Prima dell’avvento dell’audiovisivo e del digitale, prima del ripetersi quasi ossessivo dell’informazione, era il manifesto cinematografico ad attirare l’attenzione del pubblico. Sono moltissimi i cartelloni realizzati da pittori italiani che sono stati utilizzati a livello internazionale contribuendo così alla nascita di una scuola artistica italiana. Tra questi Silvano “Nano” Campeggi è il più riconosciuto nel cinema hollywoodiano e a lui e alle sue opere, tra manifesti e bozzetti, è dedicata la mostra Silvano Nano Campeggi. Pittore di Cinema / Film painter.
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Nei mesi scorsi, i cartellonisti sono stati protagonisti in Cineteca del ciclo di incontri I pittori del cinema. Anche il Cinema Ritrovato li celebra con una mostra dedicata a Renato Casaro, allestita in Biblioteca Renzo Renzi, in occasione della XIII edizione della Mostra mercato dell'editoria cinematografica.
Il pittore di cinema Silvano 'Nano' Campeggi è stato tra i visitatori illustri della mostra Casaro. Ne abbiamo approfittato per una intervista "disegnata".
"Lo sguardo glaciale di Clint Eastwood in Per un pugno di dollari, le eleganti figure nere e d’oroin C’era una volta in America, i burloni di Amici miei, la traccia di sangue sul muro e una donna dischiena di Nikita, gli occhi spalancati in un teatro in Opera, il tramonto infuocato di Rambo... È solouna piccola parte del mondo creato da Renato Casaro, «l’ultimo dinosauro del manifesto cinematografico artistico», come si autodefinisce.Maestro del pennello prima e dell’aerografo poi, che ha illustrato grandi film, lavorando coi migliori produttori e i registi super-cult, Casaro, classe 1935, sarà in città domani in piazzetta Pasolini alle 12 in occasione del Cinema Ritrovato, per raccontare la sua avventura".