"Perché Il Cinema Ritrovato?
Perché è un festival col titolo sbagliato.
Infatti è perfetto per chi il cinema non l’ha perso e ama la magia del grande schermo,
che ti fa vivere le immagini con la forza emotiva dei sogni"
Stefano Accorsi
#Il Cinema Ritrovato Fuori Sala |
"Perché Il Cinema Ritrovato?
Perché è un festival col titolo sbagliato.
Infatti è perfetto per chi il cinema non l’ha perso e ama la magia del grande schermo,
che ti fa vivere le immagini con la forza emotiva dei sogni"
Stefano Accorsi
“L'Idroscalo è uno specchio d'acqua alle porte di Milano. A tratti le rive che lo circondano sono quelle pacate dei fiumi della valle padana, in altri punti invece le lastre di cemento ricordano il paesaggio urbano. Intorno al lago artificiale la città ha creato, come poteva, la sua spiaggia”.
“Il cinema di Manfredi è una continua esplorazione di forme in divenire, i suoi film poggiano su labili tracce narrative che lasciano molto spazio al mistero. Le sue immagini ci trasportano in un mondo surreale che non richiede allo spettatore di comprendere razionalmente, piuttosto ci invita a trattenere il fiato e a lasciarci sommergere”.
“L’artista è stato in ogni tempo una specie di mago dedito all’alchimia. Ma chi era andato a cercare gli ingredienti della sua tavolozza tra stracci consunti, tele di sacco e materie plastiche, gelatinose e impertinenti? Ed ecco che l'artista trasmette per incanto a quelle materie inerti e logorate dall’uso un destino insospettabile. Il sacco si è trasformato in quadro, ha assunto un equilibrio, un’armonia di rapporti. Una volta tanto accade che sia una materia reale a creare una pittura astratta. Il pittore Alberto Burri non ha dietro di sé che se stesso, nessun riferimento è possibile per le sue singolari invenzioni”.
“28 agosto 1963, marcia su Washington
La grande marcia per chiedere l’approvazione della legge sui diritti civili. Sono molte migliaia di persone, bianchi e negri, che marciano verso il sacrario di Lincoln. Sono intellettuali, studenti, cantanti, ballerini, gente del clan di Frank Sinatra, grossi uomini politici, i nomi più prestigiosi del giornalismo, pastori protestanti, rabbini, preti cattolici. [...] Molti di questi uomini e donne presenti potrebbero eliminare la disoccupazione, abolire l’inferno dei ghetti, dare una vita umana ai braccianti negri del Sud, ai raccoglitori di frutta messicani della California, alle migliaia di indiani chiusi ancora nelle riserve, ai portoricani di New York, ai milioni di bianchi affamati, disoccupati, dementizzati del Kentucky, dei bassifondi di New York, Chicago, Boston, Philadelphia. Sono i figli del potere bianco, dello stesso potere che mantiene in vita i ghetti e fa le leggi contro i ghetti. Che lascia impuniti tutti gli assassini dei negri e promulga sentenze sul diritto all’eguaglianza dei diritti. Il potere bianco marcia dietro ai cartelli portati dai negri, ma chi ha scritto questi slogan?”
“Giuseppina/Alberto predica esortando alla bontà, promettendo guarigioni e grazie, rassicurando, minacciando, facendo di continuo sentire la precarietà della vita terrena e i rischi quotidiani. La folla la segue, si commuove, piange, è pronta a dire di sì, di no, a seconda delle richieste. È disposta a tutto pur di ottenere quanto cerca e chiede. Finita la predica Giuseppina/Alberto si ritira in una stanza, la Stanza del Segreto, dove individualmente riceve i fedeli, circa cinquecento persone al giorno. Diagnostica loro il male e li guarisce. Ovviamente la guarigione non è effettiva, è la guarigione che nasce dall’effetto terapeutico della rassicurazione, di trovare un altro che ascolti e creda a storie assurde nelle quali trovano posto fatture a morte, spaghi annodati, rospi, pezzi di cuoio, capelli aggrovigliati. Di trovare un altro che, in quanto morto e ritornato sulla Terra, allontani l’idea stessa della morte, negandola”.
“Il Genocidio armeno, un genocidio terribile, che è costato la vita a oltre un milione e mezzo di persone, e che il governo turco continua a negare, come ha sempre fatto. Questa è una delle ragioni per cui le testimonianze di quel genocidio sono molto rare. Una delle anime del cinema è sicuramente la sua capacità di registrare la realtà. E di arrivare, con poche immagini, diritto al nostro cuore”.
Quindicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“In principio la chiesa nasceva dal cuore della comunità trovando la sua pace sui colli, nelle piazze, in assolati silenzi. Poi la città è uscita dalle sue porte, travolgendo le vecchie mura. Il bosco fitto dei campanili è diventato sempre più rado disperdendosi nella lontana pianura, tra gasometri e ciminiere. La periferia è oggi accampata in un freddo e geometrico Far West, che non riesce a nascondere una segreta confusione di valori. Un nuovo tempo mette in crisi le situazioni passate e attende soluzioni diverse”.
Quattordicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“Nei primi anni dalla nascita nel 1895, il cinema è un arte ancora anonima: conosciamo il nome delle case di produzione ma molto raramente quello dei registi, tantomeno il nome degli interpreti. I veri protagonisti sono i luoghi, perché per la prima volta gli esseri umani possono ammirare le immagini in movimento di città e paesaggi fino a quel momento visti solo nelle pitture o, in epoca più recente, nelle fotografie. Venezia diventa immediatamente la prima star del cinema: una città unica, un tale concentrato di emozioni visive che il cinema non poteva non innamorarsene subito!”. Gian Luca Farinelli
Tredicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“Ma per quale società dovrebbe essere riadattato Fabio Spada? Né la scuola né la psicologa offrono una risposta. Del resto con i compagni di strada e di scuola Fabio un rapporto ce l’ha, fatto di zuffe e di giochi, di parolacce e di amicizia. E allora: perché gioca al cattivo? Perché non vuole tornare nel gregge?".
Dodicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“I Lumière avevano compreso immediatamente che nell'acqua era l'arte del movimento, che il cinematografo poteva tramite questo elemento realizzare delle carrellate naturali, sul dolce fluire del fiume. La pittura inseguiva da secoli il movimento, il cinema l'aveva trovato. Il cinema è da sempre un'arte popolare, per tutti, ma anche un'arte della sperimentazione, linguistica e tecnologica". Gian Luca Farinelli
Undicesima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“Chaplin entra nel guardaroba della Keystone ed esce nei panni di Charlot: bombetta sformata, giacchetta troppo stretta, pantaloni troppo larghi, scarpe troppo grandi… nasce il Vagabondo, la più luminosa star universale". Gian Luca Farinelli
Decima puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“Mano a mano che si fa giorno, attorno al carrozzone la vita prende lo stesso aspetto che ha nelle case di mattoni vicine, quelle che non si muovono mai. E solamente nella piccola arena si fanno i lavori più strani: i salti, gli allenamenti, le prime acrobazie dei bambini, le prove dei movimenti del ballo della Pina, movimenti che si è inventata da sola, in un ingenuo e patetico tentativo di portare nel breve spettacolo della sera una nota moderna e magari un poco peccaminosa".
Nona puntata della rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“Un'Italia giovanissima di appena quarantanove anni, una Piazza del Duomo strapiena di esseri umani: uomini, donne, bambini, anziani, militari, vetturini. Vedrete bastoni e cappelli, un numero smisurato di cappelli, come se nessun italiano potesse girare per strada senza. Un'Italia ancora ignara della guerra che sta per scoppiare e del fascismo, un'Italia dall'eleganza sublime, dove tutti vogliono essere felici". Gian Luca Farinelli
Ottava puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“I napoletani hanno costruito la loro città non sull’arena, ma addirittura su una terra traforata di crateri e trasudante fuoco. L’hanno fatto per sfida? Non lo sanno. Non ci pensano, cantano forse per non spaventarsi, per stare anch’essi al gioco della natura, da pari a pari. Napoli, città temeraria! Ci voleva qualcuno che ti proteggesse, ci voleva un patrono speciale!”
Settima puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
“Ho conosciuto Osiride durante la lavorazione di uno dei miei film. Era uno degli acrobati − saltatori, schermidori e specialisti delle scene di lotta o di caduta da cavallo − che noi utilizzavamo per le scene più pericolose. Osiride mi colpì subito per la sua generosità nelle prestazioni, per il coraggio con cui si buttava negli esercizi più pericolosi, per la pazienza e la buona volontà che dimostrava nel sottomettersi a tutto pur di contribuire alla riuscita della scena. Divenimmo amici”.
“Nella bella stagione il pesce spada viene a deporre le uova nelle tiepide acque che separano la Sicilia dalla Calabria. Qui l'uomo lo attende per ucciderlo. È una pesca antichissima, le cui origini si perdono nel buio dei tempi. Di esse cantano gli uomini nella lunga attesa”.
Quinta puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
"La domenica senza la pasta col sugo è una domenica che non vale niente. I maccheroni, col ragù denso e profumato, vengono covati per una settimana intera. Sono il colore della festa per chi vede tutti i giorni il pane, le fave e una goccia d’olio”.
Quarta puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
"Non fu certo il caso a stendere per le vie di Bologna trentacinque chilometri di portici, la più lunga galleria di pietre oggi esistente nel mondo. [...] Il portico è un interno all'aperto, dove i sogni, gli ozi, i pensieri si espandono nel caldo riposo delle macchie di sole, dove la sosta è facile".
Terza puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti).
Torna questo giovedì - giorno della settimana in cui, tradizionalmente, i film di prima visione arrivano nelle sale - la rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala“, con una selezione di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi. Dopo l'esordio della scorsa settimana, in questa puntata proponiamo un nuovo doppio programma di film restaurati: Bologna monumentale (Prod. Latium Film, 1912) e L'industria dell'argilla in Sicilia (Tiziano Film, inizio anni '10).
Il giovedì è il giorno della settimana in cui, tradizionalmente, i film di prima visione arrivano nelle sale. Non potendo proporre la nostra programmazione e i capolavori del Cinema Ritrovato al cinema nel loro luogo di elezione, la sala cinematografica, da oggi con cadenza settimanale presentiamo la nuova rubrica online "Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala", con una selezione di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi.