Dom

26/06

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 17:30

VINGARNE

Mauritz Stiller
Accompagnamento al piano di

Matti Bye

Info sulla
Proiezione

Domenica 26/06/2016
17:30

Sottotitoli

Versione originale con traduzione simultanea in cuffia

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

VINGARNE

Scheda Film

Vingarne fu il trentaquattresimo film di Mauritz Stiller in quattro anni, e dopo la fine delle riprese nell’estate del 1916 il regista lasciò il cinema per dedicarsi alla direzione teatrale a Göteborg: tornò a Stoccolma e allo studio di produzione AB Svenska Biografteatern solo un anno dopo.
Il film è tratto dal romanzo Mikaël dell’autore danese Herman Bang, che narra di un artista e del suo giovane pupillo; la stessa fonte verrà adattata anche da Carl Th. Dreyer in un film girato per l’UFA nel 1924. Nella versione di Stiller, l’artista maturo è uno scultore che all’inizio del film si accinge a lavorare a un’opera intitolata Vingarne (Le ali), ispirata al mito di Icaro. Nel 1908 il celebre scultore svedese Carl Milles aveva scolpito una serie di statue intitolate Vingarne (ed è sua l’opera che figura nel film), ma le sembianze dell’attore Egil Eide rimandano piuttosto a Strindberg.
Il film descrive un triangolo amoroso asimmetrico nel quale l’anziano maestro assiste con crescente disperazione all’infatuazione del giovane modello/ pittore, impersonato da Lars Hanson, per la contessa interpretata da Lili Bech. Per soddisfare gli stravaganti gusti della donna, il giovane spende in pranzi e vestiti i soldi del ‘padre adottivo’, che pur amareggiato dalla sua condotta continua a nutrire per lui un amore inalterato.
Il dramma erotico, con il suo delizioso intreccio tra mito antico e mondanità moderna, è incorniciato da un prologo e un epilogo in cui Stiller prepara la sceneggiatura, sceglie gli attori e gira il film; e in cui gli interpreti principali assistono alla proiezione commentandola, per poi leggere le recensioni sulla stampa. Questa cornice non piacque ai critici contemporanei, e a quanto pare fu eliminata nella maggior parte delle copie destinate all’esportazione. Quando questo film che si credeva perduto rispuntò in Norvegia alla metà degli anni Ottanta, il prologo e l’epilogo erano scomparsi: furono ricreati nel restauro del 1987 con l’inserimento di immagini fisse e delle didascalie mancanti.

Jon Wengström

Cast and Credits

Sog.: dal romanzo Mikaël di Herman Bang. Scen.: Mauritz Stiller, Axel Esbensen. F.: J. Julius [Julius Jaenzon]. Scgf.: Axel Esbensen. Int.: Egil Eide (Claude Zoret, lo scultore), Lars Hanson (Eugène Mikael, il giovane artista), Lili Bech (contessa Lucia de Zamekow), Albin Lavén (Charles Schwitt, l’amico di Zoret). Prod.: AB Svenska Biografteatern. 35mm. L.: 1032 m. D.: 50’ a 18 f/s. Col.