Il cinema, la sala cinematografica, è un mondo a parte, un universo sospeso dove si mettono in scena realtà alternative, viaggi nel tempo e nello spazio, spesso verso mondi mimetici al nostro, molte altre volte verso galassie lontane e inimmaginabili (o immaginabili solo quando e perché rappresentate al cinema), in direzione di luoghi paradisiaci o distopici.
#Documentari |
Aspettando l'inizio del festival, una selezione di splendidi documentari, a ingresso libero al Cinema Lumière, che ci farà assaporare l'incredibile programmazione dell'edizione 2021.
Il festival "paradiso dei cinefili" della Cineteca di Bologna si terrà a Bologna dal 20 al 27 luglio. Esplora le sezioni del festival. Acquista l'accredito.
Nell'attesa, un piccolo assaggio delle tante meraviglie che arricchiranno il programma del festival. In particolare, presentiamo qui il trailer del sorprendente When Forever Dies, una "archival fiction" firmata da Peet Gelderblom, "a cinematic fantasia, 125 years in the making", selezionato per la sezione "Documentari" del festival.
In attesa della XXXIV edizione de Il Cinema Ritrovato Festival (Bologna, 25-31 agosto 2020), continuiamo l’esplorazione dell'imperdibile sezione Documenti e Documentari 2020, dedicata ai documentari classici (come Tempo di viaggio, co-diretto da Andrej Tarkovskij e Tonino Guerra), o ai film di storia del cinema e della cinematografia. Questa sezione propone una selezione dei migliori e più recenti documentari tra cui storie di registi leggendari (Jean Pierre Melville, Volker Schlöndorff), attori (Jane Fonda, Isabelle Huppert, Jane Birkin), direttori della fotografia (Tonino Delli Colli), distributori di film (Searching for Mr. Rugoff) – e il particolare caso di uno degli uomini più fidati di Hitler, Albert Speer, che ha avuto una singolare esperienza nel mondo del cinema, come viene raccontato in Speer Goes to Hollywood.
In attesa della XXXIV edizione de Il Cinema Ritrovato Festival (Bologna, 25-31 agosto 2020), continuiamo l'esplorazione delle sezioni del ricco programma di quest’anno. Imperdibile la sezione Documenti e Documentari 2020, dedicata ai documentari classici (come Tempo di viaggio, co-diretto da Andrej Tarkovskij e Tonino Guerra), o ai film di storia del cinema e della cinematografia, questa sezione propone una selezione dei migliori e più recenti documentari tra cui storie di registi leggendari (Jean Pierre Melville, Volker Schlöndorff), attori (Jane Fonda, Isabelle Huppert, Jane Birkin), direttori della fotografia (Tonino Delli Colli), distributori di film (Searching for Mr. Rugoff) – e il particolare caso di uno degli uomini più fidati di Hitler, Albert Speer, che ha avuto una singolare esperienza nel mondo del cinema, come viene raccontato in Speer Goes to Hollywood.
“L'Idroscalo è uno specchio d'acqua alle porte di Milano. A tratti le rive che lo circondano sono quelle pacate dei fiumi della valle padana, in altri punti invece le lastre di cemento ricordano il paesaggio urbano. Intorno al lago artificiale la città ha creato, come poteva, la sua spiaggia”.
“L’artista è stato in ogni tempo una specie di mago dedito all’alchimia. Ma chi era andato a cercare gli ingredienti della sua tavolozza tra stracci consunti, tele di sacco e materie plastiche, gelatinose e impertinenti? Ed ecco che l'artista trasmette per incanto a quelle materie inerti e logorate dall’uso un destino insospettabile. Il sacco si è trasformato in quadro, ha assunto un equilibrio, un’armonia di rapporti. Una volta tanto accade che sia una materia reale a creare una pittura astratta. Il pittore Alberto Burri non ha dietro di sé che se stesso, nessun riferimento è possibile per le sue singolari invenzioni”.
“28 agosto 1963, marcia su Washington
La grande marcia per chiedere l’approvazione della legge sui diritti civili. Sono molte migliaia di persone, bianchi e negri, che marciano verso il sacrario di Lincoln. Sono intellettuali, studenti, cantanti, ballerini, gente del clan di Frank Sinatra, grossi uomini politici, i nomi più prestigiosi del giornalismo, pastori protestanti, rabbini, preti cattolici. [...] Molti di questi uomini e donne presenti potrebbero eliminare la disoccupazione, abolire l’inferno dei ghetti, dare una vita umana ai braccianti negri del Sud, ai raccoglitori di frutta messicani della California, alle migliaia di indiani chiusi ancora nelle riserve, ai portoricani di New York, ai milioni di bianchi affamati, disoccupati, dementizzati del Kentucky, dei bassifondi di New York, Chicago, Boston, Philadelphia. Sono i figli del potere bianco, dello stesso potere che mantiene in vita i ghetti e fa le leggi contro i ghetti. Che lascia impuniti tutti gli assassini dei negri e promulga sentenze sul diritto all’eguaglianza dei diritti. Il potere bianco marcia dietro ai cartelli portati dai negri, ma chi ha scritto questi slogan?”
“Giuseppina/Alberto predica esortando alla bontà, promettendo guarigioni e grazie, rassicurando, minacciando, facendo di continuo sentire la precarietà della vita terrena e i rischi quotidiani. La folla la segue, si commuove, piange, è pronta a dire di sì, di no, a seconda delle richieste. È disposta a tutto pur di ottenere quanto cerca e chiede. Finita la predica Giuseppina/Alberto si ritira in una stanza, la Stanza del Segreto, dove individualmente riceve i fedeli, circa cinquecento persone al giorno. Diagnostica loro il male e li guarisce. Ovviamente la guarigione non è effettiva, è la guarigione che nasce dall’effetto terapeutico della rassicurazione, di trovare un altro che ascolti e creda a storie assurde nelle quali trovano posto fatture a morte, spaghi annodati, rospi, pezzi di cuoio, capelli aggrovigliati. Di trovare un altro che, in quanto morto e ritornato sulla Terra, allontani l’idea stessa della morte, negandola”.
Presentato questa domenica My Name Is Elia Kazan (2018), docu-intervista di un'ora realizzata dalla giornalista Annette Michelson, sotto la guida di André Labarthe. Unico episodio di una ricca serie sui grandi del cinema in programma al Festival del Cinema Ritrovato, ha intrattenuto e affascinato un pubblico di affezionati al regista statunitense, ma anche chi lo conosceva meno.
Come ogni Cinema Ritrovato, il magazine della passione per il cinema seguirà capilarmente il programma del festival "paradiso dei cinefili". Quest'anno il team di giovani critici capitanati da Roy Mearini ha iniziato in anticipo la copertura con una serie di articoli dedicati alla sezione "Documenti e Documentari":
"This programme, composed of four short Georgian documentaries, was cherry-picked by me from a larger number of newly restored films made available to Il Cinema Ritrovato by Central Archive of Audio-Visual Documents of the National Archives of Georgia.
Durante le giornate del Cinema Ritrovato, un gruppo di giovanissimi cinema-lovers ha seguito le proposte del festival, con un focus particolare sulla sezione "Documenti e Documentari". Da Voyage au Congo a Come vincere la guerra, fino al film dedicato a Sidney Chaplin, il fratello dell'iconico Charlie, scopriamo in questo video un interessantissimo spaccato della loro esperienza al Cinema Ritrovato e del loro sguardo di giovani spettatori sul cinema classico, sul muto e sul documentario. Da non perdere!