29/06/2017

Cinefilia ritrovata, Cinema Ritrovato 2017: focus su Khachikian

La presenza di Khachikian, chiamato anche “Hitchcock iraniano”, e della sua perfetta conoscenza della tecnica cinematografica in un momento storico nella storia del cinema iraniano in cui mancavano persone con una certa professionalità, ha dato al cinema iraniano un nuovo stimolo grazie alla sua tecnica e all’attenzione che dava alle forme nelle sue opere.

La nascita del genere giallo nella storia del cinema iraniano si può far risalire al film del 1954, Chahar rah – e havades [L’incrocio degli eventi], costruito utilizzando la forma dei film gialli americani degli anni ’30; il film ebbe un enorme successo di pubblico. Il film giallo più importante fu però Toofan dar shahr – ma [Tempesta sulla nostra città] dove vennero utilizzati i classici elementi capaci di creare suspense nello spettatore. È proprio da questo film, con i suoi giochi di luce e d’ombra, e la peculiare selezione delle diverse angolazioni di ripresa, che le opere di Khachikian presero la loro peculiare forma. La prima parte del film, tratta l’uccisione di un uomo in una casa abbandonata, rivelando l’abilità del regista nel giocare con le regole dell’horror che occupano però una posizione secondaria nel racconto, che invece vuole dare un’impronta sociale al film.

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