RITROVATI E RESTAURATI

La selezione di quest’anno dei Ritrovati e Restaurati presenta grandi maestri come Renoir, Visconti, Buñuel, Bertolucci, Pasolini, Stevens, Sirk, von Stroheim e Murnau accanto ad autori meno celebrati ma non meno sorprendenti: Kira Muratova, con i suoi primi Brevi incontri (sorta di musicarello sui tormenti di una giovane dirigente del partito comunista sovietico) e Lunghi addii; Tuija-Maija Niskanen, con il ritratto femminile di Avskedet; Vojteˇch Jasný, che con Až prˇijde kocour firma un film di assoluta libertà con protagonista un gatto! Celebre come attore, meno come regista, con Buck and the Preacher Sidney Poitier ci offre un western stupefacente in cui afro-americani e indiani si alleano (contro i bianchi cattivi). E ancora, Argento, Lynch, Waters, Russell: sono solo alcuni dei nomi dello speciale programma pop che abbiamo in serbo per i nostri spettatori.

PRATELLO POP
Per mostrare tutta la bellezza dei restauri di questa edizione, ai nostri schermi abituali abbiamo aggiunto quello del Cinema Europa, dove Il Cinema Ritrovato è nato trentasei anni fa e che, nelle serate, accoglierà la programmazione di Pratello Pop, una sottosezione di Ritrovati e Restaurati che guarda ai nuovi piaceri della cinefilia, con sette film eccentrici, travolgenti, visionari firmati da William Cameron Menzies (Invaders from Mars), Ken Russell (Tommy), Dario Argento (Tenebre), John Waters (Pink Flamingos), Gerard Damiano (Deep Throat), David Cronenberg (Videodrome) e David Lynch (Twin Peaks: Fire Walk With Me).

A cura di Gian Luca Farinelli

RITROVATI E RESTAURATI

PETER LORRE, STRANIERO IN TERRA STRANIERA

La sua voce evoca angeli e demoni, il suo corpo e il suo volto sono quelli di un bambino oppresso dal senso di colpa. Definito negli anni Trenta da Charlie Chaplin “il più grande attore vivente”, ispirò giganti della letteratura come Bertolt Brecht, Graham Greene ed Elfriede Jelinek. Ma Peter Lorre è anche ‘l’uomo perduto’, titolo che scelse per la sua unica esperienza di regia. La sua vita, i suoi film, i suoi sogni irrealizzati e la sua presenza fisica rappresentano nel loro complesso una delle più fedeli rappresentazioni dell’uomo novecentesco. Al posto del completo trionfo ci sono le luci e le ombre che attraversano l’Europa centrale tra modernismo e fascismo, dipendenza ed esilio, cultura del denaro e fama. Passato dal teatro d’improvvisazione viennese al declino dello studio system classico, Peter Lorre è uno specchio in cui si riflettono volti e maschere del suo secolo. “Perseguitato dal precoce successo di M (1931) di Fritz Lang, morì a cinquantanove anni ormai ridotto a una caricatura di Hollywood”: questa definizione convenzionale non è del tutto falsa, ma si lascia sfuggire il 90 per cento di ciò che questo programma spera di riportare in vita.
A cura di Alexander Horwath

PETER LORRE, STRANIERO IN TERRA STRANIERA

HUGO FREGONESE, IL VAGABONDO

Hugo Fregonese passò da un paese all’altro con la stessa facilità con cui altri registi cambiavano studio cinematografico. Perfetta incarnazione del ‘vagabondo a cavallo’, come recita il titolo di un suo film, fu un eterno nomade e di nomadi e fughe parlò nei suoi film. Maestro del thriller poliziesco e di un western rude e vigoroso, con una carriera che abbraccia oltre quattro decenni e molti paesi di produzione – dalla natia Argentina all’America, dalla Spagna all’Italia, dal Regno Unito alla Germania Ovest –, Fregonese è stato vittima di una sottovalutazione che sconfina nell’oblio. Questa rassegna è un primo passo verso il riconoscimento della sua importanza e di un cinema che esprime punti di vista e passioni dei personaggi, unendo l’estetica dei film a basso costo al fatalismo, al mito e alla violenza brutale. Il nome di Fregonese è spesso associato ai dieci film girati durante la sua permanenza quinquennale a Hollywood negli anni Cinquanta. Questa rassegna raccoglie alcuni dei migliori titoli di quel periodo accanto a film girati altrove. Sorprendentemente coerente per un artista girovago come Fregonese, che promette di essere una delle principali rivelazioni del Cinema Ritrovato 2022.
A cura di Dave Kehr e Ehsan Khoshbakht

