12/08/2020

Scopri Il Cinema Ritrovato streaming!

Il Cinema Ritrovato è pronto al suo trentaquattresimo appuntamento, miracolosamente il programma è stampato, posso addirittura, due settimane prima dell’inizio, sfogliare il catalogo, che per me è la vera impresa impossibile del Cinema Ritrovato. Un festival è una corsa contro il tempo, i cataloghi sono un po’ l’ultima preoccupazione e oggi, con l’online, sono dei ruderi sopravvissuti, ma, si sa che, a noi del Ritrovato, i ruderi piacciono… e quindi il nostro catalogo è bellissimo, anzi, voglio pure esagerare, penso che nessun festival al mondo abbia un catalogo così ricco come il nostro.

Perché Il Cinema Ritrovato è diverso da tutti gli altri festival, perché non distingue tra passato e presente: il suo oggetto è il cinema, le strade ignorate e quelle così battute, da averne dimenticato il senso; al suo centro non sono le mode o il commercio, ma la fedeltà al Cinema, alla bellezza, al piacere della la visione e della ricerca.

Dunque tutto è pronto, i film stanno arrivando a Bologna da tutto il mondo, le sette sale e le tre arene sono allestite o in fase avanzata di preparazione, ma sappiamo che quest’anno, per molti, sarà difficile venire a Bologna.

Quindi abbiamo deciso di allestire Il Cinema Ritrovato streaming, grazie a MYmovies e a tanti aventi diritto internazionali. Non ci sarà tutto, ma la selezione vuole cogliere il senso di questa edizione, che è la difesa dei bastioni della cultura e la volontà di andare al di là dei recinti tradizionali della storiografia. Leggete i titoli della selezione per lo streaming, sfogliate il catalogo del festival, mai come in questa edizione Il Cinema Ritrovato segue traiettorie inedite, al di fuori dai canoni. Troverete, accanto a Marco Ferreri, il regista italiano meno classificabile e meno studiato, Yuzo Kawashima, il meno conosciuto, trai Maestri del cinema giapponese, e poi ci sarà una coppia di registi hollywoodiani, poco considerati alla critica, Frank Tuttle e Stuart Heisler, marginali e geniali, liberi e popolari, sempre interessanti. A proposito di registi dimenticati, una delle scoperte dell’edizione 2020 sarà Konrad Wolff, i suoi film sono stati restaurati, ma il suo paese, che ha raccontato per 25 anni, la Germania Democratica tedesca, no, è scomparso da tempo. Potrete vedere, nella tradizione del festival Il Cinema Ritrovato, film che non dovevano esistere. Ad esempio Chess of the wind di M.R. Aslani, film iraniano che precede di appena di due anni la rivoluzione islamica; nel corso dei decenni è diventato un’opera circondata da un’aura sempre più mitica, pur rimanendo, invisibile. Fa parte di Cinema Libero, una sezione che, programmaticamente, mostra opere che, per la loro carica innovativa e di rottura, anche politica, hanno rischiato e rischiano, ancora, di scomparire, tra queste rilucono i film di Sarah Maldoror, recentemente scomparsa, la guerriera con la mdp, come la chiamava Jean Genet, francese di nascita, angolana di adozione, pioniera del cinema panafricano. Non poteva mancare l’omaggio a Fellini, con l’ultima intervista che Gideon Bachmann gli fece e con il restauro del suo primo film, realizzato a quattro mani assieme a Lattuada e finanziato dalle loro geniali consorti (Giulietta Masina e Carla Del Poggio, eccellenti protagoniste del film). Ovviamente ci sarà il nostro candidato alla presidenza degli USA, Henry Fonda e anche sua figlia Jane. Ma non anticipiamo ancora il programma del CRs, diciamo solo che, quest’anno, lo streaming sarà essenziale per dare completezza alla trentaquattresima edizione, per comunicare, per sentirci parte di un’utopia internazionale, guardare al cinema del passato come fonte di conoscenza e d’ispirazione (anche per guardare al futuro con minore paura e maggiori certezze).

Gian Luca Farinelli