LE FRANC

Djibril Diop Mambéty

Scen.: Djibril Diop Mambéty. F.: Stéphan Oriach. M.: Stéphan Oriach. Mus.: Issa Cissokho, Dieye Ma, Moussa N’Diaye. Int.: Dieye Ma (Marigo), Aminata Fall (l’affittuaria), Demba Bâ (il nano). Prod.: Silvia Voser per Waka Films, Scolopendra Productions, Maag Daan. DCP. D.: 45’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dopo l’avventura di Hyènes (1992), immensa ed estenuante, che ha preso ben sette anni della sua vita, con la serie Histoires de petites gens Mambéty torna a raccontarci storie urbane di un’Africa contemporanea, in piccolo formato. Il progetto prevedeva tre mediometraggi che avrebbero, in seguito, formato un lungometraggio, un film da girare ogni anno: Le Franc nel 1994, La Petite vendeuse de soleil nel 1995, per celebrare il centenario della nascita del cinema, e L’Apprenti voleur nel 1996. Mambéty, purtroppo, riuscirà solo a chiudere il premontaggio di La Petite vendeuse de soleil, che Silvia Voser completerà nel 1999, un anno dopo la sua morte […].
In “un’epoca di incertezze”, come annuncia la radio nel film, che invita la popolazione, impoverita dalla svalutazione del franco CFA, a tentare la sorte con la lotteria, Mambéty viaggia al di là della semplice constatazione e sublima il suo desiderio anarchico e ribelle, creando il personaggio antisociale di Marigo. L’andatura scanzonata, l’abbigliamento chapliniano, già dalle prime immagini Marigo esprime il suo carattere irriverente: sputa sul pavimento della capanna e si soffia il naso nell’asciugamano come un adolescente riottoso. La sua comicità si fa arte come nel cinema muto di Chaplin, quasi senza parole. Marigo comunica con l’espressione del volto e non soccombe alla malasorte che sembra perseguitarlo. Come Chaplin lascia sempre uno spiraglio all’ottimismo: la forza dei personaggi di Mambéty sta nella dignità, nel coraggio e nel rifiuto del fatalismo e della rassegnazione. Sono lezioni di speranza in controtendenza rispetto all’afro-pessimismo, a quella mancanza di fiducia nelle capacità di sviluppo del continente, che stava nascendo in quegli anni.

Alessandra Speciale, Djibril Diop Mambéty o Il viaggio della Iena, L’Harmattan Italia, Torino 2019

Copia proveniente da

Restaurato in 2K nel 2019 da Waka Films con il sostegno di Institut français, Cinémathèque Afrique e CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, in accordo con Teemur Mambéty, presso i laboratori Éclair a partire dal negativo originale