Lezione ‘Restaurare il cinema a parole: Sight & Sound’
Ieri pomeriggio incontro con lo storico capo redattore di Sight & Sound Nick James in conversazione con Ehsan Khoshbakht, co-direttore del Cinema Ritrovato.
“Ogni anno vengono spesi milioni per restaurare film negli istituti in giro per il mondo, ma non bisogna dimenticare che moltissimi di questi film non si sarebbero mai visti o scoperti se non fosse stato per la critica cinematografica e la letteratura cinematografica in generale.”
Con queste parole Ehsan Khoshbakht, critico e curatore cinematografico e da quest’anno uno dei quattro direttori del Cinema Ritrovato, introduce l’incontro Restaurare il cinema a parole: Sight & Sound in conversazione con Nick James, storico capo redattore della rivista.
Erano presenti in sala molti appassionati, ma anche un’affiatatissima parte della stessa redazione inglese ad ascoltare James ripercorrere la storia editoriale del più famoso mensile cinematografico britannico. Un racconto completo e appassionante, dalla sua nascita nel 1932, fino al numero di luglio di quest’anno con Agnès Varda in copertina.
Attraverso le immagini di alcuni importanti articoli della rivista, il redattore spiega di come Sight & Sound si sia trasformata, attraverso tre tappe fondamentali. Nel primo periodo, dagli inizi fino al secondo dopoguerra, Sight & Sound combatteva una battaglia interna nel cercare di liberarsi dai vincoli governativi che spingevano per un giornalismo più di propaganda, orientato ai documentari, e un indirizzo che tendeva più alla ricerca delle forme estetiche del cinema con approfondimenti e interviste come quella storica di Bernard Causton a René Clair.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale Sight & Sound vive una nuova fase che Nick James definisce un vero e proprio “outbreak of cinephilia”, in cui la rivista cerca di trovare un equilibrio tra la passione per il cinema e la ricerca di un occhio più critico e distante nell’analizzarlo.
La terza fase è la più gloriosa: “the golden age of cinema”. Inizia negli anni Ottanta e continua fino ai nostri giorni. È il periodo più bello, quello in cui Nick James è diventato redattore, quello in cui Sight & Sound si è affermata e liberata da qualsiasi tipo di vincolo, trovando una più ampia ispirazione nel cinema mondiale. “Quello che volevo era un gruppo allargato che contenesse al suo interno più punti di vista possibili.”
Attraverso una clip del film Louisiana Story di Robert J. Flaherty, Nick James ha poi accennato ai “Poll”, le leggendarie classifiche dei migliori film di tutti i tempi, che la rivista stila ogni dieci anni a partire dal 1952. Il film di Flaherty, nella prima edizione del poll, figurava al quinto posto tra i film migliori di sempre, eppure oggi è praticamente scomparso. “È una dimostrazione di come i gusti siano cambiati ed evoluti durante i decenni. Un altro particolare interessante è che quell’anno al primo posto la redazione votò Ladri di Biciclette e non Quarto Potere, il che è piuttosto stupefacente visto che il film era uscito solo tre anni prima. Adesso sarebbe piuttosto improbabile votare elencare tra i migliori film di tutti i tempi un film uscito solo tre anni fa, ma mai perdere le speranze!”.
Federica Scarpa