Il cinema classico - all'interno del contesto di un festival - si trasforma, esce dal confortante dimensione della neutrale replicabilità, diventa un'arte performativa: il cinema assume corpo, rivive nelle pellicole - usurate o riportate tramite il restauro allo splendore originario -, risplende declinato nei diversi formati, dal 16 al 35 al 70mm, riemerge dai proiettori che accolgono le pizze... Un festival è una festa viva del cinema, che richiede competenza tecnica e logistica, armonia di azione e gestione dell'imprevisto. E - in tutta questa delicata vitalità - non dimentichiamo un tratto fondamentale della Settima arte, la componente musicale.
#music |
Ancora una volta la musica è al centro della scena (e dello schermo) del festival Il Cinema Ritrovato. Un programma ricco di eventi musicali, distribuiti tra le varie sedi del festival.
Tra le tante sfaccettature del Cinema Ritrovato, non possiamo certo tralasciare la componente musicale che impreziosisce tante delle proiezioni in programma.
Torna sul palco di Piazza Maggiore l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna: due cineconcerti con partiture originali composte e dirette da Timothy Brock per celebrare i cento anni di altrettanti capolavori della storia del cinema, Femmine folli di Erich von Stroheim il 27 giugno e Nosferatu di F.W. Murnau il 2 luglio. Sempre in Piazza Maggiore il 28 giugno sarà programmato anche Dans la nuit (1929) di Charles Vanel con l'accompagnamento musicale del gruppo finlandese Cleaning Women.
Il cinema, fin dalle sue origini, quando ancora gli mancava la parola, ha sempre cercato la sua musicalità, che è intreccio di ritmi, armonie e passioni, come sanno bene i musicisti, improvvisatori e compositori del Cinema Ritrovato: quegli artisti che macinano ore al pianoforte, cercando i ritmi, le armonie e le emozioni che vengono dalle immagini mute.