Il manifesto del Cinema Ritrovato in tiratura limitata
Per la seconda volta, dopo la collaborazione iniziata in occasione dell’inaugurazione del Cinema Modernissimo, la tipografia artigianale Anonima Impressori ha realizzato un manifesto – stilisticamente coerente con le locandine di primi Novecento italiano – per la trentottesima edizione del Cinema Ritrovato, che per la prima volta annovera tra le sale del festival anche il Cinema Modernissimo.
Nella collezione di caratteri mobili della tipografia bolognese sono conservati molti fregi art nouveau; fra questi una cornice angolare proprio a tema cinematografico. Una musa, all’opera su un proiettore cinematografico, avvolge come elemento decorativo la cornice: un elemento grafico perfetto per partire con la progettazione del manifesto, composto e impresso con una selezione di caratteri mobili coevi, gli stessi in uso nelle tipografie negli anni in cui il Cinema Modernissimo di Bologna veniva inaugurato. Era il 1915.
Anonima Impressori che li ha recuperati, restaurati e conservati ha prodotto questa tiratura di manifesti su una macchina tipografica tedesca, un originale Heidelberg, con il supporto dei colleghi torinesi dello studio Archivio Tipografico.
La tiratura limitata (500 stampe) è disponibile per l’acquisto al Bookshop della Cineteca di Bologna (sotto il Voltone di Palazzo Re Enzo, accanto a Piazza Maggiore) e alla Book Fair del Cinema Ritrovato (Biblioteca Renzo Renzi, Piazzetta Pasolini) al prezzo di 35 euro la stampa.
Tipografia ritrovata per Il Cinema Ritrovato
Come nel caso del poster realizzato per l’inaugurazione del Modernissimo, l’arte tipografica a caratteri mobili ritorna protagonista. Spesso capita di intravedere scene in film d’epoca girate all’interno di officine grafiche. I gesti, i materiali che intravedete sullo schermo sono gli stessi ancora oggi utilizzati da Anonima Impressori.
Gli alfabeti utilizzati per la composizione di questo manifesto (esposti in questi giorni nella vetrina del Bookshop della Cineteca) contano una decina di provenienze differenti, distribuite sul territorio italiano. Solo per citarne uno, la serie Columbus appena rinvenuta durante la recente demolizione della centenaria Tipografia Ambrosini, in Veneto.
Le imperfezioni percepibili in alcuni punti della stampa danno un tocco di realismo al manifesto e sono il risultato, in positivo, dell’usura presente sui caratteri mobili che hanno effettivamente impresso il colore sulla carta.
Prosegue quindi la collaborazione fra Anonima Impressori e Fondazione Cineteca di Bologna per la produzione di poster originali che “vestano” gli eventi del Modernissimo con un tocco di gusto retrò e di forte sapore novecentesco.