Gio

30/06

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 10:15

PIKOVAJA DAMA / CVETY ZAPOZDALYE

Jakov Protazanov
Accompagnamento al piano di

Stephen Horne

Info sulla
Proiezione

Giovedì 30/06/2016
10:15

Sottotitoli

Versione originale con traduzione simultanea in cuffia

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

PIKOVAJA DAMA

Scheda Film

Pikovaja dama è la monumentale versione cinematografica del racconto di Aleksandr Puškin su un giovane di modesti mezzi che rimane impressionato dalla storia di una vecchia contessa e del suo segreto per vincere al gioco e finisce per uscire di senno. Il film doveva essere la pellicola più ambiziosa dello studio cinematografico di Ermol’ev. I suoi autori si aspettavano il trionfo, e così fu: l’anteprima raccolse gli elogi degli amici cineasti, cui fece seguito il meritato successo di pubblico e critica. Il film si spingeva ben oltre la semplice illustrazione, mostrando le potenzialità del mezzo cinematografico nella trasposizione sullo schermo di fonti letterarie.
Il regista Jakov Protazanov non poneva limiti all’inventiva di scenografi, attori e direttore della fotografia: ciascuno di essi era considerato coautore a pieno titolo. L’operatore Evgenij Slavinskij riesce a mostrare lo scorrere del tempo senza dover ricorrere alle didascalie: gli basta sfruttare i cambiamenti della luce che filtra dalle finestre. Lo scenografo Vladimir Balljuzek trasferisce nel teatro di posa le riprese in esterni, per escludere dall’inquadratura qualsiasi elemento di casualità ed esaltare la composizione artistica. Per i momenti di forte turbamento emotivo vengono impiegate carrellate ‘di avvicinamento’ e riprese di spalle che attestano il precoce utilizzo della soggettiva nel cinema prerivoluzionario. Grazie ai suoi gesti e ai movimenti del capo e del corpo, il Germann interpretato da Ivan Mozžuchin mette in luce un profilo da rapace che rimanda a Napoleone, cui del resto il protagonista del racconto si ispira. È in sostanza lo sviluppo visivo di questa dominante a condurre Germann alla pazzia.
Erano due i film in cui la critica dell’epoca vedeva la sintesi degli altissimi risultati conseguiti dal cinematografo russo: Portret Doriana Greja (Il ritratto di Dorian Gray, 1915) del grande regista teatrale Vsevolod Mejerchol’d e questo Pikovaja dama. Pur riconoscendo l’eccellenza di entrambe le opere, il primato veniva assegnato al film di Protazanov: in esso il regista era infatti riuscito a infondere l’essenza stessa del cinema e a trasformarla in esperienza a beneficio dello spettatore.

Alisa Nasrtdinova

Cast and Credits

Sog.: dal racconto La dama di picche di Aleksandr Puškin. Scen.: Fëdor Ocep, Jakov Protazanov. F.: Evgenij Slavinskij. Scgf.: Vladimir Balljuzek, S. Lilienberg, Valerij Pšibytnevskij. Int.: Ivan Mozžuchin (Germann), Vera Orlova (Liza), Elizaveta Šebueva (la contessa), Tamara Duvan (la contessa da giovane), Polikarp Pavlov (il conte), Nikolaj Panov (il conte di Saint- Germain), Georgij Azagarov (Tomskij). Prod.: Iosif Ermol’ev. 35 mm. L.: 1142 m. D.: 55’ a 18 f/s. Bn.

CVETY ZAPOZDALYE

Scheda Film

Cvety zapozdalye, tratto dal racconto di Čechov, ne illustra i conflitti fondamentali. Marusja Priklonskaja, giovane di nobile famiglia rassegnata al proprio destino, onora la madre, tollera le debolezze del fratello scapestrato Egoruška e ama segretamente il dottor Toporkov, ex servo della gleba. La morte della madre, il dispiacere per il comportamento del fratello e della sua amante, la povertà e le pene sentimentali (Toporkov ha sposato una ricca commerciante), provocheranno una malattia fatale. Il film si è conservato parzialmente: è giunta fino a noi soltanto la seconda metà, che ritrae la malattia e la difficile vita di Marusja.
Secondo i contemporanei, la costruzione drammaturgica del film non era del tutto riuscita, ma “nonostante alcune lungaggini nelle prime due parti della sceneggiatura e un’eccessiva sbrigatività nelle ultime due” Cvety zapozdalye era praticamente l’unico adattamento cinematografico capace di trasmettere lo stato d’animo čechoviano. Ciò era in buona parte merito degli attori del Teatro d’Arte di Mosca: Ol’ga Baklanova, Lidija Dejkun, Aleksandr Gejrot, Marija Uspenskaja. Le scene con Gejrot nel ruolo di Egoruška sono girate in maniera naturalistica, e l’interpretazione della Baklanova (che dopo essere emigrata recitò in Freaks di Tod Browning e in The Docks of New York di Joseph von Sternberg) è ricca di sfumature e di dettagli: le sue reazioni sono condizionate dalla psicologia della protagonista e non si riducono a un singolo sentimento, gesto o sguardo. Le lunghe camminate, l’attesa e la generale lentezza dell’azione servono a rendere la pressione dell’ambiente e della vita quotidiana in cui la protagonista si trova a vivere.
Boris Suškevič – regista e attore del Teatro d’Arte di Mosca – si allontana dalle pratiche teatrali molto più di tanti cineasti, quasi rinunciando alla ricerca dell’effetto, sia nella recitazione, sia nelle riprese: si constata l’assenza di “sguardi in macchina, diaframmi, controluci e belle imbibizioni”. Se per la maggior parte dei film prerivoluzionari risulta spesso impossibile giudicare le imbibizioni, semplicemente perché le copie imbibite non sono sopravvissute, Cvety zapodalye è una rara eccezione. Negli archivi del Gosfilmofond sono presenti due copie positive del film che presentano imbibizioni diverse, a volte anche radicalmente diverse. Va però detto che la scena migliore del film – Marusja che cammina nella strada buia – è rimasta in bianco e nero.

Alisa Nasrtdinova

Cast and Credits

T. alt.: Doktor Toporkov. Sog.: dal racconto Fiori tardivi di Anton Čechov. F.: Aleksandr Stanke. Scgf.: Sergej Kozlovskij. Int.: Ol’ga Baklanova (Marusja), Aleksej Bondyrev (il servo), Lidija Dejkun (madre di Marusja), Aleksandr Gejrot (Egoruška), Marija Uspenskaja (sensale di matrimoni), Boris Suškevič (dott. Toporkov). Prod.: Vladimir Vengerov e Vladimir Gardin. DCP. Imbibito.