Film sul cinema, documentari recenti e classici che tornano a vivere sul grande schermo in versione restaurata. Fra questi ultimi, i tre corti girati dal giovane Stanley Kubrick a inizio anni Cinquanta e quattro film di Lionel Rogosin, di cui quest’anno ricorre il centenario, esponente di quella costola del New American Cinema più sensibile all’analisi sociale e alla critica politica.
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Non solo accreditati: da oggi, tutti i film della sezione Documenti e Documentari del Cinema Ritrovato 2022 programmati in Auditorium DAMSLab sono aperti al pubblico. Anche chi non possiede un accredito o una tessera sostenitore del festival, potrà infatti accedere alle proiezioni acquistando il proprio biglietto a 5 euro.
Il "paradiso dei cinefili" è una bolla spazio-temporale dove godere dei prodigi e delle mille sfaccettature - estetiche, socio-culturali, tecniche - del cinema. Naturalmente, è anche un luogo dove scoprire quei (non) rari casi in cui il cinema svela i suoi segreti e li rende protagonisti della scena. Quando il cinema riflette su se stesso, quando gioca con le sue caratteristiche o, perché no, i suoi limiti.
Torna per questa trentacinquesima edizione del Cinema Ritrovato la sezione dedicata ai documentari con un programma ricco e vario, che include i ritratti delle grandi figure della storia del cinema, film di montaggio e restauri e, in quest'anno in cui siamo stati costretti a lungo nelle nostre case, una selezione di film di viaggio.
Aspettando l'inizio del festival, una selezione di splendidi documentari, a ingresso libero al Cinema Lumière, che ci farà assaporare l'incredibile programmazione dell'edizione 2021.
In attesa della XXXIV edizione de Il Cinema Ritrovato Festival (Bologna, 25-31 agosto 2020), continuiamo l’esplorazione dell'imperdibile sezione Documenti e Documentari 2020, dedicata ai documentari classici (come Tempo di viaggio, co-diretto da Andrej Tarkovskij e Tonino Guerra), o ai film di storia del cinema e della cinematografia. Questa sezione propone una selezione dei migliori e più recenti documentari tra cui storie di registi leggendari (Jean Pierre Melville, Volker Schlöndorff), attori (Jane Fonda, Isabelle Huppert, Jane Birkin), direttori della fotografia (Tonino Delli Colli), distributori di film (Searching for Mr. Rugoff) – e il particolare caso di uno degli uomini più fidati di Hitler, Albert Speer, che ha avuto una singolare esperienza nel mondo del cinema, come viene raccontato in Speer Goes to Hollywood.
“Agnès era un fuoco ed era la più giovane di tutti (…) l’ultima volta che è stata nostra ospite, al termine del festival ci ha portato tutti fuori a bere” così Gian Luca Farinelli ricorda, senza nascondere qualche nota malinconica, Agnès Varda in occasione di una delle prime proiezioni italiane del suo ultimo film: Varda par Agnès (2019). Al cinema Jolly ad introdurre il film anche la figlia Rosalie Varda.
Entra accompagnata da applausi scroscianti Cecilia Mangini, in un Dams Lab pieno e visibilmente emozionato. Gian Luca Farinelli introduce la proiezione di Essere donne definendolo "un piccolo capolavoro" e sottolineando la necessità della sua condivisione con il pubblico del Cinema Ritrovato.
A partire dagli anni Settanta il fotografo olandese Charles 'Chas' Gerretsen ha lavorato come fotografo di guerra tra Vietnam, Cambogia, Laos e Cile, regalando alla storia alcuni scatti indimenticabili – in primis quello al dittatore Pinochet. Dopo essersi trasferito nel 1975 a Hollywood fotografa per vari studios fino al 1989, e nel 1976 Francis Ford Coppola gli chiede di documentare tutto quello che accade sul set del suo nuovo film. Attraverso il documentario Dutch Angle: Chas Gerretsen & Apocalypse Now di Baris Azman, nato dalla collaborazione tra KINO Rotterdam e il Nederlands Fotomuseum, quel lavoro in gran parte inedito viene riscoperto.
Czechmate: in Search of Jiří Menzel, il regista Shivendra Singh Dungarpur spiega le motivazioni che lo hanno portato ad esplorare la storia della nuova onda del cinema cecoslovacco e l'affascinante figura Jiří Menzel, regista portavoce della sua generazione.