29/06/2019

Il Cinema Ritrovato Kids: dal cinema astratto alla videoarte

“Dal cinema astratto alla videoarte” è un omaggio al linguaggio cinematografico delle avanguardie e alla sua influenza sul cinema sperimentale contemporaneo. Il lavoro di autori che hanno tentato di tradurre in ritmo un universo visivo fatto di linee, forme e colori, diventa punto di partenza per una riflessione più ampia che coinvolge anche l’esplorazione del rapporto tra musica e immagini. 

Il Cinema Ritrovato ha ormai abituato da tempo il proprio pubblico all’esperienza del cinema muto accompagnato da improvvisazione musicale o orchestra. Ne sono dimostrazione le sale gremite per le sezioni “1899. Cinema anno quattro” e “Cento anni fa: 1919” e ancora Piazza Maggiore affollatissima per le pellicole di Charlie Chaplin e Buster Keaton. In queste occasioni il senso della vista è sollecitato e coinvolto dallo scorrere delle immagini sul grande schermo, dal racconto visivo di una storia, mentre la musica suggerisce atmosfere ed ambientazioni trasformando l’essere in sala in un’esperienza estetica quasi totale. 

Esiste tuttavia un momento storico nel quale il mezzo cinematografico abbandona la narrazione per soffermarsi sulle proprie potenzialità e possibilità. E’ il tempo delle avanguardie e del cinema astratto di Ruttmann, Moholy-Nagy e Richter, ai quali è dedicato l’appuntamento “Dal cinema astratto alla videoarte” all’interno del programma Cinema Ritrovato Kids and Young.  Alla sperimentazione visiva dei grandi artisti corrisponde quella sonora degli studenti del Conservatorio G. B Martini di Bologna il cui accompagnamento musicale, fatto di sintetizzatori e digitale, ha dato nuova vita ai poligoni in movimento di Rythm 23 di Richter, ad un estratto del lungometraggio Acciaio di Ruttman e alle sperimentazioni quasi meccaniche di Moholy-Nagi. Tra improvvisazione e preregistrazioni, quello che si è venuto a creare in Sala Cervi è un ponte temporale tra passato, presente e futuro. Le pellicole del passato trovano in questa occasioni una nuova lettura della contemporaneità non solo attraverso la musica, ma anche nella produzione di Saul Saguatti al quale è dedicato proprio questo appuntamento, dimostrando ancora una volta la loro capacità di essere senza tempo. Ed ecco allora che dagli anni Venti e Trenta dell’astrattismo, le immagini delle produzioni Basmati Film portano il pubblico agli Duemila attraverso il riutilizzo di tecniche sperimentate dalle Avanguardie come il disegno, la pittura e il graffio direttamente su pellicola e le animazioni passo a uno. 

In sala l’entusiasmo e lo stupore del giovane pubblico, dimostrano la capacità delle immagini in movimento di sopravvivere al passare del tempo e quella della musica di plasmarsi rendendosi complementare ad un altro linguaggio pur mantenendo la propria autonomia. 

Report di Guendalina Piselli
Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.

Nella gallery, sempre nel programma del Cinema Ritrovato Kids, il laboratorio “Quarti di Luna”, per scoprire insieme ai bimbi le fasi lunari e animarle in stop motion (foto di Margherita Caprilli).