Documenti e documentari: scoprire, riscoprire, viaggiare
Torna per questa trentacinquesima edizione del Cinema Ritrovato la sezione dedicata ai documentari con un programma ricco e vario, che include i ritratti delle grandi figure della storia del cinema, film di montaggio e restauri e, in quest’anno in cui siamo stati costretti a lungo nelle nostre case, una selezione di film di viaggio.
I ritratti dedicati a Charlie Chaplin e Michael Cimino si sono imposti per l’enormità dell’impresa compiuta da Aymé, Jeuland e Thoret. I documentari su Micheaux, Farrow, de Funès, Eisner colmano vuoti importanti e non potevano mancare in un festival che ha nel suo dna la ricerca di nuovi territori. Il ritratto di Anthony Hopkins ci avvicina a uno dei più misteriosi e grandi attori contemporanei, il documentario su Montand-Signoret e Monroe-Miller è un appassionante romanzo magistralmente raccontato attraverso le immagini.
I film di montaggio di Nico Naldini, Peet Gelderblom e Bill Morrison dimostrano come il cinema produce altro cinema, mentre le opere filmate da grandi direttori della fotografia italiani, Massimo Terzano e Mario Craveri, e da un outsider, Mario Fantin (protagonista anche della serata di chiusura in Piazza Maggiore con le sue riprese per Italia K2) ci portano in giro per il mondo.
Tra i documentari restaurati in programma quest’anno, si segnalano Woodcutters of the Deep South di Lionel Rogosin (che sarà accompagnato dal girato quest’anno dal figlio Michael, Working Together, che dimostra come il cinema di suo padre permetta di capire i grandi nodi sociali e politici del presente), e F for Fake e Fluchtweg nach Marseille, due opere che forzano, per affrontare grandi temi, i limiti del genere mescolando documentario e finzione. Ma il documentario non è forse la prima forma di finzione del cinema?
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