Tratto dall’omonimo racconto dello stesso Soldati, Fuga in Francia racconta le vicende di Riccardo Torre (Folco Lulli), ex fascista con una taglia da un milione di lire sulla testa che, assieme Fabrizio, il figlio di soli dieci anni, tenta la fuga dall’Italia. Mario Soldati avrebbe voluto fare un film che raccontasse la storia degli operai che passano il confine, quello che poi ha fatto Pietro Germi ne Il cammino della speranza. Lo stesso Germi che interpreta Tembien, uno dei personaggi più rilevanti del film.
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“Pasiensa”. Questa espressione dialettale diventa leitmotiv del personaggio di Ignazio Travet, impiegato regio torinese, che deve far fronte alle angherie di un superiore spregevole, alla superbia di una moglie spendacciona e alla crudeltà di colleghi ipocriti e lacchè. Le vicende sono ambientate nella Torino del 1860, prima capitale del regno d’Italia, quella stessa città che svariati anni dopo avrebbe visto Mario Soldati bambino.
Mario Soldati è considerato uno degli autori di punta del cosiddetto cinema calligrafico, quel filone di adattamenti ottocenteschi in cui esordiranno tra gli altri Alberto Lattuada (qui tra gli sceneggiatori) e Renato Castellani (oggetto della retrospettiva dello scorso Cinema Ritrovato). Piccolo mondo antico (1941), film che apre la sua trilogia fogazzariana (seguiranno Malombra e Daniele Cortis), è da più parti definito il più calligrafico tra i film di Soldati.Continua a leggere il pezzo di Stefano Careddu.
Disponibili i primi due filmati dal ciclo delle Lezioni di cinema nel programma del Cinema Ritrovato.
Tre nuovi articoli critici dal team di CinefiliaRitrovata.it, questa volta dedicati al restauro della colonna sonora di Modern Times, a Dora Nelson nell'omaggio a Mario Soldati e a William Wyler.
"Chaplin raggiunse l’apice della sua carriera di compositore proprio con la colonna sonora di Tempi moderni, una partitura innovativa ed estremamente complessa che segnò indubbiamente un passo in avanti da un punto di vista musicale e pratico". Queste le parole di Timothy Brock supervisore del restauro della partitura del film, nonché direttore dell’orchestra del teatro comunale di Bologna che ieri ha eseguito dal vivo la colonna sonora nel corso della serata d’apertura del Cinema Ritrovato.