A MATTER OF LIFE AND DEATH

Michael Powell, Emeric Pressburger


T. it.: “Scala al paradiso”; Scen.: Michael Powell, Emeric Pressburger; F.: Jack Cardiff; Op.: Geoffrey Unsworth; M.: Reginald Mills; Cost.: Hein Heckroth, Joseph Bato (non accr.); Trucco: George Blackler; Mu.: Allan Gray; Su.: C. C. Stevens; Ass. R.: Parry Jones Jr.; Int.: David Niven (Peter Carter), Kim Hunter (June), Robert Coote (Bob), Kathleen Byron (un angelo), Richard Attenborough (pilota inglese), Bonar Colleano (pilota americano), Joan Maude (capo archivista), Marius Goring (guida celeste), Roger Livesey (Dr. Reeves), Robert Atkins (vicario), Bob Roberts (Dr. Gaertler), Edwin Max (Dr. McEwen), Betty Potter (Mrs. Tucker), Abraham Sofaer (giudice), Raymond Massey (Abraham Farlan), Robert Arden, Tommy Duggan, John Huntley, John Longden, Lois Maxwell, Wally Patch, Roger Snowden, Wendy Thompson, Geoff van Rijssel, Joan Verny; Prod.: Michael Powell, Emeric Pressburger per The Archers; 35mm. D.: 104’.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Quando il Ministero dell’Informazione chiese a Powell e a Pressburger di “fare qualcosa” per le relazioni anglo-americane nel dopoguerra, in pochi immaginavano che i due sarebbero stati in grado di unire la fantasia di The Wizard of Oz con una toccante rievocazione della storia inglese e un vivido senso degli intensi rapporti in tempo di guerra. Quasi isolato nel contesto delle pellicole sulla seconda guerra mondiale, questo film tratta della misteriosa esaltazione del volo e contiene alcune battute indimenticabili, come quella di Marius Goring che, ritornato dal paradiso per una breve visita a terra, afferma estasiato: “Qualcuno lassù ha un gran bisogno del Technicolor” (in sede di restauro si è scoperto che era stata inserita in un secondo momento). La crudele ironia e le ferite della guerra hanno permesso a Powell e a Pressburger di andare oltre il realismo per creare la prima delle loro opere fantastiche sui “due mondi”, lasciando presagire The Red Shoes. La scala di Giacobbe diventa qui il grandioso anacronismo di una scala mobile cosmica, definendo la dialettica del film tra immaginario tradizionale e modernista. Ciò che lo rende allo stesso tempo magico e profondo è la perfetta struttura della doppia trama: il “caso” di Peter Carter è di natura medica sulla terra, ma nella sua (e nella nostra) immaginazione diventa metafisico, una lotta per tutte le anime della Gran Bretagna.

Ian Christie

Copia proveniente da