Edizione 2019
Sezioni

Jean Gabin, dagli occhi azzurri

Lo sguardo chiaro e lo charme di Jean Gabin hanno affascinato le folle per oltre mezzo secolo. Era il divo francese per eccellenza. Il ruolo del tragico ribelle che interpretò nella prima parte della sua carriera fece di lui un precursore di James Dean, l’incarnazione di una figura maschile nuova, più sensibile. Ma dopo la guerra Gabin iniziò a interpretare un altro tipo di personaggi. Questa rassegna abbraccia entrambi i periodi, tralasciando capolavori che sono già stati proiettati in edizioni precedenti del Festival. Ci concentreremo qui su alcuni grandi film meno conosciuti di Gabin, nei quali fu affiancato da star del calibro di Brigitte Bardot e Simone Signoret.
A cura di Edouard Waintrop

Jean Gabin, dagli occhi azzurri

Anima e mestiere: un ritratto di Henry King

La carriera di Henry King ha abbracciato tutte le principali innovazioni tecniche dall’epoca del muto alla stagione del CinemaScope. Uno dei registi più longevi di Hollywood, tra il 1915 e il 1962 King girò centosedici film. Il suo stile era efficiente e invisibile, che si trattasse di coltivare il genere ‘Americana’ o di dar forma a sontuosi drammi storici. Nostalgici e religiosi, i film di King risplendono di vitalità in ogni singola sequenza, e sono interpretati dalle più meravigliose star del cinema americano, spesso nelle loro migliori interpretazioni. La retrospettiva si concentra sulla produzione sonora del regista, ma comprende anche un classico e una rarità del periodo muto.
A cura di Ehsan Khoshbakht

Anima e mestiere: un ritratto di Henry King

Breve, violento e cattivo: il noir di Felix E. Feist

Anche se per lui il cinema era un mestiere di famiglia, Felix E. Feist rimase sempre un cineasta fuori regola. Fu nel 1947 che trovò una propria nicchia nella marea di film noir che aveva travolto Hollywood. Quegli asciutti thriller a basso costo gli servirono da modello per una serie di film innervati di verve e di violenza. Gli erano particolarmente congeniali i personaggi disperati costretti in spazi ristretti, come in The Devil Thumbs a Ride (1947) e Braccati dai G-Men (1949), il primo dei quali verrà presentato per la prima volta in un nuovo restauro.
A cura di Eddie Muller

Breve, violento e cattivo: il noir di Felix E. Feist

16mm. Piccolo grande passo 2019

Quest’anno inauguriamo una nuova sezione, dedicata a un mezzo espressivo molto importante: il film a passo ridotto e l’amato formato 16mm. La storia del cinema sarebbe completamente diversa se i registi non avessero potuto impiegare questi formati più economici. Il nostro obiettivo è proiettare questi film nel loro formato originale, esperienza che negli ultimi anni ci ha condotto su strade sempre meno convenzionali. La nostra prima selezione è volutamente molto ampia e comprende pellicole dagli anni Trenta ai Duemila. Preparatevi al piacere di sentire il suono crepitante di un proiettore 16mm in sala!
A cura di Mariann Lewinsky, Sarah Neely e Karl Wratschko

16mm. Piccolo grande passo 2019

Alla ricerca del colore dei film

Con l’apparizione, nel 1935, di Becky Sharp, primo lungometraggio in Technicolor, il colore divenne all’istante un nuovo e complesso mezzo espressivo. Proiettando una versione meticolosamente restaurata del film, insieme ad altri capolavori hollywoodiani in copie Technicolor vintage – in gran parte provenienti dall’Academy Film Archive – rivivremo quella sensazione di stupore. Non ci sarà solo il Technicolor, ma anche quello che è forse il più bel sistema di colori della storia del cinema – il Chronochrome Gaumont – in un nuovo sfavillante restauro digitale. Ingrid Bergman, Joseph Cotten, Leslie Caron, Cary Grant, Sean Connery, William Holden, Ursula Andress e molti altri vi aspettano, con i loro splendidi colori!
A cura di Gian Luca Farinelli

