23/06/2019

‘De quelques événements sans signification’ di Mostafa Derkaoui apre la rassegna ‘Cinemalibero’

Primo appuntamento della rassegna “Cinemalibero. FESPACO 1969 – 2019” a cura di Cecilia Cenciarelli. Un omaggio al FESPACO, festival del cinema panafricano che quest’anno festeggia il mezzo secolo dalla sua nascita e ai film dei cineasti africani che hanno riportato la questione della memoria e degli archivi al centro del dibattito del Continente. A presentare la proiezione Octavi Martí I Coll, della Filmoteca de Catalunya, e la ricercatrice Léa Morin.

“Questa sezione è un ‘doppio omaggio’ “, introduce Cecilia Cenciarelli, “da un lato grandi film vincitori del FESPACO diretti da registi noti (come Souleymane Cissé e Jean-Pierre Dikongue-Pipa) dall’altro filmografie più laterali, invisibili e, oggi, riscoperte. Inoltre la rassegna sarà all’insegna della diversità”, un’occasione per riscoprire il cinema africano in tutte sue sfumature, dai film western alle pellicole di animazione.

Tra questi, De quelques événements sans signification (1974) di Mostafa Derkaoui è il primo film proiettato della sezione. “A partire da un giudice, passando attraverso dei restauratori, questo film è arrivato a noi”, così ne parla Octavi Martí I Coll, raccontando la storia della pellicola: girata in 16mm e sviluppata nel laboratorio spagnolo Fotofilm. Ritrovata anni dopo senza proprietà (successivamente al fallimento del 1999 di Fotofilm) viene consegnata, proprio da un giudice, alla Filmoteca de Catalunya. Dopo questo percorso ad ostacoli, è oggi visibile al Cinema Ritrovato.

Inoltre, l’autore del film Mostafa Derkaoui viene definito da Léa Morin come un regista, per molto tempo, “invisibile” ma da sempre in linea con artisti e intellettuali impegnati sul fronte politico del Marocco. Questo suo film venne presentato nel 1975 a Parigi ma da quel momento ne vennero vietate le proiezioni, l’esportazioni e la distribuzione si limitò a piccole visioni clandestine. La pellicola non è solo un’opera politica, né solo un film d’avanguardia e sperimentazione, De quelques événements sans signification è anche un documento storico che racconta un periodo difficile del Marocco, un periodo di ribellione, di arresti e di censure.

Girato per le strade e nei bar popolari del porto di Casablanca, il film segue un gruppo di registi che intervista i passanti, discutendo sul ruolo del cinema. Si dialoga sulle speranze e sulle opinioni riguardanti il cinema marocchino. Tra chi non ha mai visto un film, chi solo film di karatè e chi, invece, dimostra di avere chiare idee su cosa dovrebbe essere l’arte e la cultura per un paese, il film mostra il suo lato più grezzo e trasparente come un documentario che pare quasi mai completato. Non solo, nel film si parla di sceneggiature e di fatti di cronaca. Potrebbero sembrare eventi senza significato (come da titolo), anche se un significato l’hanno.

Ad anticipare questo film la proiezione di 1969, la nascita del FESPACO (2019), breve corto che introduce la storia, la “politica” e gli obiettivi del festival a cui questa sezione è dedicata: conoscere e comprendere che cosa sia il cinema africano e come possa, questo, contribuire al cinema mondiale.

Report di Alberto Savi
Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.