Lunedì 6 aprile terzo appuntamento “live” della nuova rubrica “Cineclub a distanza“, rivolta specificamente a ragazze e ragazzi (ma aperto a tutti!) appassionate/i di cinema, per condividere il nostro amore per la Settima arte. A partire dai titoli della rubrica settimanale di approfondimento “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus“, un nuovo doppio incontro a distanza in diretta social, questa volta dedicato al capolavoro neorealista Ladri di biciclette.
#Ladri di biciclette |
Quinto appuntamento della rubrica “Consigli per giovani cinefili al tempo del Coronavirus”, curata da Schermi e Lavagne – Dipartimento educativo della Cineteca di Bologna e dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo periodo sono impossibilitati ad andare a scuola, seguire le lezioni e frequentare le sale cinematografiche. Ogni settimana, un film e cinque buoni motivi per cui i giovani cinefili contemporanei dovrebbero (ri)scoprire un grande classico della cinematografia mondiale.
Dopo le prime quattro puntate dedicate a Lo sceicco bianco, Il dottor Stranamore, Gli uccelli e Per un pugno di dollari, è giunto il momento di celebrare un grande classico del cinema di tutti i tempi, premio Oscar nel 1950 come Miglior film straniero: stiamo parlando di Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (scarica il manifesto illustrato da Iker Ayestaran in occasione dell'uscita nelle sale italiane del restauro del film nel 2019).
Ieri sera una esilarante Emi De Sica ha intrattenuto tutto il pubblico di Piazza Maggiore condividendo racconti inediti legati alla figura del padre Vittorio e alla lavorazione di “Ladri di Biciclette”. Storie private, italiane che, pur appartenendo al piano del retroscena, del racconto di colore, rispecchiano il medesimo spirito del celebre film, proiettato ieri sera nella nuova versione restaurata.