Ven
01/07
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 16:00
BALETTPRIMADONNAN / Film delle origini dallo Svenska Filminstitutet, pt.2
Jon Wengström e Camille Blot-Wellens
Gabriel Thibaudeau
I quattordici titoli proposti in queste due rassegne dedicate ai film delle origini custoditi nell’archivio dello Svenska Filminstitutet non fanno parte di una singola collezione ma sono stati acquisiti nel corso degli anni in momenti distinti. Anzi, non sappiamo con certezza nemmeno come, quando e da chi furono depositati i nitrati originali che compongono le collezioni e che sono entrati a far parte del patrimonio di materiali non identificati.
Grazie a uno speciale progetto realizzato nel 2014 e nel 2015, sono stati identificati e catalogati più di trecento rulli in nitrato, e i quattordici film qui presentati sono alcuni dei titoli considerati unici e non presenti in altri archivi. Questi film ci forniscono anche preziose informazioni sulla distribuzione nella Svezia di quegli anni. Anche se i film furono originariamente distribuiti prima della creazione dello Statens biografbyrå (la censura svedese) nel settembre 1911, alcune copie nitrato delle collezioni furono tuttavia sottoposte al controllo della censura, a indicazione del fatto che i titoli restavano in circolazione a lungo, anche per diversi anni. Le copie nitrato originali ci dicono anche che i film non venivano sempre distribuiti con didascalie svedesi e circolavano a volte con didascalie in altre lingue scandinave o in lingua originale.
Poiché questi film costituiscono una parte importante del patrimonio cinematografico svedese, sono stati sottoposti a duplicazione fotochimica a scopo di conservazione. Non è stato effettuato nessun ulteriore restauro (non sono state ricreate le didascalie perdute, né inseriti cartelli esplicativi ove il materiale risultasse mancante). La conservazione di tutti i film della rassegna è stata realizzata nei laboratori fotochimici dello Svenska Filminstitutet a Rotebro. Tutti i film sono stati identificati da Camille Blot-Wellens con l’eccezione di La Prêtresse de Carthage, identificato da Magnus Rosborn.
I quattordici film scelti per il festival offrono una ricca gamma di tecniche di colorazione quali imbibizione, viraggio, colorazione a pochoir e colorazioni a mano; alcuni sono in bianco e nero, mentre in altri è presente una combinazione di diversi metodi di colorazione. I titoli sono stati organizzati in due programmi mescolando comicità, dramma e non-fiction com’era pratica usuale nei primi anni di distribuzione, e ciascuno dei programmi mostra la ricchezza, la diversità e la giocosa bellezza del cinema delle origini.
Camille Blot-Wellens e Jon Wengström
Parte 2
Il secondo programma comprende immagini imbibite e virate di siti archeologici egiziani come nella produzione non fiction Eclair Louqsor et Thèbes, e l’antichità viene evocata in maniera pittoresca nel dramma Gaumont La Prêtresse de Carthage, diretto da Louis Feuillade. I film Pathé spaziano dalla commedia leggera Les Suicides de Lapurée alla vera perla del programma, il dramma in Pathécolor L’Œuvre de Jacques Serval (in alcune filmografie erroneamente chiamato L’Œuvre de Jean Serval), che contiene splendide scene girate in ‘dal vero’ a Montmartre in cui appaiono il Sacré Cœur e il Moulin de la Galette. Il programma si conclude con una commedia non identificata con protagonista André Deed: sappiamo però che si tratta di una produzione Itala Film intitolata nella copia di distribuzione svedese Den galna frun eller Kvinnans list övergår mannens förstånd (La moglie pazza o Tutta la cattiveria del mondo è niente se paragonata alla cattiveria di una donna).
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con traduzione simultanea in cuffia
Modalità di ingresso
BALETTPRIMADONNAN
Scheda Film
Balettprimadonnan fa parte di una serie di film girati da Mauritz Stiller agli inizi della sua carriera, e la sua recente scoperta ci ha permesso di ricavare un quadro più completo dell’opera del regista. Come in Hämnaren e in Madame de Thèbes del 1915 (entrambi proiettati in precedenti edizioni del Cinema Ritrovato), vi vengono ritratti i diversi strati sociali in cui i protagonisti si muovono, a volte strappati dalle loro radici. Tale tema ricorrente riflette forse i sentimenti di alienazione e di non appartenenza del regista. In questo film muto sulla danza e la musica (nel 1923 Stiller girerà Gunnar Hedes saga, un altro muto in cui la musica svolge un ruolo centrale), un violinista di umili origini convince la madre di una ragazza di campagna a farle fare un provino per l’accademia di danza. La ragazza è interpretata da Jenny Hasselquist, qui al suo debutto sullo schermo. Hasselquist era all’epoca prima ballerina dell’Opera reale di Stoccolma, e avrebbe continuato a dedicarsi quasi esclusivamente alla danza limitandosi a poche altre apparizioni cinematografiche, in particolare in Johan (1921) di Stiller e in Vem dömer (1922) di Sjöström. Anche Lars Hanson (il violinista), qui al suo secondo film, era all’inizio della sua carriera: una carriera lunga e fortunata che nella seconda metà degli anni Venti lo portò per un periodo a Hollywood.
Una precedente ricostruzione del film era stata effettuata alla metà degli anni Novanta, dopo il ritrovamento a Saragozza di un frammento di una copia nitrato. Al frammento furono aggiunti fotogrammi depositati per il copyright e foto di scena, nonché cartelli esplicativi e didascalie inventate al fine di rendere il film più comprensibile. Nel 2015, la Filmoteca Española ha annunciato l’acquisizione di un altro frammento, più lungo. Il frammento proviene dalla stessa copia di distribuzione originale spagnola di quello precedente, benché in un uno stato di ulteriore decomposizione. I due elementi compongono ora più della metà della lunghezza originale del film; una volta completata la ricostruzione, i due elementi saranno uniti, tutte le didascalie del film saranno ricreate usando il carattere e il design originali; le scene mancanti saranno sostituite da fotografie e didascalie esplicative.
Jon Wengström
Cast and Credits
Scen.: Djalmar Christofersen. F.: J. Julius [Julius Jaenzon]. Scgf.: Axel Esbensen. Int.: Jenny Hasselquist (Anjuta Jankin, la ballerina), Lars Hanson (Wolo Czawienko, il violinista), Richard Lund (il conte Orsky). Prod.: AB Svenska Biografteatern. 35mm e DCP. L.: 372 m. D.: 19’ a 17 f/s (35mm) e 10’ (DCP). Col.
LES SUICIDES DE LAPURÉE
Didascalie svedesi
LOUQSOR ET THÈBES
Didascalie danesi
LA PRÊTRESSE DE CARTHAGE
Didascalie svedesi
L'OURS ET LA SENTINELLE
L'ASTROLOGUE
L'ŒUVRE DE JACQUES SERVAL
Didascalie svedesi
[DEN GALNA FRUN ELLER KVINNANS LIST ÖVERGÅR MANNENS FÖRSTÅND]
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