 25 giugno sono partiti i cineconcerti in piazza Maggiore con The Cameraman (1928) di Buster Keaton e Edward Sedgwick: l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna da il suo massimo e il pubblico, estasiato e coinvolto, accompagna la conclusione del film con una fragorosa standing ovation.
Thierry Frémaux, lo storico direttore del festival di Cannes, è ospite del festival Il Cinema Ritrovato. Tra gli appuntamenti che lo vedono protagonista la Lezione di cinema: "La risposta del cinema". Frémaux ha affrontato temi centrali della controversia Cannes vs Netflix, ribadendo ancora una volta il suo attaccamento alla sala, come luogo del cinema. Con atteggiamento decisamente ottimista, il direttore di Cannes si è detto speranzoso per le sorti del cinema.
Nella giornata di lunedì 24 giugno la lezione di cinema sul grande regista egiziano Youssef Chahine ha animato gli spazi del DAMSLab in Piazzetta Pier Paolo Pasolini. Alle ore 17 il pubblico ha preso posto in sala per poter approfondire grazie a un team di esperti la produzione del cineasta arabo, autore di titoli memorabili come Bab al-hadid (Central Station, 1958) e Iskanderija...Lih? (Alexandria...Why?, 1978), entrambi in programma al Cinema Ritrovato.
Prima dell’avvento dell’audiovisivo e del digitale, prima del ripetersi quasi ossessivo dell’informazione, era il manifesto cinematografico ad attirare l’attenzione del pubblico. Sono moltissimi i cartelloni realizzati da pittori italiani che sono stati utilizzati a livello internazionale contribuendo così alla nascita di una scuola artistica italiana. Tra questi Silvano “Nano” Campeggi è il più riconosciuto nel cinema hollywoodiano e a lui e alle sue opere, tra manifesti e bozzetti, è dedicata la mostra Silvano Nano Campeggi. Pittore di Cinema / Film painter.
Anche quest’anno la Biblioteca Renzo Renzi ospita la XVII edizione della Book Fair del Cinema Ritrovato, la Mosta Mercato dell’Editoria Cinematografica dal 21 al 30 giugno 2019.
Come ogni Cinema Ritrovato, il magazine della passione per il cinema seguirà capillarmente il programma del festival “paradiso dei cinefili”.
Le visite guidate alle collezioni della Cineteca e al laboratorio L’Immagine Ritrovata portano alla scoperta di un patrimonio unico nel suo genere, punto di riferimento nazionale e internazionale per professionisti, studiosi e appassionati di cinema.
Secondo appuntamento della rassegna "Sotto i cieli di Seul” dedicata all'epoca d’oro del cinema sudcoreano. Il Cinema Ritrovato ospita Kim Soo-yong che precede il film con una presentazione sul suo cinema in rapporto con tempo e spazio.
Si è tenuta lunedì, terzo giorno del festival, in sala Mastroianni la proiezione, accompagnata al pianoforte da Daniele Furlati, di La maschera e il volto (1919) di Augusto Genina.
"Antiborghese, antifascista, apolide. Luis Buñuel è stata una delle grandi personalità cinematografiche e uno degli artisti più controcorrente del Novecento". Ha esordito così la co-direttrice del festival Cecilia Cenciarelli presentando in Piazza Maggiore durante la sera del 24 giugno Los Olvidados (1950) di Luis Buñuel, al fianco del co-direttore Ehsan Khoshbakht.
In occasione della presentazione di Ciao, Federico! di Gideon Bachmann, preceduta dal cortometraggio Fellini, Mastroianni, Masina - Interviste sul set di Ginger e Fred dello stesso autore, abbiamo intervistato Riccardo Costantini di Cinemazero.
Come ogni Cinema Ritrovato, il magazine della passione per il cinema seguirà capillarmente il programma del festival “paradiso dei cinefili”.
Come ogni Cinema Ritrovato, il magazine della passione per il cinema seguirà capillarmente il programma del festival “paradiso dei cinefili”.
Lunedì 24 giugno il Cinema Ritrovato ha presentato al Cinema Arlecchino uno dei migliori technicolor della storia del cinema: Under Capricorn (1949) di Alfred Hitchcock, alla presenza di John Bailey, Presidente dell’Academy Film Archive, che offre agli spettatori un quadro dettagliato della pellicola.
Presentato questa domenica My Name Is Elia Kazan (2018), docu-intervista di un'ora realizzata dalla giornalista Annette Michelson, sotto la guida di André Labarthe. Unico episodio di una ricca serie sui grandi del cinema in programma al Festival del Cinema Ritrovato, ha intrattenuto e affascinato un pubblico di affezionati al regista statunitense, ma anche chi lo conosceva meno.
La rassegna Sotto i cieli di Seul: L’epoca d’oro del Cinema Sudcoreano si apre con Hanyeo (La cameriera, 1960) di Kim Ki-young, presentato dai due curatori della sezione: Cho Hyun Jin del London Korean Film Festival e Jung Minhwa del Korean Film Archive.
La retrospettiva del Cinema Ritrovato sul grande regista egiziano Youssef Chahine ha inizio al Jolly con la proiezione di Bab al-hadid (1958). Presenta il film il giornalista Tewfik Hakem.
Sabato pomeriggio, prima della proiezione di Miracolo a Milano in Piazza Maggiore, Emi De Sica ci ha concesso un'intervista. Da non perdere!
Primo giorno della XXXIII edizione de Il Cinema Ritrovato. Il documentario O pão (Portogallo, 1959- 1963) inaugura le proiezioni nell’ampia sala del cinema Arlecchino che ospiterà i film della sezione Ritrovati e Restaurati.
Czechmate: in Search of Jiří Menzel, il regista Shivendra Singh Dungarpur spiega le motivazioni che lo hanno portato ad esplorare la storia della nuova onda del cinema cecoslovacco e l'affascinante figura Jiří Menzel, regista portavoce della sua generazione.
La XXXIII edizione del Cinema Ritrovato apre i battenti al Cinema Modernissimo con il cortometraggio Notre-Dame, Cathédrale de Paris (1957) di Georges Franju. Introducono la proiezione i quattro direttori del Festival.
Come ogni Cinema Ritrovato, il magazine della passione per il cinema seguirà capilarmente il programma del festival "paradiso dei cinefili". Quest'anno il team di giovani critici capitanati da Roy Mearini ha iniziato in anticipo la copertura con una serie di articoli dedicati alla sezione "Documenti e Documentari":
23 giugno 1919-2019. A 100 anni esatti torna al Cinema Modernissimo di Bologna la serie I topi grigi di e con Emilio Ghione (riproposta dal 22 giugno al Cantiere Modernissimo nella sezione Mutiflix del programma del Cinema Ritrovato).
"This programme, composed of four short Georgian documentaries, was cherry-picked by me from a larger number of newly restored films made available to Il Cinema Ritrovato by Central Archive of Audio-Visual Documents of the National Archives of Georgia.
"Fellow cinephiles, This is an illustrated list (mostly with posters, when available) of the 100 films you must watch in Bologna during Il Cinema Ritrovato XXXIII.