La sezione dedicata a Jacques Becker prosegue con Goupi Mains Rouges, recentemente restaurato dalla Pathé a partire dal negativo camera. Il film è girato in piena occupazione tedesca, e il discreto successo ottenuto libera Becker dall’etichetta di “allievo di Renoir” e gli assicura un posto di primo piano nel cinema francese del dopoguerra.
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Édouard è un pianista squattrinato, Caroline una rampolla dell’alta borghesia. Sono una coppia di giovani sposi più innamorati che mai, ma un futile litigio li separa. Vorrebbero riconciliarsi, ma una serie di imprevisti e malintesi li allontana ancora di più, almeno fino all’immancabile happy ending. Questa è l’esile trama di Edouard et Caroline, la seconda commedia sentimentale diretta da Jacques Becker dopo Antoine et Antoinette, e il primo frutto del fortunato sodalizio con la sceneggiatrice Annette Wademant.
Incontro con Jean Becker, figlio di Jacques, e Bernard Eisenchitz.
Grazie alla retrospettiva nel Cinema Ritrovato dedicata a Jacques Becker, possiamo riscoprire un regista poco mostrato e oggi pressoché sconosciuto al grande pubblico, nonostante possa annoverare nella sua filmografia titoli di grande successo come il noir Touchez pas au grisbi (Grisbi, 1954) e quello che per la critica rimane il suo capolavoro: Le trou (Il buco, 1960).
Il team di CinefiliaRitrovata.it ci parla di due appuntamenti nel cartellone della sezione dedicata a Jacques Becker.
Mario Soldati è considerato uno degli autori di punta del cosiddetto cinema calligrafico, quel filone di adattamenti ottocenteschi in cui esordiranno tra gli altri Alberto Lattuada (qui tra gli sceneggiatori) e Renato Castellani (oggetto della retrospettiva dello scorso Cinema Ritrovato). Piccolo mondo antico (1941), film che apre la sua trilogia fogazzariana (seguiranno Malombra e Daniele Cortis), è da più parti definito il più calligrafico tra i film di Soldati.Continua a leggere il pezzo di Stefano Careddu.
Nuovi articoli dal magazine della Cineteca di Bologna:
“Je n’éprouve pas d’intérêt réel pour ce qui est exceptionnel”: così ebbe a dire Jacques Becker a Truffaut e Rivette, nella prima delle celebri interviste che i “giovani turchi” dedicarono ai loro auteurs-feticci sulle pagine dei Cahiers du cinéma. Becker era certamente uno di loro – l’unico, insieme a Bresson, ad essere risparmiato dall’ignominiosa etichetta di “qualità francese”, e per Truffaut, che amava stilare elenchi e classifiche, Casco d’oro stava in cima alla lista dei suoi film migliori.Continua a leggere: Cinema Ritrovato 2016: Casco d’oro di Maria Sole ColomboFestival Opening: Bertrand Tavernier presents Voyage à travers le cinéma français Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, at 4pmBertrand Tavernier is the guest of honour at this edition, which opens on the Lumière brothers and therefore the essence of cinema, its beginnings, its many reasons for being. This year Tavernier, director of some of the most beautiful French films of the last forty years, presents in Bologna (after the Cannes premiere) his own personal voyage through the cinema of his country, as a sort of best wishes for the opening of the festival (accompanying him will be producers Jérôme and Nicolas Seydoux). It represents a personal recherche du cinéma perdu that interweaves autobiographical evocations with fabulous discoveries concerning a variety of film-makers who were loved, interviewed, known and supported by Tavernier. “It is like a dear friend telling us about the loves of his life, recounting his innermost secrets. Tavernier does this in a lucid, cultured, simple and moving way. We discover another Gabin, another Renoir, and many of the films that are in the Cinema Ritrovato Programme” (Gian Luca Farinelli). Que la fête commence!