Al Cinema Ritrovato 2022… si balla!
“Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo danzato almeno una volta”, diceva Nietsche. Noi l’abbiamo preso in parola e al Cinema Ritrovato anche quest’anno vi proporremo tanti film dove si ride, dove si piange, dove ci si commuove e ci si diverte… ma soprattutto, dove si balla!
D’altra parte è proprio un conturbante passo a due a campeggiare sull’immagine principale di questa edizione, quello di Stefania Sandrelli e Dominique Sanda nel Conformista (Italia-Francia-Germania Ovest/1970), il film di Bernardo Bertolucci che inaugurerà il festival in Piazza Maggiore sabato 25 giugno alle 21.45 alla presenza della stessa Sandrelli.
Ma salendo sulla nostra macchina del tempo non mancano esempi ben più d’antan di sfrenate e sorprendenti scene di danza. Come quella della fata protagonista di La fée aux étoiles (Francia/1902) che potremo ammirare proiettata dalla magia della lanterna a carbone nella romantica cornica di Piazzetta Pasolini, o in alternativa in sala in combinazione con un frammento (a colori) di danze tunisine dello stesso anno e cinque vedute Lumière che mostrano il cakewalk, una danza di origini afroamericane presentata per la prima volta a Parigi nella stagione 1902-1903. Di qualche anno successivo (il 1911) è invece La Danseuse de Siva gioiello di Albert Capellani con Stacia Napierkowska, considerato fino a poco tempo fa perduto.
Oppure potremmo unire al viaggio nel tempo un viaggio nello spazio e volare fino alla Repubblica di Weimar per scoprire le danze che caratterizzano le gioiose commedie musicali dell’epoca, uno spaccato di quello che avrebbe potuto essere il cinema tedesco se l’ascesa di Hitler non avesse devastato un settore e un genere portati avanti in gran parte da artisti e produttore ebrei.
E poi c’è la sfrenata danza di Sophia Loren in Pane, amore e… (Italia/1955) di Dino Risi. O il coloratissimo ballo di gruppo di Až přijde kocour (Cecoslovacchia/1963) di Vojtěch Jasný. O le elaborate coreografie della Carmen (Francia-Italia/1984) di Francesco Rosi. O – come non citarlo – uno dei film di danza per eccellenza: Singin’ in the Rain (USA/1952) di Stanley Donen e Gene Kelly.
E se è vero che il lento di Sandrelli e Sanda apre il festival, è sempre a una coppia di ballerini (in un certo senso…) che è affidato il compito di chiuderlo: John Belushi e Dan Aykroyd. Domenica 3 luglio infatti John Landis in persona presenterà in Piazza Maggiore la versione estesa del suo The Blues Brothers (USA/1980), che sarà proiettato in contemporanea anche in tutte le altre sale del festival. E si ballerà, ve lo possiamo promettere!
Non vi basta? Non c’è problema, perché la lista dei film qui sopra è tutt’altro che esaustiva. Per scoprirli tutti, non resta che esplorare a menadito il programma del festival.
Film per film. Scena per scena. Passo per passo.