21/06/2016

Il Cinema Ritrovato DVD Awards: Intervista a Lucien Logette

Dal 1979 Lucien Logette è critico della rivista Jeune Cinéma, di cui è redattore capo dal 1992. Curatore per la Cité des Sciences et de l’Industrie de la Villette (Paris) dal 1986 al 1992. Scrive di cinema per La Quinzaine littéraire dal 2005 ed è collaboratore della rivista 1895. Responsabile delle voci relative ai registi francesi del Dictionnaire Larousse mondial du cinéma (2011). È collaboratore per L’Encyclopédie des mouvements d’avant-garde du XXe siècle (2012). Membro del comitato di selezione del Festival di Cannes dal 2004 e da qualche anno giurato del concorso Il Cinema Ritrovato DVD Awards.

Anche quest’anno parteciperà come membro della giuria a Il Cinema Ritrovato DVD Awards. Secondo lei, qual è l’obiettivo di questo premio e che cosa lo rende importante?

L’obiettivo di questo premio consiste nel ricompensare i migliori prodotti audiovisivi pubblicati durante l’anno precedente e rappresentanti quello che potremmo chiamare, in mancanza di altri termini, un’edizione « sapiente ». Sapiente nella misura in cui si tratta nella maggior parte dei casi di un’edizione difinitiva : l’ultima copia ritrovata, o restaurata, di un film, accompagnata da documenti che completano questa scoperta. Oppure vari film di uno stesso autore riuniti in modo pertinente, così da permettere una conoscenza approfondita di un determinato cineasta.

Queste edizioni sono il risultato di un lungo lavoro di ricerca e di restauro effettuati dalle cineteche o da archivi internazionali, ma ugualmente anche da editori non istituzionali.

In Francia esiste una collezione, « La Pléiade », pubblicata da Gallimard, che rappresenta l’apice di ciò che può essere fatto nella presentazione delle opere di uno scrittore, con bozze, varianti e note. Alcuni cofanetti esaminati quest’anno sono delle vere « Pléiades » cinematografiche. Scegliere i migliori tra questi significa attirare su di loro l’attenzione degli appassionati di cinema classico da tutto il mondo. L’importanza del premio assegnato non è economica, ma è soprattutto qualitativa : un Peter von Bagh Award è un certificato di interesse e bellezza senza eguali.

Ogni anno un gran numero di DVD e Blu-ray partecipa a questa competizione, che viene divisa in diverse categorie: Miglior DVD (PREMIO PETER VON BAGH), Miglior Blu-ray, Migliore Collana/Cofanetto, Migliori Bonus, Miglior Riscoperta di un Film dimenticato. In che modo seleziona i vincitori e che cosa rende un prodotto davvero unico?

Seleziono i vincitori secondo tre criteri principali : (1) la rarità del film, (2) la qualità del restauro, (3) l’interesse e la ricchezza dei contenuti extra. Si potrebbero affinare ulteriormente i criteri, ma in generale, sono questi quelli che considero determinanti nella mia scelta. Come ho detto a proposito della qualità generale dei titoli proposti, un premio assegnato ad una pubblicazione scelta tra un insieme di pubblicazioni di altrettanto valore prova che si tratta di un nec plus ultra.

Che cosa pensa del presente e del futuro dell’editoria cinematografica specializzata in film classici?

In rapporto alla situazione del secolo scorso (e non parlo dell’epoca dei VHS), i progressi, nel lavoro di ricerca e di restauro delle copie, sono straordinari. Il Blu-ray e il 4K hanno rappresentato una (r)evoluzione. E si trovano sempre più spesso edizioni di qualità, che non si accontentano di film classici famosi, ma che esplorano dei settori meno conosciuti. La moda era, fino a qualche anno fa, di annunciare la morte del cinema. Non è mai stato più vivace e produttivo. Da dieci anni annunciamo la morte delle edizioni video. L’anno 2015, per lo meno da quello che possiamo constatare, non è mai stato così ricco. Basta credere nell’avvento del futuro…