Aspettando Il Cinema Ritrovato: “Jean Gabin, dagli occhi azzurri”
Lo sguardo chiaro e lo charme di Jean Gabin hanno affascinato le folle per mezzo secolo. Grandissimo mito francese, iniziò interpretando giovani ribelli tragici e fu così l’araldo di una mascolinità fragile, una sorta di James Dean ante litteram. Dopo la guerra stentò a ritrovare il proprio posto, esitando tra personaggi di proscritti e di uomini arrivati. La maturità non gli fu propizia se non dopo Grisbì di Becker, dove si presentò con sguardo e corpo appesantiti alla maniera di un John Wayne. Noi mostreremo solo nove dei suoi novantacinque film, trascurando capolavori come La grande illusione e Alba tragica e presentando rarità come Cœur de lilas di Litvak, Dall’alto in basso di Pabst, film dimenticati come Le mura di Malapaga di Clément, La vergine scaltra di Carné, i duetti con Brigitte Bardot e Simone Signoret e la sua incarnazione perfetta di Maigret. Abbastanza per mettere in mostra il talento di questo gigante del cinema. E trarne piacere, come avrebbe detto Max Ophüls.
Qui la sezione in dettaglio.