27/06/2015

Le molte vite di Ingrid

‘Epoca’, 21 giugno 1952: un collage di fotografie della Bergman ritratta in veste di attrice e nella vita privata, sintetizza perfettamente il suo percorso personale e professionale dagli esordi cinematografici svedesi della metà degli anni Trenta, alla sua consacrazione di Diva a Hollywood negli anni quaranta – periodo che si conclude con il divorzio con il primo marito Aron Peter Lindström – fino all’incontro con Roberto Rossellini che apre la sua tumultuosa stagione in Italia.
E questa è solo una piccola parte della rassegna stampa che lo Schedario del fondo Taddei offre sull’attrice.
A partire dal 1950, i rotocalchi italiani si riempiono di servizi fotografici sulla vita privata di Ingrid che fino a quel momento è stata rappresentata dalla stampa come simbolo di purezza femminile e di rigore morale: una Giovanna d’Arco (V. Fleming, 1948), dentro e fuori la scena.
Articoli a tutta pagina conservati in enormi volumi, detti ‘Zibaldoni’, approfondiscono le già copiose informazioni raccolte nello Schedario base dell’archivio Taddei e mettono ‘a nudo’ la scandalosa relazione con Rossellini. Non un solo riferimento ad Anna Magnani. Ma lei c’è, ovunque; scatti su ‘Oggi’ che svelano al pubblico italiano la sua triste infanzia in Svezia e i suoi esordi cinematografici o che la ritraggono accanto ad Alfred Lindström, il padre di quello che presto sarò il suo ex marito, poco prima della partenza dell’attrice per l’Italia dove reciterà in un film ambientato alle isole Eolie intitolato ‘Dopo l’uragano’ (Stromboli terra di Dio, 1950); in un periodico tedesco la si vede ritratta accanto a Rossellini che ha sposato da poco, nella loro casa romana. L’indirizzo esatto della loro abitazione fa da titolo all’articolo.
Sta girando Europa ’51, che le vale il Nastro d’Argento come migliore attrice straniera. Poco dopo, grazie alla nascita delle gemelle Isotta Ingrid e Isabella, la Bergman riconquista lentamente ma inesorabilmente le simpatie del pubblico italiano.

Tutto questo e molto altro offre lo schedario di padre Nazareno Taddei ora consultabile on line:
www.cinetecadibologna.it/biblioteca/patrimonioarchivistico/taddei
http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ead-str/IT-ER-IBC-AS00779-0000001