Alla ricerca del colore dei film

Cinemalibero. Fespaco 1969-2019

La sezione dedicata a film e restauri di paesi che a volte sfuggono ai radar della cinefilia festeggia quest’anno il mezzo secolo del FESPACO, il Festival panafricano del cinema e della televisione di Ouagadougou nel Burkina Faso, soprannominata “la capitale del cinema”. Fondato nel 1969, il FESPACO è una delle iniziative culturali più significative e unificanti dell’Africa nonché il luogo in cui il cinema si è affermato come potente mezzo di espressione e di presa di coscienza politica. Undici film, otto nuovissimi restauri per illuminare il patrimonio africano di ogni latitudine.
A cura di Cecilia Cenciarelli

Cinemalibero. Fespaco 1969-2019

Chahine: glamour, musica e rivoluzione. L’ultimo degli ottimisti arabi

Youssef Chahine è stato un uomo-cinema, nel senso che del cinema ha fatto praticamente tutti i mestieri: il regista, certo, ma anche il produttore, l’attore, il montatore e perfino il cantante. Si è cimentato in tutti i generi, e amava mescolarli. I suoi quaranta film raccontano l’Egitto del XX secolo, ma la sua era una cultura globale e i suoi film parlavano a tutti. Ha reso famoso l’Egitto sulla scena cinematografica internazionale ed è rimasto fino alla fine un fervido oppositore delle dittature, dei fanatismi e dei populismi. Era lucido, ma la sua lucidità non ha mai intaccato il suo ottimismo allegro e contagioso. Celebriamo il grandissimo regista arabo con sei dei suoi primi film.
A cura di Tewfik Hakem, in collaborazione con Cinémathèque française e Association Youssef Chahine

Chahine: glamour, musica e rivoluzione. L’ultimo degli ottimisti arabi

Il Cinema Ritrovato Kids and Young

Schermi e Lavagne, il dipartimento educativo della Cineteca di Bologna, dedicherà una speciale programmazione ai piccoli cinefili: ogni pomeriggio i bambini e le bambine saranno accompagnati alla scoperta di piccoli e grandi capolavori del cinema del passato. Tra gli ospiti, l’animatore e illustratore danese Jannik Hastrup, autore delle avventure di Cirkeline (1967-70), amatissimo protagonista di libri, film e serie televisive. In occasione del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio proporremo una selezione di cortometraggi di ieri e di oggi. E inoltre un programma speciale tutto dedicato alle fiabe per spettatori dai tre anni in su, una selezione corti polacchi restaurati della Filmoteka Narodowa di Varsavia, molti appuntamenti con le rimusicazioni live di film delle origini e i corti dei giovani animatori del Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino. Come di consueto, dopo le proiezioni, laboratori e giochi ispirati ai film visti in sala.

Il Cinema Ritrovato Kids and Young

Ritrovati e Restaurati

Il meglio dei recenti restauri (sia digitali che analogici) e delle riscoperte da tutto il mondo. In quella che è una delle sezioni centrali del festival vedrete il risultato di anni di duro lavoro compiuto da archivi e istituzioni per far rivivere i capolavori del cinema. Il festival offre ai suoi ospiti le condizioni ideali per scoprire o riscoprire grandi film presentati nelle migliori copie disponibili, delle quali sono stati privati per decenni. Se già conoscete Toni di Jean Renoir o Partita d’azzardo di George Marshall vi sembrerà di vederli per la prima volta. E se non li conoscete vi invidiamo, perché questa prima visione promette di essere indimenticabile.
A cura di Gian Luca Farinelli

