Cinefilia Ritrovata, aspettando Il Cinema Ritrovato: focus su Ken Russell, ‘Mildred Pierce’ e la domenica di Emmer
Prima tornata di post del magazine CinefiliaRitrovata.it dedicati al Cinema Ritrovato. Come ogni anno il magazine della Cineteca di Bologna seguirà da vicino – e con sguardo critico – gli appuntamenti più salienti in programma. Iniziamo con tre pezzi:
Ken Russell e l’art déco
Donne in amore (1969) è un film di Ken Russell tratto dall’omonimo romanzo di David Herbert Lawrence e ambientato nel 1920 in un’Inghilterra in cui ancora si piangono i tanti morti del primo conflitto m0ndiale erigendo monumenti commemorativi, un periodo storico che vede per la prima volta le donne rivendicare i loro diritti e che nel nostro caso diviene teatro dell’emancipazione di due sorelle.
Continua a leggere il pezzo di Cecilia Cristiani.
Aspettando Il Cinema Ritrovato: Mildred Pierce
“Tutto il mondo – scrive Marco Rossari – ruota intorno a due sole cose: i soldi e il sesso. Ci vuole del coraggio ad ammetterlo e ancora di più a scriverlo. Tre grandi pensatori hanno messo questa idea al centro della loro opera. I loro nomi sono Karl Marx, Sigmund Freud e James M. Cain. L’unica differenza è che il terzo te lo racconta con una storia e dei personaggi. E, nei momenti migliori, senza una virgola fuori posto”.
Mildred Pierce di Michael Curtiz con Joan Crawford, è tratto dall’omonimo romanzo di James Mallahan Cain, noto più comunemente come James M. Cain. Autore di diversi racconti e romanzi scritti tra il 1934 e il 1975 – che per lo più affondano la narrazione in storie di avidità, ambizione, sesso e violenza – Cain è stato spesso fonte di ispirazione per il grande schermo. In realtà non amava essere etichettato.
Continua a leggere il pezzo di Lorenza Govoni.
La domenica di Emmer
Tra i film proposti nella sezione Una domenica a Bologna, dedicata a storie che si svolgono nel settimo giorno della settimana, Domenica d’agosto (Luciano Emmer, 1950) è forse il più conosciuto, almeno presso gli spettatori italiani. Sull’esordio del regista, un tempo tra i meno considerati ed ormai oggetto di costante attenzione critica – se non altro per l’immensa mole di lavoro fuori dal “cinema ufficiale” (caroselli, documentari, cortometraggi, sceneggiati) – molto si è scritto, all’epoca soprattutto in termini dispregiativi: che scandalo tutte quelle cosce nude, che squallore i flirt degli adulti!
Continua a leggere il pezzo di Lorenzo Ciofani.