SIGNORI GIURATI…

Giuseppe Giusti

Scen.: Fabienne Fabrèges. F.: Giacomo Angelini. Int.: Fabienne Fabrèges (Lina Santiago), Didaco Chellini (dottor Nancey), Valeria Greti (Elena de Brion), Bonaventura Ibáñez (marchese André de Saint Vallier), Attilio De Virgiliis (barone Georges de Brion). Prod.: Corona Films. 35mm. L.: 1484 m. D.: 72’ a 18 f/s. Bn e imbibito.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel 1916 l’attrice Fabienne Fabrèges scrive per se stessa il ruolo d’una donna malvagia, che induce al crimine gli uomini dabbene che le stanno intorno, facendoli diventare spacciatori di droga, ladri, assassini. Non è il più grande film dell’anno né la miglior attrice del mondo, ma ci sono qui altre qualità, e delle più degne d’attenzione. La copia di distribuzione olandese è splendidamente integra ed è stata duplicata nel 1994 da Haghefilm a partire da un internegativo colore. Signori giurati… è un magnifico esempio dell’alto stile visivo del cinema italiano degli anni Dieci: sofisticate composizioni dell’inquadratura, costruzione ricercata degli ambienti – tra gli altri, una sala da droga con annesso bordello – e uso consapevole di imbibizioni e viraggi, compresa una sequenza di fuochi d’artificio con cinque cambiamenti di colore.
Dal 1910 Fabienne Fabrèges appare in molte produzioni Gaumont, di solito diretta da Léonce Perret. Nel 1916 si trasferisce a Torino e viene assunta dalla Corona Films; la sua carriera italiana procede con successo – dieci film nel solo 1917 – fino al 1920. Secondo le ricerche condotte da Elena Nepoti per il Women Film Pioneers Project, Fabrèges nel 1923 parte per l’Inghilterra e ritorna al teatro, sua prima professione e passione.

Mariann Lewinsky

Copia proveniente da