BALETTPRIMADONNAN

Mauritz Stiller

Scen.: Djalmar Christofersen. F.: J. Julius [Julius Jaenzon]. Scgf.: Axel Esbensen. Int.: Jenny Hasselquist (Anjuta Jankin, la ballerina), Lars Hanson (Wolo Czawienko, il violinista), Richard Lund (il conte Orsky). Prod.: AB Svenska Biografteatern. 35mm e DCP. L.: 372 m. D.: 19’ a 17 f/s (35mm) e 10’ (DCP). Col.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Balettprimadonnan fa parte di una serie di film girati da Mauritz Stiller agli inizi della sua carriera, e la sua recente scoperta ci ha permesso di ricavare un quadro più completo dell’opera del regista. Come in Hämnaren e in Madame de Thèbes del 1915 (entrambi proiettati in precedenti edizioni del Cinema Ritrovato), vi vengono ritratti i diversi strati sociali in cui i protagonisti si muovono, a volte strappati dalle loro radici. Tale tema ricorrente riflette forse i sentimenti di alienazione e di non appartenenza del regista. In questo film muto sulla danza e la musica (nel 1923 Stiller girerà Gunnar Hedes saga, un altro muto in cui la musica svolge un ruolo centrale), un violinista di umili origini convince la madre di una ragazza di campagna a farle fare un provino per l’accademia di danza. La ragazza è interpretata da Jenny Hasselquist, qui al suo debutto sullo schermo. Hasselquist era all’epoca prima ballerina dell’Opera reale di Stoccolma, e avrebbe continuato a dedicarsi quasi esclusivamente alla danza limitandosi a poche altre apparizioni cinematografiche, in particolare in Johan (1921) di Stiller e in Vem dömer (1922) di Sjöström. Anche Lars Hanson (il violinista), qui al suo secondo film, era all’inizio della sua carriera: una carriera lunga e fortunata che nella seconda metà degli anni Venti lo portò per un periodo a Hollywood.
Una precedente ricostruzione del film era stata effettuata alla metà degli anni Novanta, dopo il ritrovamento a Saragozza di un frammento di una copia nitrato. Al frammento furono aggiunti fotogrammi depositati per il copyright e foto di scena, nonché cartelli esplicativi e didascalie inventate al fine di rendere il film più comprensibile. Nel 2015, la Filmoteca Española ha annunciato l’acquisizione di un altro frammento, più lungo. Il frammento proviene dalla stessa copia di distribuzione originale spagnola di quello precedente, benché in un uno stato di ulteriore decomposizione. I due elementi compongono ora più della metà della lunghezza originale del film; una volta completata la ricostruzione, i due elementi saranno uniti, tutte le didascalie del film saranno ricreate usando il carattere e il design originali; le scene mancanti saranno sostituite da fotografie e didascalie esplicative.

Jon Wengström

Copia proveniente da

Restaurato nel 2016 a partire da un duplicato negativo acetato proveniente da Filmarkivet di Stoccolma e da una copia nitrato con viraggi e imbibizioni conservata da Filmoteca Española