30/06/2016
Letters from Baghdad (2016) non è semplicemente la storia di una donna. Le registe Sabine Krayenbühl e Zeva Oelbaum non ci hanno consegnato soltanto un film biografico, ma anche un pregevole esempio di ricostruzione storica. Anzitutto, emerge una grande dimestichezza nel servirsi del canale documentaristico tradizionale, attingendo a un materiale archivistico ampio ma complesso da riordinare. Sullo schermo sono montate immagini inedite di città del Medioriente agli inizi del secolo scorso (Baghdad, Damasco, Il Cairo, Istanbul e Teheran), un affresco di una delle culle della civiltà mondiale, la regione mesopotamica, divenuta, dopo la Grande Guerra, triste scenario di numerosi conflitti bellici e dispute geopolitiche.