Un Cinema Ritrovato che sa di rinascita
La scommessa della 35ª edizione del festival promosso dalla Cineteca di Bologna vinta con 2mila accreditati da 20 Paesi nel mondo: + 20% rispetto al 2020, 20mila presenze nei primi 2 giorni del festival, per una visione in sala in totale sicurezza.
Europa ma non solo: a Bologna da Stati Uniti e Canada, America del Sud, Medioriente, 7 sale in città e via Indipendenza che torna a essere la via dei cinema con l’Arena del Sole: solo per pochi giorni, solo con Il Cinema Ritrovato E domani sera in Piazza Maggiore c’è Nanni Moretti per il restauro del suo film La cosa, il documentario sulla crisi del PCI e la svolta della Bolognina.
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Un Cinema Ritrovato che sa di rinascita: la scommessa di una 35ª edizione immaginata e realizzata a fine luglio – un mese in avanti, rispetto alle tradizionali date di fine giugno – è vinta con 2mila accreditati provenienti da 20 Paesi nel mondo, un aumento del 20% rispetto all’edizione 2020 del festival, realizzata alla fine di agosto.
Europa, ma non solo: c’è chi è venuto a Bologna da Stati Uniti e Canada, dal Sudamerica (Argentina), dal Medioriente (Emirati Arabi e Israele), per fare qualche esempio.
E poi ci sono i bolognesi: gli spettatori, certamente, ma anche una squadra di giovani volontari che in 300 danno, in questa occasione più che mai, il loro contributo fondamentale alla realizzazione della manifestazione che sta segnando la rinascita della città.
Tutte proiezioni in sale molto ampie, nelle quali distanza e sicurezza sono perfettamente garantite: e solo nei primi 2 giorni di festival, sono già 20mila le presenze registrate per gli spettacoli che compongono il densissimo programma (426 i film in 8 giorni di festival).
Sono 7 le sale coinvolte, da Piazzetta Pasolini, con quelle del Cinema Lumière e l’Auditorium DAMSLab, a via Mascarella, con il Cinema Odeon, passando per un nuovo asse di congiunzione, quella via Indipendenza, dove si trova l’Arena del Sole, luogo che affonda le sue radici nel cuore dei bolognesi e che ancora per qualche giorno torna ad essere quello che fu in tempi davvero lontani: una sala cinematografica. E così anche via Indipendenza – un tempo regina del cinema con 3 grandi sale – riconquista la sua centralità.
E poi le serate all’aperto: il cinema più bello del mondo, Piazza Maggiore, la LunettArena, altro immenso schermo che intreccia il proprio programma con quello di Piazza Maggiore e offre occasioni uniche, come quella, nella serata inaugurale di martedì scorso, di ascoltare un grande scrittore internazionale, Jonathan Coe, parlare di un gigante del cinema come Billy Wilder, o quella di “vedere” un Enrico Caruso che canta, come accadrà sabato sera con il restauro dell’unico film sopravvissuto, interpretato dal mitico tenore napoletano.
Alla Biblioteca Renzo Renzi, sempre in Piazzetta Pasolini, si rinnova poi l’appuntamento con la fiera dell’editoria cinematografica: raddoppiati gli editori partecipanti all’edizione di quest’anno.
Un festival che sta vivendo momenti magici, come quelli vissuti assieme a Isabella Rossellini, che ha inaugurato Il Cinema Ritrovato con la proiezione del film del papà Roberto Francesco giullare di Dio, o la visione della Piscina di Jacques Deray in Piazza Maggiore, con una meravigliosa Romy Schneider. E intanto domani sera, venerdì 23 luglio, alle ore 21.45 in Piazza Maggiore (serata promossa in collaborazione con Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), arriverà Nanni Moretti per una serata dal sapore speciale. Il regista presenterà infatti il restauro – realizzato dalla Cineteca di Bologna e supervisionato dallo stesso Moretti – del suo documentario del 1990, La cosa, un instant-movie, diremmo oggi, sulla crisi della sinistra italiana dopo la caduta del Muro di Berlino, e la svolta che il PCI impresse proprio a Bologna. Anzi, alla Bolognina.