"Tutto il film era, e credo che sia, un capolavoro. La storia, il modo di girare, il modo di montare, il modo di raccontare è stato veramente rivoluzionario. Ci sono film che non hanno retto al tempo, non è il caso di À bout de souffle: un capolavoro che va visto dalle vecchie e dalle giovani generazioni di cinefili. Fino all’ultimo respiro è un film che ha superato la moda". Marco Bellocchio
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La quinta tappa del nostro viaggio di esplorazione fra gli archivi e le collezioni cinefile d’oltreconfine ci porta prima di tutto in Belgio, per un cine-concerto ospitato dai nostri amici della Cinémathèque Royale. Ci spostiamo poi a Helsinki, alla scoperta del cinema finlandese; facciamo una sosta all'Hungarian Film Archive e terminiamo in Israele (ma con un film italianissimo). Bonus extra, un piccolo tributo ad Agnès Varda.
“La bellezza, l’originalità e lo stupore sono sempre qualcosa di penetrante. Sono sicuro – anzi, lo so! – che Francis Ford Coppola, un uomo così lontano, così diverso, sicuramente mi ha influenzato”: a rifletterci con maggiore freddezza, le parole di Marco Bellocchio non suonano affatto scontate nella sala gremita del teatro Manzoni di Bologna. La presenza di Francis Ford Coppola, ospite d’onore della trentatreesima edizione del Cinema Ritrovato, conduce inevitabilmente a un brusco cambio d’atmosfera all’interno della città tutta e se il festival conserva i tratti di un evento che ha sempre (consapevolmente) accantonato la dimensione glamour in favore dell’incontro, per Francis Ford Coppola non sembra voler fare eccezione.
Mercoledì 27 giugno, alle ore 12, all'Auditorium DamsLAB è avvenuto l'incontro con Michel Ciment, caporedattore della storica rivista francese Positif. Uno sguardo appassionato rivolto al cinema italiano e alla critica cinematografica, specchio della storia culturale di ogni paese.
“Il cinema va insegnato nelle scuole. I film devono essere visti, commentati, discussi nelle ore di lezione, dalle elementari alle superiori, come si fa con Dante o con Leopardi. Ne sento parlare da 50 anni ma in Italia questo non succede ancora”. Con unappello all’insegnamento del cinema il regista Marco Bellocchio, presidente della Cineteca di Bologna, ha inaugurato oggi, sabato 24 giugno, la 31ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla stessa Cineteca fino al 2 luglio.
L’uscita in dvd della versione restaurata di I pugni in tasca (1965), lo sconvolgente esordio di un giovane italiano appena ventiseienne da Bobbio, provincia di Piacenza, offre l’occasione per questa Lezione di cinema condotta da Michel Ciment proprio con il regista del film (nonché presidente della Fondazione Cineteca): Marco Bellocchio.
Realizzato da Marco Bellocchio ad appena 25 anni, alla sua uscita I pugni in tasca spaccò pubblico e critica. Luigi Chiarini rifiutò di accettarlo alla Mostra del cinema di Venezia, mentre venne accolto trionfalmente al Festival di Locarno.