Alla ricerca del colore dei film: ‘Under Capricorn’
Lunedì 24 giugno il Cinema Ritrovato ha presentato al Cinema Arlecchino uno dei migliori technicolor della storia del cinema: Under Capricorn (1949) di Alfred Hitchcock, alla presenza di John Bailey, Presidente dell’Academy Film Archive, che offre agli spettatori un quadro dettagliato della pellicola.
“È semplicemente uno dei più bei technicolor della storia del technicolor e abbiamo la fortuna di vederlo in una copia vintage” così ha esordito il direttore del festival Gian Luca Farinelli per presentare la proiezione di Under Capricorn, uno dei film più incompresi di Alfred Hitchcock, facente parte della sezione “Alla ricerca del colore dei film”, per poi passare la parola a John Bailey, presidente dell’Academy Film Archive.
Come ha spiegato il presidente del noto archivio, la copia che è stata proiettata è del 1968 ed è in ottime condizioni, ciò sta a testimoniare quanto sia duratura e permanente la tecnica di imbibizione della technicolor.
Procedendo l’introduzione, Bailey non ha lasciato nulla al caso e si è soffermato su tutti i diversi aspetti della pellicola, passando da dettagli puramente tecnici, come quelli relativi al procedimento di realizzazione di una copia technicolor Dye Transfer/a imbibizione (è stata proiettata una breve clip che spiega questo processo, realizzata dalla Eastman per commemorare i cento anni del technicolor), continuando poi con curiosità relative all’origine del titolo e alla precisa posizione dei due camei di Hitchcock, consuetudine nei suoi film, per finire con interessanti dati sulla ricezione del pubblico e sul direttore della fotografia Jack Cardiff.
In particolare, sulla ricezione del film, Bailey ha raccontato come il film divise la critica in due: coloro che non lo apprezzarono e coloro che lo ritennero uno tra i più riusciti film di Hitchcock, e, a proposito di questo, ha divertito il pubblico ricordando una ironica recensione del tempo: “Nel New York Times un critico scrisse che questo film riesce perfettamente a insultare gli Australiani, gli Irlandesi e chiunque abbia un po’ di intelligenza!”
Prima di augurare una buona visione agli spettatori, Bailey ha terminato il suo excursus storico, consigliando il libro di memorie di Jack Cardiff, Magic Hour, per poter avere il modo di approfondire la magia del periodo d’oro del technicolor.
Report di Cinzia Baldi
Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.