CENTO ANNI FA: 1923

A cura di Oliver Hanley
Giunta al suo ventesimo anniversario, la sezione Cento anni fa continua a esplorare un singolo anno della ricca e varia storia del cinema offrendo una selezione di classici intramontabili, rarità d’archivio e stimolanti documentari del 1923. Quest’anno ci concentriamo sugli emigré russi che lavoravano nella casa di produzione francese Albatros, sulla nascita del western come genere serio a Hollywood, sull’apoteosi del cinema espressionista tedesco e sugli ultimi bagliori del ‘diva film’ italiano. Dai cinegiornali dell’epoca, la memoria di eventi di grande importanza come il terremoto del Kanto che devastò Tokyo e la scoperta della tomba di Tutankhamon. La maggior parte dei film in programma sarà proiettata in 35mm, ma presenteremo anche alcuni nuovi restauri digitali.
Le Brasier ardent (The Burning Crucible, Braciere ardente, 1923) di Ivan Mosjoukine • Gossette (secondo episodio, 1923) di Germaine Dulac • La Maison du mystère (1923) di Alexander Volkoff • L’Auberge rouge (The Red Inn, Albergo rosso, 1923) di Jean Epstein • Dnevnik Glumova (Glumov’s Diary, 1923) di Sergei Eisenstein • Schatten, eine nächtliche Halluzination (Warning Shadows, 1923) di Arthur Robinson • Our Hospitality (Accidenti e che ospitalità, 1923) di John G. Blystone e Buster Keaton • The Covered Wagon (I pionieri, 1923) di James Cruze) • L’ombra (The Shadow, 1923) di Mario Almirante • La Montagne infidèle (1923) di Jean Epstein