Dom

26/06

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 10:15

SIGNORI GIURATI…

Giuseppe Giusti
Accompagnamento al piano di

Maud Nelissen

Info sulla
Proiezione

Domenica 26/06/2016
10:15

Sottotitoli

Versione originale con traduzione simultanea in cuffia

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

SIGNORI GIURATI...

Scheda Film

Nel 1916 l’attrice Fabienne Fabrèges scrive per se stessa il ruolo d’una donna malvagia, che induce al crimine gli uomini dabbene che le stanno intorno, facendoli diventare spacciatori di droga, ladri, assassini. Non è il più grande film dell’anno né la miglior attrice del mondo, ma ci sono qui altre qualità, e delle più degne d’attenzione. La copia di distribuzione olandese è splendidamente integra ed è stata duplicata nel 1994 da Haghefilm a partire da un internegativo colore. Signori giurati… è un magnifico esempio dell’alto stile visivo del cinema italiano degli anni Dieci: sofisticate composizioni dell’inquadratura, costruzione ricercata degli ambienti – tra gli altri, una sala da droga con annesso bordello – e uso consapevole di imbibizioni e viraggi, compresa una sequenza di fuochi d’artificio con cinque cambiamenti di colore.
Dal 1910 Fabienne Fabrèges appare in molte produzioni Gaumont, di solito diretta da Léonce Perret. Nel 1916 si trasferisce a Torino e viene assunta dalla Corona Films; la sua carriera italiana procede con successo – dieci film nel solo 1917 – fino al 1920. Secondo le ricerche condotte da Elena Nepoti per il Women Film Pioneers Project, Fabrèges nel 1923 parte per l’Inghilterra e ritorna al teatro, sua prima professione e passione.

Mariann Lewinsky

Cast and Credits

Scen.: Fabienne Fabrèges. F.: Giacomo Angelini. Int.: Fabienne Fabrèges (Lina Santiago), Didaco Chellini (dottor Nancey), Valeria Greti (Elena de Brion), Bonaventura Ibáñez (marchese André de Saint Vallier), Attilio De Virgiliis (barone Georges de Brion). Prod.: Corona Films. 35mm. L.: 1484 m. D.: 72’ a 18 f/s. Bn e imbibito.

OLTRE LA VITA, OLTRE LA MORTE

Scheda Film

Di quello che indoviniamo come uno struggente mélo romantico è rimasto solo un breve frammento iniziale: Diana Karenne suona il piano, circondata da uno stuolo di ammiratori in frac. È una ereditiera bella e un po’ viziata, il modello di donna a cui il cinema muto italiano riserva tragici rovesci di fortuna in pegno per l’ascesa allo status di eroina tragica. Diana non fa eccezione: dovrà affrontare il suicidio del padre, la rovina e un amore tormentato per Alberto Capozzi, partner maschile di cui nella copia non c’è più traccia. Il modello è, evidentemente, Ma l’amor mio non muore! (1913) ma la Karenne, pur avendo esordito da poco sullo schermo, non sembra affatto intimidita dall’ombra della Borelli e propone la propria reinterpretazione dei topos del genere, apprezzabile anche nei pochi minuti rimasti: dal dolore imbambolato per la morte del padre al disperato aggirarsi nel buio dei vicoli poveri. Una tavolozza espressiva intorno alla quale Pasquali costruisce una regia discreta, con speciale attenzione agli effetti di luce.

Stella Dagna

Cast and Credits

T. alt.: Anime solitarie. T. copia: Au delà de la vie au delà de la mort. Sog.: Alberto Capozzi. Int.: Diana Karenne (Diana Fauro), Alberto Capozzi (Alberto Sperelli). Prod.: Pasquali & C.. 35mm. L.: 137 m. D.: 7’ a 18 f/s (frammento, l. orig.: 1618 m). Bn.

L’ANGÉLUS DE LA VICTOIRE

Scheda Film

Léonce Perret ha diretto diversi film patriottici per la Gaumont, tra i quali La Voix de la France (1914), Françaises veillez! (1915), Une page de gloire (1915), Marraines de France, Les Poilus de la revanche e Debout les morts (tutti nel 1916). Laurent Véray ha osservato che Perret pone spesso al centro dei suoi film figure femminili, donne “che non somigliano alle eroine del melodramma popolare né a intrepide avventuriere, come l’atletica Josette Andriot e la sensuale Musidora. Sono donne comuni, spesso di classe modesta, e la guerra ha devastato le loro vite”. Le Marraines (madrine) de France sferruzzano calzini e scrivono lettere ai soldati; la madre di Une page de gloire salva la bandiera del reggimento e vi avvolge il suo bambino. Ma anche al patriottismo c’è un limite, e Perret lo mostra in L’Angélus de la victoire: il ragazzo viene chiamato alle armi e muore in battaglia, la ragazza impazzisce.

Mariann Lewinsky

Cast and Credits

F.: Georges Specht. Int.: Fabienne Fabrèges (Jacqueline Brizel), Émile André (il marchese di Rambrun), Armand Dutertre (Raphaël Brizel), Paul Manson (Roger de Rambrun), Emile Matrat (François), Alice Tissot, Renée Carl, Yvette Andréyor. Prod.: Société des Etablissements Gaumont. DCP. D.: 25’ (incompleto, d. orig.: ca. 60’). Bn.