09/07/2020
“L’artista è stato in ogni tempo una specie di mago dedito all’alchimia. Ma chi era andato a cercare gli ingredienti della sua tavolozza tra stracci consunti, tele di sacco e materie plastiche, gelatinose e impertinenti? Ed ecco che l'artista trasmette per incanto a quelle materie inerti e logorate dall’uso un destino insospettabile. Il sacco si è trasformato in quadro, ha assunto un equilibrio, un’armonia di rapporti. Una volta tanto accade che sia una materia reale a creare una pittura astratta. Il pittore Alberto Burri non ha dietro di sé che se stesso, nessun riferimento è possibile per le sue singolari invenzioni”.