WORKING TOGETHER

Michael Rogosin

M.: Celeste Rogosin. Prod.: Michael Rogosin. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

A proposito del suo secondo lungometraggio, Come Back Africa, a mio padre fu chiesto perché avesse girato un film sul razzismo in Sudafrica e non in America. Disse che all’epoca era la questione più urgente da rendere nota al pubblico, ma la risposta stava nei suoi film più tardi, realizzati nei primi anni Settanta. Black Roots, Black Fantasy e Woodcutters of the Deep South formano una trilogia che si addentra nella tematica del razzismo in America e nelle sue conseguenze, e Woodcutters evoca la possibilità che i poveri bianchi e neri lavorino insieme per migliorare le loro vite.

Working Together, il titolo del mio documentario/sequel del film di mio padre, traccia le conseguenze e le problematiche che erano implicite in Woodcutters. L’intuizione di mio padre sull’importanza di ciò che stava succedendo durante le riprese di Woodcutters rivela ancora una volta il suo istinto politico. Nel film originale non c’è solo la cooperazione tra bianchi e neri, ma anche ciò che accadde al movimento per i diritti civili negli anni Settanta e la sua distruzione.

Rivisitando il film insieme a Bob Zellner, che appare nel film originale, e ad altri importanti attivisti per i diritti civili, abbiamo scoperto il chi, il cosa e il perché impliciti nel film di mio padre. La comprensione di ciò che accadde allora spiega cosa è accaduto e accade nell’America di oggi.

Michael Rogosin

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