La Corazzata Potëmkin nella cultura popolare: quella scena della scalinata
Stasera sarà la grande serata de La Corazzata Potëmkin di Sergej M. Ejzenštejn in Piazza Maggiore alle 21.45. “L’occhio della madre”, “La carrozzella col bambino”, “Gli stivali dei soldati”. Bastano queste tre immagini a rievocare nel pubblico italiano il capolavoro del regista russo. Oppure no?
Difficile dire dove finisce il film originale e inizia la parodia di Paolo Villaggio che, grazie al film comico Il secondo tragico Fantozzi (1976), ha reso cult un film senza il bisogno che fosse visto.
La Corazzata Potëmkin racconta l’episodio della rivolta dei marinai della nave da battaglia Potëmkin e della conseguente tragica strage a Odessa. La ribellione raggiunge il suo punto più drammatico nella scena della scalinata della città dove i soldati sparano senza pietà sulla popolazione, senza distinguere tra uomini, donne e bambini. E’ proprio questo momento ad essere diventata iconico, non solo per quello che ha rappresentato nella storia del cinema, ma soprattutto per essere stato riletto da altri cineasti. L’alto tasso di violenza e tragicità della scena, raggiunta grazie a una regia che non dà tregua e catapulta lo spettatore dentro la vicenda, ha formato diversi registi che non hanno perso l’occasione per omaggiarla, o parodiarla, nei loro film.
Non è un caso se è proprio questa la scena che viene fatta ricreare agli impiegati ne Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce. Il ragionier Fantozzi e colleghi, obbligati a vedere per l’ennesima volta il film di Ejzenštejn al cineforum aziendale gestito dal professor Guidobaldo Riccardelli, si ribellano guidati dallo stesso Fantozzi che, nel suo unico momento di rivalsa personale, urla con orgoglio la battuta più celebre della saga fantozziana “Per me, la Corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!”. Corazzata Kotiomkin perché in realtà non furono concessi i diritti dell’originale e Salce ne realizzò una parodia artigianale e fu ribattezzato il nome del film e anche del regista (che diventò Sergei M. Einstein). La punizione dei dipendenti della Megaditta per essersi rivoltati contro il potere e aver distrutto la copia del film è “da girone dantesco” come dice Fantozzi: ricreare la sequenza della scalinata tutti i sabato pomeriggio, fino all’età pensionabile.
Mentre in Italia La corazzata è diventata popolare per l’ironia che se ne è costruita intorno, nel resto del mondo, la pellicola di Ejzenštejn è stata spesso omaggiata da grandi registi che vedevano nel cineasta russo un modello a cui ispirarsi. Nella pellicola Il prigioniero di Amsterdam (1940) di Alfred Hitchcock e ne Il Padrino (1972) di Francis Ford Coppola viene citata la drammatica fine dell’anziana sulla scalinata, colpita all’occhio da una sciabolata: gli occhiali che si frantumano, lo sguardo di terrore e il sangue che riga il volto. Questa stessa scena viene ripresa, con un intento più parodico, da Woody Allen, in ben due film: Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971) e Amore e Guerra (1975). Anche nella pellicola distopica Brazil (1985) di Terry Gilliam viene omaggiata la scalinata di Odessa, recuperando i movimenti dei soldati e la funesta discesa della carrozzella.
L’omaggio più sentito e poetico della strage di Odessa è sicuramente quello di Brian De Palma nel film gangster Gli Intoccabili (1987). Nel mezzo di una sparatoria, una carrozzella con dentro un bambino comincia a rotolare giù per le scale, mentre la madre geme disperata e il protagonista, interpretato da Kevin Costner, tenta di salvarli, evitando i proiettili dei nemici. La scena mantiene l’atmosfera drammatica del film di Ejzenštejn, ma si muove a velocità più ridotta, giocando di più sul pathos e sul destino del bambino: riuscirà a salvarsi? Ripresa e portata all’estremo, la scena di De Palma è stata parodiata nel film demenziale Una pallottola spuntata 33 1/3 – L’insulto finale (1994) di Peter Segal: le carrozzelle diventano tre, con esilaranti voli di neonati alla fine della scalinata.
Anche il cinema più recente e mainstream è stato contagiato da La Corazzata Potëmkin: in Star Wars III – La vendetta dei Sith (2005) Anakin Skywalker, ormai passato al lato oscuro come Darth Fener, si accinge a compiere la strage dei giovani jedi, muovendosi con un schieramento di soldati che ricorda molto quello sovietico di Odessa. Il particolare degli stivali non lascia dubbi: la strage di Odessa rivive secondo la visione futuristica e in CGI di George Lucas.
Vedremo se anche il pubblico di Piazza Maggiore saprà apprezzare La Corazzata e soprattutto questa scena e il suo montaggio analogico.
Emanuela Vignudelli, Corso di Alta Formazione Redattore multimediale e crossmediale, corsi Cineteca di Bologna
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