Come ogni anno, Il Cinema Ritrovato non è solo film: sono due le mostre che è possibile visitare nei giorni di svolgimento del festival, entrambe a ingresso libero. In Salaborsa e al Grand Hotel Majestic sono esposti alcuni pezzi della collezione di Maurizio Baroni, che, sostenuto da una passione inesauribile, ha raccolto nel corso della sua vita oltre 32.000 tra manifesti, locandine e fotobuste di oltre 27.000 titoli che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo. In biblioteca Renzo Renzi è allestita una mostra dedicata al costumista Gino Carlo Sensani.
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Con l'avvicinarsi della 35esima edizione de Il Cinema Ritrovato (Bologna, 20-27 luglio), i volti dei protagonisti del festival tornano a popolare le vie della città in collaborazione CHEAP Festival! Una gustosa anticipazione in attesa di scoprire il programma completo del festival, che sarà disponibile da domani, mercoledì 30 giugno, qui sul sito ufficiale.
Foto di Margherita Caprilli
Alle ultime battute del festival Il Cinema Ritrovato, un'ottima notizia per tutti i cinefili: C’era una volta Sergio Leone, la grande mostra all’Ara Pacis di Roma che celebra uno dei miti assoluti del cinema italiano, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, è stata prorogata fino al 20 settembre.
Da non perdere!
Prima dell’avvento dell’audiovisivo e del digitale, prima del ripetersi quasi ossessivo dell’informazione, era il manifesto cinematografico ad attirare l’attenzione del pubblico. Sono moltissimi i cartelloni realizzati da pittori italiani che sono stati utilizzati a livello internazionale contribuendo così alla nascita di una scuola artistica italiana. Tra questi Silvano “Nano” Campeggi è il più riconosciuto nel cinema hollywoodiano e a lui e alle sue opere, tra manifesti e bozzetti, è dedicata la mostra Silvano Nano Campeggi. Pittore di Cinema / Film painter.
A Jean Gabin il programma del Cinema Ritrovato dedica un'intera sezione. In occasione dell'arrivo del festival "paradiso dei cinefili" della Cineteca di Bologna, anche una mostra fotografica per celebrare il mito di Gabin, in collaborazione con Alliance Françiase di Bologna.
In occasione del festival Il Cinema Ritrovato è stata inaugurata la mostra Dream Makers. Come i produttori hanno fatto grande il cinema italiano (fino al 15 settembre in Salaborsa, guarda il time-lapse). La mostra - a cura di Università di Warwick, Arts and Humanities Research Council e Cineteca di Bologna - nasce nell'ambito del Progetto Cristaldi, che costituisce la prima esperienza in Italia di inventariazione e apertura alla pubblica consultazione dei documenti di una casa di produzione cinematografica.
Si è aperta martedì 26 giugno in Sala Borsa la mostra ad ingresso libero “Dream Makers, come i produttori hanno fatto grande il cinema italiano”, coronamento e punta d’iceberg di un progetto molto più ampio, denominato “Producers and production practices in the History of Italian Cinema”. Tale progetto, realizzato da un nutrito team di professionisti del settore guidato da Stephen Gundle e comprendente Michela Zegna, Barbara Corsi, Marina Nicoli, Karl Shoonover, Stefano Baschiera e Sara Verrini punta ad accendere un faro sulla figura del produttore, la quale troppo a lungo è rimasta relegata ai margini dei dibattiti sul cinema, specialmente se si parla del cinema italiano.
Dal 22 giugno al 15 settembre Salaborsa - Piazza coperta Piazza Nettuno, 3 - Bologna (chiusura dal 30 luglio al 15 agosto) Apertura: lunedì 14.30 - 20.00 da martedì a venerdì 10.00-20.00 sabato 10.00-19.00 Ingresso libero
La mostra Bologna fotografata non racconta solo l’evoluzione urbanistica di una città e il susseguirsi delle vicende storiche in circa tre secoli, ma è l’occhio del fotografo il vero protagonista, fondamentale figura nota o anonima come nella locandina dell’esposizione, che dalla sua posizione privilegiata di osservatore, ritto sul basamento della fontana del Nettuno, si fa interprete dei cambiamenti del tessuto sociale e dell’assetto stradale.
La mostra Bologna fotografata, la storia di Bologna e dei bolognesi in mostra al Sottopasso di Piazza Re Enzo dal 9 giugno, una grande mostra fotografica promossa dalla Cineteca di Bologna: dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri: gli sguardi dei fotografi sulla città.
Il protagonista della Lezione di cinema di questa mattina è stato Renato Casaro, 'L'ultimo pittore del cinema'. Ad accompagnarlo sul palco vi erano il collezionista Maurizio Baroni, il critico cinematografico esperto di cartellonistica Andrea Maioli e Rosaria Gioia, responsabile dell'Archivio fotografico e dell'Archivio della Grafica della Cineteca di Bologna; mentre ad accompagnare i suoi racconti sono stati i nomi dei grandi registi ed attori con cui ha collaborato durante la sua lunga carriera.
"Lo sguardo glaciale di Clint Eastwood in Per un pugno di dollari, le eleganti figure nere e d’oroin C’era una volta in America, i burloni di Amici miei, la traccia di sangue sul muro e una donna dischiena di Nikita, gli occhi spalancati in un teatro in Opera, il tramonto infuocato di Rambo... È solouna piccola parte del mondo creato da Renato Casaro, «l’ultimo dinosauro del manifesto cinematografico artistico», come si autodefinisce.Maestro del pennello prima e dell’aerografo poi, che ha illustrato grandi film, lavorando coi migliori produttori e i registi super-cult, Casaro, classe 1935, sarà in città domani in piazzetta Pasolini alle 12 in occasione del Cinema Ritrovato, per raccontare la sua avventura".
Abbiamo creato un percorso trasversale per chi ha un particolare interesse per il cinema e la cultura africana.
In occasione del festival, i protagonisti del Cinema Ritrovato invadono la città!In collaborazione con l'Associazione Cheap, abbiamo allestito le antiche bacheche di via Indipendenza e via San Giuseppe con i volti di Ingrid Bergman, Kim Novak, Rod Stewart, Buster Keaton, Alain Delon, Stanlio e Ollio, ...
Nel programma del Cinema Ritrovato di quest'anno un focus e una mostra dedicati ad Albert Samama Chikly (1872-1934), pioniere del cinema tunisino, geniale fotografo, tecnofilo, marinaio, principe, nomade, primo cineasta e produttore africano, Samama Chikly gira film a partire dai primi anni del Novecendo e fino agli anni Venti. Leggi l'approfondimento di Radio Città del Capo.