28/06/2019

‘Anders als die Andern’ di Richard Oswald

Mercoledì 26 Jay Weissberg, direttore de Le Giornate del Cinema Muto,  ha presentato la pellicola Anders als die Andern (1919) di Richard Oswald, della sezione ‘Cento anni fa: 1919’. 

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“We received affirmation from what we see on the screen, how we react to ourselves often comes from how we react to what’s on the screen”

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Weissberg ha introdotto la pellicola evidenziandone la rilevanza nel contesto della produzione LGBT, a maggior ragione se si pensa al discusso trattamento da parte dell’opinione pubblica e della stampa nel 1919, che portò alla reintroduzione della censura in Germania.

Il direttore non ha voluto parlare della storia della produzione del film, ha preferito soffermarsi sulla rappresentazione dell’omosessualità sul grande schermo e sul trattamento che gli studiosi hanno riservato al tema. “Ci affermiamo per ciò che vediamo sullo schermo, spesso, il modo in cui reagiamo con noi stessi deriva da come reagiamo a ciò che vediamo sullo schermo” afferma Weissberg, aggiungendo una considerazione personale riguardo a quei rari esempi di omosessuali rappresentati nel cinema, ovvero Charles Nelson Reilly, Paul Lynde e Liberace, esempi di uomini che mostravano la loro omosessualità per un pubblico eterosessuale pronto a ridere con loro così come di loro.

“Per me è stato terribile, perché descriveva come io sarei diventato. Abbiamo percorso una lunga strada, ma non siamo giunti lontano come avremmo dovuto, dopo questo film non c’è stato altro. (…) Il film mostra un’interpretazione molto più ampia della rappresentazione della varietà del mondo gay  rispetto a quella abituale, in particolar modo per il 1919”. Weissberg cita la scena del film ambientata in un caffè in cui viene mostrata la varietà del mondo LGBT, allontanandosi di gran lunga dalle solite figure stereotipate.

Mariann Lewinsky è infine intervenuta per sottolineare che quella di Weissberg è stata un’introduzione unica ma nello spirito di una certa parte del festival, che tiene a trattare film del passato come oggetto politico del presente. Temi inerenti la figura della donna, il colonialismo, la rappresentazione e simili sono importanti per il Il Cinema Ritrovato, conclude la Lewinsky, facendo all’ospite un cenno che ha destato simpatia nel pubblico.

La proiezione di Anders als die Andern è stata preceduta da alcuni cortometraggi della Messter-Woche risalenti allo stesso anno tra i quali anche alcune riprese del funerale di Rose Luxemburg. La proiezione è stata accompagnata al piano da Gabriel Thibaudeau.

Report di Lorenzo Torcello
Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.