26/06/2019

La Lezione di cinema di Thierry Frémaux: “La risposta del cinema”

Thierry Frémaux, lo storico direttore del festival di Cannes, è ospite del festival Il Cinema Ritrovato. Tra gli appuntamenti che lo vedono protagonista la Lezione di cinema: “La risposta del cinema“. Frémaux ha affrontato temi centrali della controversia Cannes vs Netflix, ribadendo ancora una volta il suo attaccamento alla sala, come luogo del cinema. Con atteggiamento decisamente ottimista, il direttore di Cannes si è detto speranzoso per le sorti del cinema.

“Le piattaforme online non sostituiscono il cinema. Il cinema sopravvive e continua. Cannes 2019 ne è stato la prova: il cinema è ancora vivo. Ci sono sempre stati alti e bassi nella storia del cinema, ma il cinema si è sempre rialzato. Si reinventa”.

In aperto dibattito contemporaneo, sulla legittimità o meno della distribuzione e fruizione streaming del cinema, la XXXIII edizione del festival del Cinema Ritrovato ospita due figure che, potremmo dire, si sono schierati ai fronti opposti di questa “battaglia”. Da un lato Refn, acclamato regista, ha dimostrato il suo sostegno a favore delle piattaforme streaming, presentando tra l’altro byNWR.com, sua personale piattaforma. Dall’altro Thierry Frémaux, storico direttore del festival di Cannes, un’istituzione nell’ambiente cinematografico, che, durante la lezione di cinema “La risposta del cinema” tenuta il 26 giugno presso il DAMSlab, ha espresso nuovamente il suo dissenso.

Riagganciandosi alla recente controversia che ha visto Cannes osteggiare Netflix, e le altre piattaforme che producono film direttamente per la visione streaming, Frémaux ha ribadito la necessità dell’esperienza della sala. Con un certo fare diplomatico, il direttore di Cannes ha dichiarato, di fronte ai presenti, di non essere contrario al percorso intrapreso dall’evoluzione del cinema. Quella che sembra emergere dalla sua riflessione, piuttosto nostalgica, è la constatazione del pubblico, inteso come massa, come parte fondante dell’esperienza cinematografica. Per Frémaux la sala costituisce il luogo di aggregazione di questo pubblico, che solo può garante completezza alla visione.

Frémaux ha rivolto notevole attenzione agli investimenti e le iniziative proposte nei vari paesi dotato di una forte industria cinematografica. Con atteggiamento ottimista, si è detto speranzoso verso le sorti del cinema, constatando una crescita di afflussi e di introiti. Il direttore di Cannes ha rivolto lo sguardo ai mercati asiatici che, oltre ad offrire prodotti di qualità, si stanno imponendo come sbocchi molto fruttuose anche per il cinema d’autore. Basti pensare al caso Cafarnao che in Cina ha guadagnato oltre 60 milioni di dollari.

Frémaux ha concluso il suo discorso ribadendo ancora una volta le sue speranze per una ripresa del cinema, sia in termini concettuali che economici.

Leggi il report di Aurelio Fattorusso della redazione Il Cinema Ritrovato.
Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.