William Fox presenta: riscoperte dalla Fox Film Corporation

Programma a cura di Dave Kehr
Testi di Jan-Christopher Horak, Dave Kehr, Ehsan Khoshbakht 

 

Fondata nel 1915 dall’imprenditore autodidatta William Fox, nel 1929 la Fox Film Corporation era la terza casa cinematografica più grande degli Stati Uniti (dietro la Paramount e la MGM). Con giganteschi stabilimenti di produzione a New York e a Los Angeles, una catena di 1100 sale di prima classe negli Stati Uniti e in Europa, un sistema di distribuzione su scala mondiale e i diritti sulla tecnologia Movietone per registrare il suono su pellicola – procedimento che presto avrebbe dominato Hollywood –, la Fox si accingeva a diventare la compagnia numero uno nel momento in cui il suo fondatore e presidente progettò di acquisire la quota di maggioranza della Loew’s, Inc., grande catena americana di sale cinematografiche nonché società madre della MGM.
Ma nel 1931 Fox aveva ormai perduto il controllo sulla compagnia, a causa della propria tracotanza e di un colpo di sfortuna dietro l’altro: un incidente automobilistico che gli era quasi costato la vita, il crollo di Wall Street nel 1929, il sistematico voltafaccia di banchieri, politici e alcuni dei suoi più stretti soci in affari. Come documenta la recente biografia di Vanda Krefft, The Man Who Made the Movies: The Meteoric Rise and Tragic Fall of William Fox, la vana lotta di Fox per conservare il suo impero fu un agghiacciante esempio di sfrenato capitalismo.
Fox, unico tra i grandi mogul, era fermamente convinto che per fare i film migliori bisognasse prendere i migliori registi. Anche quando fu costretto a uscire di scena, la Fox Film continuò a schierare i talenti più brillanti dell’era dello studio system. Nella fase di transizione al sonoro – periodo su cui si incentra la nostra rassegna – tra i registi sotto contratto con la Fox figuravano Frank Borzage, Allan Dwan, John Ford, Howard Hawks, William K. Howard, Henry King, William Cameron Menzies, F.W. Murnau, Alfred Santell, Raoul Walsh e molte altre figure di minor fama ma grande talento.
Anche questo patrimonio straordinario rischiò di andare perduto quando un incendio divampato nei magazzini della compagnia nel New Jersey distrusse praticamente tutti i negativi della Fox Film e la stragrande maggioranza delle copie positive. Si stima che il 75% dei titoli Fox – che ammontavano a 1173 quando la compagnia in declino si fuse con la 20th Century Pictures di Darryl Zanuck nel 1935 – sia andato perduto. Se l’inventario della Fox è parzialmente sopravvissuto è soprattutto grazie a Eileen Bowser del Museum of Modern Art, che negli anni Settanta collaborò con il produttore Alex Gordon per salvare le copie di riferimento e le copie di lavoro in nitrato conservate nella sede di Los Angeles distribuendole in vari archivi cinematografici americani. Questa rassegna, la prima di due parti, presenta opere della collezione della Fox Film recentemente restaurate da Museum of Modern Art e da UCLA Film and Television Archive, tra le quali si segnalano titoli rarissimi di Ford, King e Walsh, un paio di film riscoperti con Spencer Tracy nel ruolo di gangster e un nuovo trasferimento su supporto digitale del capolavoro del 1927 di Frank Borzage 7th Heaven.

Dave Kehr

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