Ritrovati e Restaurati

Napoletano a Cinecittà, Eduardo De Filippo cineasta

Eduardo De Filippo è una delle grandi figure del teatro del Novecento, non solo italiano. La sua influenza, nella rappresentazione della famiglia e della società italiana, è enorme. Ma la sua attività come regista cinematografico e televisivo è assai meno nota. Eppure la sua produzione presenta autentici tesori nascosti, e si colloca in alcuni momenti fondamentali della sua attività drammaturgica. Adattamenti come Napoli milionaria o opere originali come i due episodi di Marito e moglie e Napoletani a Milano sono degni di figurare tra i nostri classici degli anni Cinquanta. Ma anche in tv De Filippo ha portato uno sguardo innovatore, rimettendo in scena le sue opere (o creandone di nuove) con un atteggiamento che ha saputo unire sperimentazione e spirito popolare.
A cura di Emiliano Morreale, in collaborazione con Università degli Studi di Napoli Federico II

Napoletano a Cinecittà, Eduardo De Filippo cineasta

Documenti e documentari

La nostra sezione dedicata a film sul cinema, documentari recenti e grandi classici, tra cui figurano ritratti di registi e star protagonisti delle retrospettive di quest’anno, come Henry King, Musidora e Jean Gabin, e due omaggi a Gideon Bachmann e a Cecilia Mangini. Ci saranno poi alcuni classici riscoperti sulla Seconda guerra mondiale, come Crisis e Memphis Belle; documentari sul cinema ceco e afgano; A Bigger Splash su David Hockney; e il testamento di una delle più grandi cineaste di sempre, Varda par Agnès.
A cura di Gian Luca Farinelli

Documenti e documentari

Cento anni fa: 1919

Il XX secolo ha visto molti anni rivoluzionari, e il 1919 è decisamente uno di essi. La temperie rivoluzionaria percorrerà il programma in molti modi. Per quanto riguarda i film di finzione, la produzione cinematografica tedesca procedeva già a tutta velocità, e ne vedrete alcuni splendidi esempi. Tra gli altri pezzi forti troverete Back to God’s Country, con la magnifica attrice e sceneggiatrice Nell Shipman, il bel dramma sull’adolescenza Historien om en gut e film d’animazione pubblicitari. Ultimi, ma non per importanza, i grandi maestri Capellani, Dreyer e Stiller, incontro sempre appagante.
A cura di Mariann Lewinsky e Karl Wratschko

Cento anni fa: 1919

1899. Cinema anno quattro

Nel 1899 il cinema ha documentato i fatti salienti dell’epoca: l’affare Dreyfus, i crimini del colonialismo e la Contessa Greffulhe! Se vi interessa la storia del cinema, questi sono i monumenti della cinematografia dell’Ottocento. Se siete alla ricerca di scorci di un passato lontano, poterli vedere in immagini semoventi di 120 anni fa equivale a un’esperienza mistica.
A cura di Mariann Lewinsky

1899. Cinema anno quattro

“Ridateci Musidora!”

Musidora, una superstar del muto francese che interpretò Irma Vep in un serial giallo? Certo, ma non solo. La Musidora che vogliamo far rivivere, sapendo che sarà difficile renderle giustizia, è una donna dalle tante dimensioni: regista, autrice, poetessa, attrice teatrale, storica del cinema. Sono le tante sfumature di una figura mistica, una vamp dalle linee seducenti che fece impazzire i surrealisti cent’anni fa. Proporremo tra le sue opere più importanti Pour Don Carlos, attualmente in restauro, una proiezione sperimentale-spettrale e una piccola mostra favolosa.
A cura di Emilie Cauquy e Mariann Lewinsky

“Ridateci Musidora!”

