27/06/2019

Con ‘The Cameraman’ si aprono i cineconcerti in Piazza Maggiore

Sorry, this entry is only available in Italian.

Il 25 giugno sono partiti i cineconcerti in piazza Maggiore con The Cameraman (1928) di Buster Keaton e Edward Sedgwick: l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna da il suo massimo e il pubblico, estasiato e coinvolto, accompagna la conclusione del film con una fragorosa standing ovation.

Tra le meravigliose proposte cinematografiche de Il Cinema Ritrovato si annoverano anche i cineconcerti: proiezioni di classici del muto, accompagnati musicalmente dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, tenuti rigorosamente nell’accogliente Piazza Maggiore. 

Come cominciare se non con un bel classico di Buster Keaton? E così mercoledì 25 giugno si è partiti con The Cameraman diretto da lui e Edward Sedgwick .

Il film è stato preceduto dalla proiezione di una selezione di cortometraggi dei fratelli Lumière, datati 1899, commentati da Thierry Frémaux, Direttore del Festival di Cannes e Presidente dell’Institut Lumière. Una fantastica carrellata di brevissimi corti che rappresentano gli esordi del cinema, di cui in particolare, sbalordisce lo studio della composizione dell’immagine e l’involontaria documentazione della società del tempo. Come ha ben detto il direttore Gian Luca Farinelli: “É sempre una straordinaria emozione vedere i film Lumière e scoprire che, in fondo, avevano già girato tutto”.

Successivamente sul palco è salito Kevin Brownlow, storico del cinema inglese, ringraziato caldamente da Gian Luca Farinelli per aver stimolato in lui la voglia di conoscere la storia del cinema, quando era ancora un ragazzo: “Io devo moltissimo a Kevin Brownlow […] da ragazzino ho visto un suo documentario che svelava tutto su Chaplin e ho capito che io non sapevo assolutamente niente del cinema. Pensavo che il muto e la storia del cinema fossero qualcosa di molto lontano per immaginare di intrattenere con esse un rapporto vivo. Invece grazie a quel documentario scoprii che la storia del cinema era un territorio ancora largamente inesplorato, un continente da scoprire pieno di meraviglie straordinarie […] quindi se noi siamo qui questa sera è anche grazie a Kevin Brownlow.”

Brownlow ha introdotto The Cameraman, soffermandosi sul cambiamento delle modalità di lavoro di Keaton che stavano divenendo sempre più subordinate alla casa di produzione e ai loro supervisori. Questo è infatti da considerarsi uno dei suoi ultimi capolavori prima della quasi totale ingerenza da parte dei produttori.

Infine si sono spente le luci e il Direttore Timothy Brock, che ha personalmente scritto la partitura di accompagnamento per il film, ha dato il via all’Orchestra. L’atmosfera dei cineconcerti si è riconfermata unica: la sensazione di ritornare alle prime rappresentazioni cinematografiche, in cui solo l’accompagnamento musicale faceva da voce agli attori, è impagabile. A questa ancestrale sensazione si aggiunge l’emozione di trovarsi nella bellissima piazza bolognese, per l’appunto sotto le stelle, circondati da un pubblico che ride, sobbalza e si intenerisce all’unisono, come quando alla visione della piccola scimmietta che salta sulla spalla di Keaton e gli stringe affettuosamente il volto, un “Ooooh” di  tenerezza risuona in tutta la platea. 

É emozionante, soprattutto pensando a tutti i detrattori del cinema e a chi dubitava del suo successo, pensare che ancora oggi, nel 2019, un’intera piazza, gremita di gente, ride guardando le disavventure cinematografiche di Buster Keaton. 

Report di Cinzia Baldi
Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.

Foto di Lorenzo Burlando, vai alla gallery completa.