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RUAN LINGYU – DIRECTOR’S CUT

Stanley Kwan

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Domenica 25/07/2021
14:45

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RUAN LINGYU – DIRECTOR’S CUT

Scheda Film

In Cina la storia è per tradizione qualcosa che appartiene solo all’imperatore (o ai suoi equivalenti moderni, come Mao). Non sorprende quindi che la nostalgia di un passato perduto sia percepibile in molti film cinesi d’autore, che vengano da Taipei (Città dolente), Shanghai (Spring in a Small Town), Hong Kong (In the Mood for Love), o Pechino (Addio mia concubina). E anche se il cinema ci offre un mezzo imperfetto per catturare e preservare parte di quel passato, p chi soggetti sono più frammentari e insieme suggestivi della diva del muto Ruan Lingyu, la seducente, proletaria ‘Garbo cinese’, che si suicidò prima di compiere venticinque anni e il cui funerale attirò folle più numerose di quello di Valentino. Il regista/cosceneggiatore Stanley Kwan, che adora le star femminili ed è affascinato dalla loro percezione di sé stesse quanto lo era George Cukor in Il diavolo è femmina, Margherita Gautier, È nata una stella, La ragazza del secolo e Sangue misto, affronta la nostra scarsa conoscenza incompleta di Ruan con un miscasting creativo, affidando il ruolo principale alla diva del cinema comico d’azione Maggie Cheung (rimpiazzo dell’ultimo minuto di Anita Mui), coinvolgendo nella stesura della sceneggiatura la storica del cinema Peggy Chiao e combinando finzione, biopic e indagine documentaria. (Cheung vinse il premio per la migliore interpretazione a Berlino, lanciando e riorientando la seconda metà della sua carriera con film d’autore quali Irma Vep e In the Mood for Love). Kwan include filmati sopravvissuti di Ruan e ricostruzioni di fantasia di alcuni film perduti, creando vuoti brechtiani che lo spettatore è invitato a colmare con la propria immaginazione e le proprie riflessioni. In contrasto con la predilezione di Hollywood per il passato in pillole, facilmente gestibile e digeribile, questo capolavoro interattivo, come l’altrettanto trascurato Newton Boys di Richard Linklater, offre un passato infinito, misterioso e voluttuoso in cui vagare e perdersi, costellato sia di domande senza risposta (Perché Ruan Lingyu si uccise? Come saranno stati certi suoi film perduti?), sia di molti squisiti indizi e suggerimenti proposti strada facendo.

Jonathan Rosenbaum

Cast and Credits

Sog.: Peggy Chiao. Scen.: Yau Dai Tai An-ping, Stanley Kwan. F.: Poon Hang-sang. M.: Cheung Yiu-chung. Scgf.: Piu Yau-muk. Mus.: Hsiao Chung. Int.: Maggie Cheung (Ruan Lingyu), Carina Lau (Li Lili), Tony Leung Ka-fai (Cai Chusheng), Lawrence Ng (Zhang Damin), Waise Lee (Li Minwei), Chin Han (Tang Jishan), Cecilia Yip (Lin Chuchu), Paul Chang Chung (Luo Mingyou). Prod.: Jackie Chan, Leonard Ho per Golden Harvest, Golden Way Films Ltd. DCP. Bn e Col.