“Siamo gli indigeni di Trizonia”: l’invenzione del cinema della Germania Ovest, 1945-1949

Con la capitolazione dell’8 maggio 1945 la Germania diventa un territorio occupato privo di una vera e propria sovranità nazionale e bisognoso di un futuro. Dal 1945 al 1948 le zone controllate da americani, britannici e francesi si fondono gradualmente in un’entità amministrativa denominata Trizona, sulle cui basi nascerà la Repubblica Federale Tedesca. Siamo gli indigeni di Trizonia (il titolo è mutuato da una canzone carnevalesca dell’epoca) documenta la produzione cinematografica di questa fragile creatura, che nel 1956 la rivista “Das Schönste” definì a posteriori “l’avanguardia del cinema tedesco del dopoguerra”. Definizione calzante: ne passerà di tempo prima che il cinema della Germania Ovest sappia eguagliare le invenzioni formali, l’audacia e il rigore dei film qui presentati.
A cura di Olaf Möller

“Siamo gli indigeni di Trizonia”: l’invenzione del cinema della Germania Ovest, 1945-1949

Sotto i cieli di Seul: l’epoca d’oro del cinema sudcoreano

Rara opportunità per scoprire le opere fondamentali che segnarono la rinascita di una delle cinematografie più influenti dell’Asia orientale. Fu negli anni Sessanta del secolo scorso che si fecero le ossa i primi registi-autori coreani, realizzando film immensamente popolari ma anche artisticamente audaci. Il temporaneo allentarsi della censura e le rigide limitazioni imposte all’importazione di film stranieri diedero un forte impulso alla produzione nazionale, incoraggiando i registi coreani a rispondere alla domanda del mercato interno e, così facendo, a cambiare per sempre il corso del cinema sudcoreano. La rassegna documenta i cambiamenti estetici, tecnologici e politici che diedero forma a quel movimento.
A cura di Cho Hyun Jin e Jung Minhwa, in collaborazione con Korean Film Archive e il contributo dell’Istituto Culturale Coreano

Sotto i cieli di Seul: l’epoca d’oro del cinema sudcoreano

Georges Franju: documentario oltre il reale

Ancor prima di realizzare i suoi lungometraggi indimenticabili e atipici, il cofondatore della Cinémathèque française aveva scoperto che “strano è ciò che è familiare, e che appare d’un tratto sotto una luce nuova”. Ciascuno dei suoi cortometraggi parte da tale presupposto. Nella sua esplorazione del presente Franju scopre l’angoscia e l’orrore. I suoi film raccontano la scienza e la morte, la distruzione del passato e quella del pianeta, le meraviglie dell’illusione, della tragedia e dei sogni. “Sono” disse, “realista e dunque surrealista”.
A cura di Bernard Eisenschitz

Georges Franju: documentario oltre il reale

I cineconcerti in Piazza Maggiore e in Piazzetta Pasolini

Saranno Buster Keaton e Charlie Chaplin a illuminare il grande schermo di Piazza Maggiore nei due cineconcerti del prossimo Cinema Ritrovato. Usciti nel 1928 a pochi mesi di distanza, Il cameraman e Il circo sono perfetta espressione dell’ultima stagione del muto, di un’arte che si esprime al culmine della sua forza artistica ed estetica prima di cedere il passo alla rivoluzione sonora. Non è un caso che Keaton e Chaplin guardino, con questi film, anche al significato dell’arte e alla casualità dei meccanismi che mettono in moto il successo.
Martedì 25 giugno Il cameraman, forse l’ultima delle meraviglie keatoniane e geniale riflessione sul rapporto tra cinema e reale e sulla fragilità dell’artista, sarà presentato in una nuova versione restaurata e accompagnato dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock, anche autore della nuova partitura originale.
Giovedì 27 giugno toccherà al genio funambolico e vertiginoso di Charlie Chaplin riempire lo schermo con Il circo, strabiliante prova di un cineasta ormai in pieno possesso di tutta la sua forza artistica tanto da mettere in scena una commedia sull’involontarietà dell’essere comici. Il nuovo, luminoso restauro sarà accompagnato dal vivo dalla partitura composta dallo stesso Chaplin, ricostruita minuziosamente da Timothy Brock a partire dai materiali d’archivio ed eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Tornano le proiezioni con lampada a carbone in Piazzetta Pasolini, per ricreare la luce e le condizioni di una visione vintage. Una serata sarà dedicata alla mitica Musidora, con una ‘copia Ledecký’ del film Soleil et ombre accompagnato dal vivo da Gabriel Thibaudeau. In onore di Enno Patalas (1929-2018) proietteremo uno dei capolavori dell’arte muta, Sylvester di Lupu Pick, in una copia della collezione Komiya del National Film Archive of Japan e accompagnato dal vivo da Frank Bockius. Terzo appuntamento con il programma Corti, colorati, criminali.

