Sab
02/07
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 15:45
1916. Commiato
Gabriel Thibaudeau
Stando ai registri degli archivi, circa 1560 film del 1916 risultano tuttora esistenti (più il consueto numero sconosciuto di casi non registrati/identificati). Di questi, circa trenta vengono mostrati al Cinema Ritrovato 2016. Se vi verrà voglia di saperne di più sugli altri 1530 e sui tanti che non sono sopravvissuti, qualche lettura vi sarà d’aiuto. Gli elenchi di titoli, le recensioni d’epoca e i cataloghi delle compagnie di produzione costituiscono un repertorio affascinante, e pur senza aver visto i film se ne ricava una vivida impressione. Alcuni titoli sono semplicemente perfetti in sé, come Shooting at random (Sparare a casaccio) o Starved to Death in a Restaurant (Morire di fame in un ristorante), entrambi dalle serie Heinie e Louie. E non piangiamo troppo sui film perduti; non tutti i vecchi film erano buoni film. Dalle recensioni del 1916: “Insulso dramma”, “Un lavoro che non dice niente”, “Allegoria puerile”, “Soggetto semplicemente stupido”, “Un migliaio di metri sprecati”, “Soggetto arcitrito, svolto male”, “Ridicolo”, “Interpreti scadenti”… e così via, all’infinito (da Vittorio Martinelli, Il cinema muto italiano 1916, 1992).
Spero che le proiezioni del 1916 non vi abbiano fatto morir di fame in un ristorante, che siate vivi e che abbiate ancora posto per un po’ di dolce. I film di nonfiction del 1916 (Staalfabrieken Krupp e Hawaii) possono essere magici quanto i meravigliosi Lumière di vent’anni prima (Dechargement du coke; Panorama de l’arrivée du train de Perrache prise du train). E perché chiedere il dramma, quando abbiamo la commedia?
Mariann Lewinsky
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con traduzione simultanea in cuffia
Modalità di ingresso
LA MERIDIANA DEL CONVENTO
Scheda Film
Il pittore Vaser riesce, con un travestimento, a ottenere l’incarico di restaurare gli affreschi del convento di Santa Ingenua. Liliana, una delle giovani educande, invita l’amica Gigetta e la zia per presentare loro il fratello, il tenente Giorgio. Gigetta e Giorgio s’innamorano ma un imprevisto ostacola il loro matrimonio. Durante una merenda all’aperto organizzata da suore ed educande, Gigetta sale su un albero e il pittore Vaser le scatta una foto ‘osé’. Inizia una serie di peripezie per il recupero della foto e della lastra compromettenti che coinvolge, oltre al convento, anche un’intera caserma di soldati e il commissario di polizia. Lieto fine: la lastra è distrutta e la stessa Gigetta strappa maliziosamente la fotografia senza mostrarla al pubblico. La commedia, di dirompente malizia e contagiosa allegria, non rinuncia a un velato riferimento alla guerra in corso con le scene della revisione dei riformati classe 1876. Notevoli i costumi, in particolare le mise vezzose – da signorina borghese ad amazzone – della Morano qui attrice matura, affiancata dalla fresca bellezza della Tonini tanto radiosa quanto poco conosciuta.
Claudia Gianetto
Cast and Credits
F.: Giovanni Vitrotti. Int.: Gigetta Morano (signorina Gigetta Morano), Ercole Vaser (il pittore), Liliana (Maria Tonini), Adele Zoppis (suora superiora), Umberto Scalpellini (il giardiniere). Prod.: S.A. Ambrosio. 35mm. L.: 650 m. D.: 32’ a 18 f/s. Bn.
ARTIESTENZOMERFEEST
Didascalie olandesi
STAALFABRIEKEN KRUPP
Didascalie tedesche
LAGOURDETTE GENTLEMAN CAMBRIOLEUR
Didascalie francesi
HAWAII: THE PARADISE OF THE PACIFIC
Didascalie olandesi
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