18/06/2024

I Cineconcerti

Si comincia da Piazza Maggiore, conosciuta in tutto il mondo come il tempio della cinefilia. Giovedì 20 giugno My Cousin (Mio cugino, 1918), unico film sopravvissuto con Enrico Caruso, che vi interpreta due ruoli, verrà presentato con una nuova partitura di Daniele Furlati, eseguita dall’ensemble del Teatro Comunale di Modena, e con una sequenza in cui potremo ascoltare anche la voce del grande tenore. Lunedì 24 Chemi bebia (Mia nonna, 1929) di Kote Mikaberidze sarà accompagnato dal trio finlandese Cleaning Women e da una partitura esplosiva e travolgente!
Giovedì 27 rendiamo omaggio a un compositore e direttore d’orchestra che ci ha lasciato lo scorso anno, Carl Davis. Per mezzo secolo, con le sue musiche, ha contribuito a coltivare in tutto il mondo la passione per il cinema muto. La prima del nuovo restauro, curato dal MoMA, di The Wind (Il vento, 1928) capolavoro di Victor Sjöström, sarà accompagnata da una sua celebre composizione, eseguita dall’Orchestra del Conservatorio G.B. Martini di Bologna diretta da Timothy Brock. Sempre il maestro Brock, il 6 luglio, dirigerà l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna che eseguirà le celebri musiche scritte da Nino Rota per il capolavoro di Federico Fellini, Amarcord (1973), un evento in collaborazione con Sugar Music.
La sala Mastroianni del Cinema Lumière accoglierà i tanti musicisti che assicureranno un degno accompagnamento a tutti i film muti, ma molti saranno anche gli appuntamenti arricchiti da concerti live al Cinema Modernissimo, che per la prima volta dopo il restauro e la riapertura ospiterà proiezioni del festival; tra queste, un programma di muti sperimentali accompagnato dalla
batterista Valentina Magaletti (sabato 22) e Silent Trilogy, trilogia di cortometraggi firmati da Juho Kuosmanen, accompagnati da un ensemble finlandese (lunedì 24). Martedì 25 toccherà a una formazione tutta bolognese – Valeria Sturba, Tiziano Popoli e Vincenzo Vasi – punteggiare coi loro suoni un programma dedicato a due grandi donne del muto, mentre venerdì 28 un altro
capolavoro di Sjöström, He Who Gets Slapped (L’uomo che prende gli schiaffi, 1924) sarà impreziosito dalle note di un quartetto d’eccezione composto da Laura Agnusdei, Simone Cavina, Antonio Raia e Stefano Pilia.
In Piazzetta Pasolini, tornerà la magia con due serate illuminate dal proiettore 35mm con lanterna a carbone, mentre a conclusione del festival farà il suo esordio un rarissimo proiettore 16mm con lanterna a carbone portato appositamente dagli amici del Lichtspiel di Berna per proiettare alcuni antenati dei videoclip.