I cineconcerti in Piazza Maggiore e in Piazzetta Pasolini

Le serate in Piazza Maggiore

Le nostre proiezioni serali in Piazza Maggiore sono ormai entrate nella leggenda: migliaia di occhi che fissano incantati uno schermo gigante, in una magnifica cornice architettonica e in un’atmosfera di sconfinato amore per il cinema. Buster Keaton e Charlie Chaplin illumineranno il grande schermo della Piazza in due cineconcerti. Usciti nel 1928 a pochi mesi di distanza, Il cameraman e Il circo sono perfetta espressione dell’ultima stagione del muto, di un’arte che si esprime al culmine della sua forza artistica ed estetica prima di cedere il passo alla rivoluzione sonora. Entrambi i film saranno presentati con l’accompagnamento dal vivo dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock.
Per le proiezioni in Piazza abbiamo scelto molti capolavori, come Miracolo a Milano, Easy Rider e I figli della violenza, struggente capolavoro messicano di Luis Buñuel. Altri ipnotici viaggi visivi vi porteranno a Roma (Roma di Fellini) e nel cuore di tenebra (la nuova versione di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola). Saranno tutti proiettati in Piazza, insieme ad altri classici immortali. Anche quest’anno saremo onorati della presenza di grandi ospiti che hanno preso parte alla realizzazione e al restauro dei film e li presenteranno per noi.

Le serate in Piazza Maggiore

Buster Keaton!

“Liberato dalla tradizione, il nostro occhio si rinvigorisce a contatto con il mondo giovanile e temperato di Buster – scriveva Luis Buñuel a proposito di Keaton nel 1927 – grande specialista contro ogni genere di infezioni sentimentali”. Il Cinema Ritrovato somministra quest’anno tre dosi di un’ottima medicina Keaton (più una quarta, più forte, in Piazza Maggiore) contro reumatismi, malinconia e affanno. Il progetto Keaton, lanciato nel 2015, è promosso e sostenuto dalla Cineteca di Bologna e da Cohen Film Collection.
A cura di Cecilia Cenciarelli

Buster Keaton!

William Fox presenta: riscoperte dalla Fox Film Corporation – parte II

Nei suoi vent’anni di vita la Fox Film Corporation schierò i talenti più brillanti dell’era dello studio system. Durante la fase di transizione al sonoro, tra i registi sotto contratto con la Fox figuravano Frank Borzage, Allan Dwan, John Ford, Howard Hawks, William K. Howard, Henry King, William C. Menzies, Friedrich W. Murnau, Alfred Santell, Raoul Walsh e molti altri nomi significativi. Questa rassegna, in continuità con il programma dello scorso anno, esamina quel periodo intensamente creativo con sette nuovi restauri digitali – generosamente finanziati dalla 20th Century Fox – di rari film provenienti dalla collezione del MoMA. Tra i pezzi forti, splendide nuove edizioni di capolavori muti di Ford e Borzage; brillanti esempi della pionieristica tecnologia Movietone per registrare il suono su pellicola; un rivoluzionario film di gangster con un giovane Spencer Tracy; e una chiassosa commedia ambientata nell’antica Grecia che sfida le convenzioni di genere.
Programma a cura di Dave Kehr

William Fox presenta: riscoperte dalla Fox Film Corporation – parte II