Il Cinema Ritrovato: le mostre
Come ogni anno, Il Cinema Ritrovato non è solo film: sono due le mostre che è possibile visitare nei giorni di svolgimento del festival, entrambe a ingresso libero. In Salaborsa e al Grand Hotel Majestic sono esposti alcuni pezzi della collezione di Maurizio Baroni, che, sostenuto da una passione inesauribile, ha raccolto nel corso della sua vita oltre 32.000 tra manifesti, locandine e fotobuste di oltre 27.000 titoli che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo. In biblioteca Renzo Renzi è allestita una mostra dedicata al costumista Gino Carlo Sensani.
MAURIZIO BARONI. L’uomo che inventò i pittori di cinema
Biblioteca Salaborsa – Piazza Coperta
Piazza del Nettuno 3
17 giugno – 5 settembre 2021
Ingresso libero
Orari di apertura
Lunedì, 14.30-20.00
Martedì-venerdì, 10.00-20.00
Sabato, 14.00-19.00
Baroni, classe 1951, di Castelfranco Emilia, è stato uno dei maggiori collezionisti e studiosi del manifesto cinematografico italiano.
Aveva appena 9 anni quando andò a vedere, Clementine Chérie, un film con Rita Pavone per la quale nutriva una sfrenata passione. Gli piacque talmente tanto che non riuscì a resistere: all’uscita dal cinema tagliò la faccia della Pavone dalla locandina e se la portò via. Arrivato a casa si rese conto che isolata dal contesto del manifesto non gli piaceva poi così tanto e tornò al cinema per staccare l’intero manifesto. Poi quello di Tutti per uno, con i Beatles.
E così è cominciato tutto.
All’inizio i suoi genitori non erano molto contenti del fatto che andasse in giro a staccare le pubblicità dei film dai muri o dalle bacheche dei cinema e una sera, dopo una brutta lite, il padre finì per bruciare tutto quello che aveva raccolto. Da quel momento il suo obiettivo fu recuperare tutto ciò che gli era stato brutalmente portato via. Negli anni la sua famiglia si rassegnò. Ogni anno per premiare la promozione suo padre lo portava ad acquistare i manifesti alla SAC di Bologna.
Maurizio Baroni ha raccolto, sostenuto da una passione inesauribile, oltre 32.000 tra manifesti, locandine e fotobuste di oltre 27.000 titoli che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo, databili a partire dal 1945. Oltre a una collezione dedicata alla musica da cinema, che conta oltre 91.000 brani di colonne sonore di film edite e inedite.
É grazie ad una sua intuizione che possiamo parlare dei maestri di quel periodo glorioso per il cinema italiano, come dei ‘pittori del cinema’. A Baroni infatti si deve, oltre che un lavoro scientifico, pionieristico a livello italiano, di inventariazione e creazione di una banca dati per immagini senza precedenti sul manifesto cinematografico, la costanza e l’intuizione di aver ritrovato e portato alla luce gli autori dei manifesti, che “con la loro inventiva, hanno sollecitato la fantasia degli amanti del cinema e dell’arte”. La sua collezione (oggi in gran parte conservata dalla Fondazione Cineteca di Bologna) è rappresentativa dei diversi generi cinematografici, dell’opera dei più grandi registi e racconta l’evolversi dei differenti stili dei “pittori del cinema”.
Grand Hotel Majestic
via dell’Indipendenza 8
17 giugno – 5 settembre 2021
Ingresso libero
Orari di apertura
Lunedì-Domenica 11.00 – 18.00
In esposizione al piano inferiore del Grand Hotel Majestic dal 17 giugno al 5 settembre 2021 (Lun-Dom 11.00 – 18.00) i bozzetti preparatori originali di importanti manifesti tra i quali Anna dei miracoli diretto da Arthur Penn nel 1962, Il Fornaretto di Venezia di Duccio Tessari del 1963 e Baci rubati diretto da François Truffaut nel 1968.
Un ringraziamento speciale a Patrizia e Valentina Baroni.
Scopri la gallery con le foto di Lorenzo Burlando
***
GINO CARLO SENSANI e i costumi per il cinema
Biblioteca Renzo Renzi – Spazio Biglietteria Lumière
Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 3/b
19 luglio – 5 settembre 2021
Ingresso libero
Orari di apertura
19 – 27 luglio e 1 – 30 settembre 9.00-18.30
Chiuso in agosto
Costumista teatrale e cinematografico italiano, Gino Carlo Sensani ha definito il ruolo autonomo e professionale dell’ideatore di costumi, trasformandolo, anche agli occhi del pubblico, in una figura di profonda competenza e spessore culturale.
Nato nella provincia senese nel 1888, da giovane viaggia e frequenta Parigi, dove si dedica alla pittura e si afferma come xilografo. Tornato in Toscana, frequenta gli scrittori Aldous Huxley e D.H. Lawrence, intellettuali del calibro di Marino Moretti e Aldo Palazzeschi. Nel 1914 fa il suo esordio come costumista teatrale e nel 1932 il direttore artistico della Cines, Emilio Cecchi, lo introduce alla carriera di costumista cinematografico, affidandoli il film Pergolesi diretto da Guido Brignone. Il cinema sembra lo sbocco naturale per la sua creatività: realizzerà i costumi di circa ottantanove film collaborando tra gli altri con Alessandrini, Camerini, Matarazzo, Blasetti, Soldati, Lattuada. Dario Cecchi, suo allievo, racconta che Sensani faceva ricoprire i cartoni dei suoi figurini “con altra carta immacolata” e li riutilizzava di volta in volta, non per parsimonia ma “con estremo distacco dava via a foderare i suoi spiritosissimi guazzi e acquerelli, che altri avrebbe di certo servato, perché aveva l’idea che il cinema fosse cenere ed era bene che cenere ne divenissero anche le immagini pittoriche con cui egli dava pittoricità ai racconti cinematografici”.
L’impostazione che Sensani ha dato al lavoro del costumista è assolutamente innovativa e rigorosa: da uomo di eccezionale gusto e cultura, creava l’abito per il personaggio dopo un’accurata analisi e ricostruzione letteraria, pittorica, storiografica del tempo nel quale il film è ambientato e dello spazio nel quale gli attori si muoveranno. Il costume, secondo Sensani, doveva esprimere un’interpretazione psicologica della persona e figurativa dell’atmosfera del film. Questo è lo specifico carattere d’arte del lavoro del costumista che seppe interpretare e insegnare al meglio. Dal 1935, infatti, Blasetti gli affida la cattedra di Storia del costume al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove con estrema generosità trasmette ai suoi allievi tutto il suo sapere artistico e professionale. Con Sensani si è infatti formata, per la prima volta in Italia, una vera e propria scuola con un preciso indirizzo metodologico, che è poi proseguita nell’opera di talenti come quelli di Maria de Matteis, Piero Gherardi, Dario Cecchi, Piero Tosi, Gabriella Pescucci..
Un ringraziamento speciale a / Special thanks to Anna Noli, Margherita Comporti e Paolo Mereghetti
Scopri la gallery con le foto di Margherita Caprilli