HUGO FREGONESE, IL VAGABONDO

FOREVER SOPHIA

Simbolo della rinascita di un paese dal dopoguerra agli anni Sessanta, diventata da bellezza popolare icona di glamour internazionale, Sophia Loren è una delle immagini dell’Italia più diffuse nel mondo. Eppure nella sua carriera di attrice è possibile scovare tesori nascosti, curiosità dimenticate, e nelle sue interpretazioni sfumature inattese. La sua filmografia è in realtà varia e segue fasi ulteriori: gli anni del melodramma, le prorompenti apparizioni all’epoca del neorealismo rosa affiancata da Mastroianni, la rivelazione come attrice drammatica nella Ciociara e il coronamento in Una giornata particolare. E intorno i film hollywoodiani di Cukor, Donen e ovviamente Chaplin, e tanti ruoli in film italiani da riscoprire per gli spettatori di tutto il mondo. Perché i personaggi di Sophia Loren, più che mai, vanno visti sul grande schermo.
A cura di Emiliano Morreale

FOREVER SOPHIA

PETER WEISS – POESIA IN MOVIMENTO

Peter Weiss (1916-82), pittore, poeta, romanziere, drammaturgo e regista di origine tedesca, fu un pioniere dell’arte e del cinema sperimentale svedesi degli anni Cinquanta. I suoi cortometraggi sperimentali raffigurano con una ricca poesia visiva il corpo e la condizione umana, mentre gli eccellenti corti documentari offrono una magnifica testimonianza dell’attenzione di Weiss per i dettagli e della sua capacità di trovare la dignità umana anche nelle circostanze più difficili. In questo programma figurano film di entrambe le categorie, ma il pezzo forte è il lungometraggio Hägringen (1959), straordinaria e personalissima ‘sinfonia urbana’ sull’incontro di un giovane con la città di Stoccolma e con la società in senso lato. I film, provenienti dalla collezione dello Svenska Filminstitutet, saranno presentati in copie d’epoca e in recenti restauri digitali.
A cura di Jon Wengström

PETER WEISS – POESIA IN MOVIMENTO

SUPER8, 9.5MM & 16 MM – PICCOLO GRANDE PASSO

Nell’edizione di quest’anno, da un lato attingeremo alla collezione dell’Università di Paderborn dedicata ai film a passo ridotto realizzati tra il 1964 e gli anni Duemila da cineaste sperimentali di lingua tedesca quali Ute Aurand, Elfi Mikesch, Christine Noll Brinckmann e molte altre. Dall’altro lato celebreremo i cent’anni del formato 9,5mm con restauri provenienti dalle collezioni di Home Movies, INEDITS, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e copie d’epoca provenienti da Lichtspiel / Kinemathek Bern che saranno riprodotti con un proiettore 9,5mm: ancora una volta le apparecchiature si riveleranno non meno prodigiose dei film.
A cura di Mariann Lewinsky e Karl Wratschko

SUPER8, 9.5MM & 16 MM – PICCOLO GRANDE PASSO

IL CINEMA RITROVATO KIDS & YOUNG

Il Cinema Ritrovato Kids si rivolge a un pubblico di bambine e bambini con una ricchissima proposta di proiezioni, laboratori, incontri e spettacoli teatrali. In questa edizione il focus principale sarà il cinema comico, in particolare la gag: dalle origini alle prime apparizioni di Charlot, da Buster Keaton ai cortometraggi animati della serie ceca Pat & Mat. Sarà anche l’occasione per ricordare il grande studioso e storico del cinema Giannalberto Bendazzi, scomparso lo scorso dicembre. E ancora, il meglio del festival Animateka di Lubiana, un omaggio al cinema di silhouette di Lotte Reiniger e un appuntamento speciale dedicato al più famoso viaggio sulla luna della storia del cinema. Un gruppo di giovani tra i 14 e i 18 anni ha iniziato a febbraio un percorso sul complesso e affascinante lavoro della programmazione e della comunicazione cinematografica. In occasione del festival presenteranno una rassegna composta da titoli selezionati tra quelli in programma al festival, intorno ai quali realizzeranno pillole video, interviste agli ospiti e al pubblico e recensioni.

IL CINEMA RITROVATO KIDS & YOUNG