Peter Lorre, antieroe… a cartoni animati!
È stato il mostro di Dusseldorf per Fritz Lang, l’uomo che sapeva troppo per Hitchcock, Raskolnikov per Josef von Sternberg. Al talento di Peter Lorre quest’anno Il Cinema Ritrovato dedica la sezione Peter Lorre, straniero in terra straniera. Per celebrare questo magnifico attore, in attesa di vederlo in carne e ossa sui grandi schermi del festival, ne esploriamo oggi una versione meno nota… quella a cartoni animati!
Quelli di Lorre erano un volto e una voce troppo caratteristici per non essere fonte di ispirazione per l’industria dell’animazione, che non ha mancato di rendergli omaggio in più occasioni, facendogli interpretare ruoli diversi, solitamente da villain o scienziato pazzo.
È quest’ultimo il caso di Warner Bros. che utilizzò le sue fattezze per il personaggio del Dr. Lorre, apparso in alcuni corti della serie dei Looney Tunes (Bug Bunny e compagnia, per intenderci). La sua prima apparizione risale al 1946, nel cortometraggio La lepre che drizza i capelli (Hair-Raising Hare), e fu bissata l’anno seguente in La grande idea (Birth of a Notion). Il personaggio è riapparso in epoca più recente nel film in tecnica mista Looney Tunes: Back in Action del 2003.
Non è l’unico caso in cui Warner ha usato il volto di Lorre: sempre nel ’46, sue erano le fattezze del gangster Hugo nel corto Una gang sgangherata (Racketeer Rabbit), dove tra l’altro era affiancato da un collega ispirato a un altro attore dell’epoca, Edward G. Robinson. In un episodio della serie Tiny Toons Adventures (che vede protagonisti dei parenti più giovani dei principali personaggi animati WB) appare poi un altro personaggio visivamente identico a Lorre, un losco figuro vestito da conducente di treno (!) che risponde al nome di Boxcars.
Flash forward al 2005, anno di uscita della Sposa Cadavere di Tim Burton. Impossibile non riconoscere nello sguardo e nella voce di Maggot, fedele vermicello amico della sposa del titolo, una divertita e affettuosa parodia dell’attore ungherese. Più difficile (e dubbio) è invece l’omaggio che apparirebbe in Aladdin della Disney: quando il Genio della lampada, nell’elencare le regole di utilizzo dei suoi servigi, si trasforma provvisoriamente in una specie di zombie, secondo alcuni il doppiatore originale, il compianto Robin Williams, starebbe imitando proprio Lorre.
Chiudiamo questa lista con un altro omaggio solo vocale: Morocco Mole, l’assistente del superscoiattolo protagonista della serie animata Hannah-Barbera Supersegretissimo, visivamente di Lorre non ha nulla, ma è interpretato dal doppiatore Paul Frees imitando chiaramente la cadenza e l’accento dell’attore ungherese.